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zagormau
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IL NOME CHE SALVA 2 Gennaio 1975 È sempre con infinito amore che io vi rivolgo la mia parola. Sono Gesù, vostro salvatore, e come vi riunite nel mio nome per dare consolazione al mio cuore, così io,…Altro
IL NOME CHE SALVA

2 Gennaio 1975

È sempre con infinito amore che io vi rivolgo la mia parola. Sono Gesù, vostro salvatore, e come vi riunite nel mio nome per dare consolazione al mio cuore, così io, per questo nome potente e glorioso, desidero concedervi luce e grazia onde meritiate di essere degni miei seguaci.
Il nome di Gesù, che diede ai martiri la forza di sacrificare la propria vita; il nome di Gesù, che rallegra il paradiso e che la mia dolcissima Mamma pronunciava col più grande rispetto e con un infinito amore; è ancora lo stesso nome per cui gli uomini devono battersi nel corso della loro vita per arrivare a conquistare la palma della vittoria. È ancora il nome di Gesù, per il quale le anime si salvano e possono raggiungere la gloria. È ancora quel nome che la Chiesa e tutti i fedeli devono pronunciare con amore e timore, poiché in esso vi è il segno di contraddizione. Per questo nome molti arrivano al Cielo e coloro che lo rifiutano trovano la dannazione.
Gesù salvatore devo essere per tutti coloro che mi accolgono, per voi che mi avete accolto e mi amate. Io perciò vi chiedo di credere alle mie parole e di non dimenticare la mia promessa: "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo".
La salvezza potete ottenerla nel mio nome, ma è necessaria la fede. Che voi crediate in Dio e nel suo Figliolo divino lo dimostra il fatto che con tanta sollecitudine venite in questo luogo. Eppure io insisto: abbiate fede. Vi ripeto: abbiate fede nella presenza di Dio dovunque: una presenza attiva, amorosa, continua, paterna, per cui nulla sfugge al suo occhio onnipresente e provvido. Dio è con voi, perciò si chiama "Emmanuele".
Dovete credere anche quando succedono nella vostra vita fatti incresciosi, quando vi pare di essere soli con delle difficoltà insormontabili. Dovete avere la fede dei martiri, la fede di mia Madre. Dovete per quelle verità in cui credete essere pronti ad accettare la croce.
Quando l'aria è limpida e gli occhi vedono e splende il sole, non è difficile ammirare le bellezze del creato; ma se una nebbia vi copre gli occhi, se c'è buio, se l'aria è pesante, non sentite e non vedete, vi pare piuttosto di essere immersi nella morte anziché di vivere.
Ebbene, chi crede va oltre le tenebre perché vede anche senza vedere e, spinto al di sopra di ogni cosa terrena, gode di ciò che non vede come di una realtà.
Vorrete forse pensare che io voglia al mio seguito degli illusi? No, voglio dei forti che vivono di fede così come fa l'uomo giusto.
Ditemi, figli: che varrebbe che voi accettaste la fede solo quando tutto va secondo le vostre esigenze? Quale grave pericolo sarebbe per voi, poiché l'uomo tende ad attaccarsi alle cose passeggere, alle vanità della vita. E che vi resterebbe un giorno quando ciò che è vano cesserà di essere? Vi trovereste a mani vuote.
Io desidero dei seguaci che nel mio nome abbiano a vincere i nemici che seducono l'uomo. Nel mio nome abbiano a camminare seguendo le mie orme, non curandosi delle abitudini e delle cose del mondo.
Desidero al mio seguito dei cristiani che nel mio nome abbiano a gettare le reti per chiamare, per accogliere tutti e farli diventare come loro. Dovete credere e dovete amare.
I bisogni di tutti devono essere come vostri e nel mio nome dovete chiedermi aiuto per tutti. Non intristite la religione nell'egoismo. Non rimpicciolite la potenza di Dio.
Vi dissi un giorno: "Tutto ciò che chiederete al Padre mio nel mio nome, egli ve lo concederà". Non ho inteso ingannare nessuno con questa espressione. Desideravo solo allargare le vostre vedute, il vostro cuore, qualche volta tanto meschino.
Se mi amate, voi sapete che il genere umano è la mia famiglia. Tutti figli di uno stesso Padre, tutti fratelli miei. Se mi amate, amate tutti e in nome della fede che avete in Dio sappiate sacrificarvi per tutti.
Vi è stato detto che il sacrificio della Messa ha un valore universale; ma se la vostra preghiera e le vostre sofferenze, il vostro lavoro quotidiano e il vostro apostolato, li unite al mio sacrificio nella Messa, si trasforma tutto e si fa una unità meravigliosa che illumina della sua luce le menti e muove i cuori.
Figlioli, il mio nome dolcissimo, che dà sollievo alle anime purganti, che dà tanta gioia alle anime afflitte, sia uno sprone a tutte le anime buone perché sentano l'impegno di aiutare tutti.
"Nel tuo nome, Gesù", dovete dire, quando l'irritabilità delle persone vi farebbe allontanare da loro. "Nel tuo nome, Gesù", dovete dire, quando figli ingrati vi rendono male per bene. "Nel tuo nome, Gesù, voglio perdonare", quando una ripetuta offesa viene a ferirvi il cuore. "Nel tuo nome, Gesù, voglio fare bene ogni cosa e voglio che le mie azioni, santificate dalla tua presenza in me, dalla mia fede in te, portino benefici a tutti".
Che fanno le brave mamme quando si avvicinano le grandi solennità? Compiono i lavori di casa con maggior impegno e mettono fiori e adornano le foto dei loro cari di cui conservano il ricordo.
Le feste natalizie hanno portato in mezzo a voi con la mia presenza un ricordo tutto particolare.
Fate tutti come le brave mamme, distruggete ciò che ingombrando il cuore lo rende pesante. Divenite agili per la fede e l'amore. Adornatevi di meravigliosi fiori di generosità e di altruismo. La piccola casa del vostro cuore diventerà accogliente e grande come la reggia del Re.
Arrivederci, figlioli. Nel mio nome e nel nome di Maria vi abbraccio benedicendovi.

GESÙ NOSTRO MAESTRO 6. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia