Schneider: Già Pio X non fu abbastanza vigile nella nomina dei Cardinali
Parlando con LifeSiteNews.com, spiega che il modernismo filosofico e teologico condannato da Pio X all'inizio del XX secolo "si è realizzato in tutte le sue devastanti conseguenze nella vita della Chiesa di oggi.
Le autorità ecclesiastiche di alto livello stanno ora promuovendo questo modernismo attraverso varie dichiarazioni e atti ufficiali, afferma: "Un esempio primario è il documento Fiducia supplicans, che autorizza la [pseudo] benedizione delle coppie adultere e sodomitiche che vivono insieme in un'unione pubblica e oggettivamente peccaminosa".
I "responsabili della Santa Sede" [= Papa Francesco e Tucho] fanno credere che la benedizione non sia per la relazione, ma per le due persone che costituiscono questo concubinato, "sfidando così la logica, oltraggiando la ragione e ingannando la Chiesa intera e il mondo".
Monsignor Schneider fornisce un esempio della mentalità attuale fatta di relativismo, contraddizioni, sofismi e acrobazie mentali:
"Oggi, se qualcuno nella Chiesa sostiene una verità tradizionale [= cattolica] della fede e la sua validità continua, gli viene detto: 'Hai ragione! E se qualcun altro nella Chiesa nega o relativizza la stessa verità, gli viene detto: 'Hai ragione anche tu!
E se una terza persona fa l'osservazione logicamente corretta: Non capisco: come può la Chiesa confessare la verità e allo stesso tempo permettere alle persone di negare questa verità impunemente? Questa persona riceve poi questa cinica risposta: 'Anche lei ha ragione'".
Monsignor Schneider osserva che i modernisti rimasero nascosti durante il pontificato di Pio X, ma poi iniziarono lentamente ad emergere attraverso la politica personale ecclesiastica.
Il Vescovo spiega che già "Pio X non fu sempre abbastanza vigile nella selezione dei candidati al cardinalato".
Solo tre mesi prima della sua morte, Pio X nominò cardinale l'Arcivescovo Giacomo della Chiesa. Della Chiesa era un discepolo del noto cardinale anticattolico Rampolla e non era d'accordo con le politiche di Pio X. Alla morte di Pio X, fu eletto suo successore e prese il nome di Benedetto XV.
Durante il pontificato di Benedetto XV, la necessaria cura e vigilanza nella selezione di nuovi vescovi e cardinali cominciò a diminuire, scrive Schneider.
I pontificati successivi prepararono la strada per la situazione all'inizio del Concilio Vaticano II, "dove la grande maggioranza dell'episcopato era già infettata da simpatie acritiche per il liberalismo teologico [= relativismo]".
Traduzione AI
