«PIÙ PASSA IL TEMPO E PIÙ QUEL SILENZIO IN VATICANO SI FA BACCANO»

Che Bergoglio sia uno che pratichi l'eresia oramai moltissimi lo sanno convintamente, sempre più (tranne il dir. di Radio Maria), poiché non è una novità negli ambienti che contano davvero, essendo costui divenuto il bianco giullare delle più distopiche ideologie moderniste del nuovo (dis)ordine mondiale. Il cappellano dell'Onu.

Ma il punto non è questo. Il punto è se Bergoglio sia stato eletto veramente e in modo canonico, ossia secondo le leggi della Chiesa o piuttosto invece sia stato piazzato lì in Vaticano "oculatamente". Soprattutto se ad aver operato quella scelta "candida" e papale sia stato proprio lo Spirito Santo, in Persona. Senza che vi siano intervenuti incongrui zampini di strateghi o "mafiosi". Giacché un vero Pontefice durante il conclave subisce in certo qual modo quella stessa sorte che ha subito Gesù dopo il battesimo nel fiume Giordano da parte di Giovanni il Battista, quando si aprirono i cieli e come colomba lo Spirito di Dio si fermò su di lui, discendendo su l'eletto inviato dal Padre, il quale compiaciuto disse: "ascoltatelo".

Ecco il punto. Ascoltare chi? Chi è colui a cui dobbiamo in verità obbedienza (lat. oboedīre, comp. di ŏb 'verso' e audīre 'ascoltare')? Secondo il mio personale sensus fidei (frutto di ogni battezzato), l'erede al trono di Pietro, l'unico ed ancora vivente, il legittimo difensore della fede Cattolica Apostolica Romana a cui si deve vera ed efficace obbedienza è: Sua Santità Papa Benedetto XVI. Ma ecco il passo del Vangelo che ci aiuta a comprendere meglio illuminandoci: Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!» (cfr Mc 9,7; Mt 3,16-17; At 10,34-38).

E prima ancora è stato il grande profeta Isaia ad annunciar che "egli" non verrà meno, anzi proclamerà il diritto con verità poiché il Signore lo ha chiamato per la giustizia. Non dice appunto per la misericordia, ma bensì per la giustizia.. Così dice il Signore: Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni.

Non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole. «Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre». [Dal libro del profeta Isaìa Is 42,1.4.6-7]

Domanda importantissima. Tra le "piaghe" del libro-intervista "Ultime conversazioni" di Peter Seewald, si annida forse quel mistero della rinuncia invalida di Benedetto XVI? Ratzinger potrebbe essere davvero l’ultimo della lista dei pontefici di San Malachia che non considera praticamente Francesco I come suo legittimo successore? Al buon intenditore..

In Voluntate Dei. Oremus pro Ecclesia sancta Dei.

P.S. Oggi, 7 dicembre, vigilia dell'Immacolata la Chiesa festeggia la memoria di un vero pastore, un difensore della veritas Christi, il grande vescovo di Milano Sant'Ambrogio, amico e maestro di Sant'Agostino. Uno di quei dottori della Chiesa che non le mandava a dire.

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