Francesco I
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La realtà spesso supera la fantasia

Nel romanzo "In viaggio con la zia" di Graham Greene vi è uno strano personaggio che appone dinanzi al nome il titolo di "Rev."
Ovviamente tutti ritengono che questo sia l'abbreviazione del titolo di "Reverendo": ma questo signore, la cui attività principale, e quasi esclusiva, è quella di celebrare funzioni funebri per i cani specifica che "rev." non è l'abbreviazione di reverendo, ma, al contrario è quella di "Reverente".

Bene, ma come diceva il premio Nobel Luigi Pirandello la realtà spesso supera la fantasia in quanto un racconto deve essere credibile, mentre la realtà non ne ha bisogno.

Ecco l'articolo apparso su La Stampa di oggi relativo ad una cerimonia funebre per un cane, celebrata da un prete "cattolico":

«Luquinha, il nostro tempo insieme è finito. L'opportunità per noi di stare insieme è finita, sei stata un dono che hai risvegliato e che mi ha avvicinato a ciò che ho di più sacro in me». Inizia così il messaggio di addio con cui padre Fábio de Melo, un sacerdote brasiliano, ha voluto ricordare il suo cane morto nei giorni scorsi.

Alcune parole di un lungo ricordo che il sacerdote ha condiviso su Instagram, dove ha quasi 26 milioni di follower, con una foto che lo vede abbracciare la sua Luquinha, una femmina di cane Bulldog francese a cui era molto legato. Un vero e proprio messaggio d’amore uscito dal suo cuore e che è arrivato a centinaia di persone che ne hanno condiviso le emozioni.

Il sacerdote racconta, sulle note de “La vita è bella a te" di Bryan Behrche, che il cane è arrivato nella sua vita da cucciolo in un momento in cui aveva bisogno di imparare di nuovo ad amare: «Essere il tutor della tua vita è stato un privilegio. È stato bello vederti arrivare, crescere, maturare, attraversare le difficoltà che hanno fatto parte della tua storia - scrive il sacerdote - . È stato bello vedere la sua forza, il suo coraggio, il suo modo unico di superare ogni limite, ogni ostacolo. Ti sarò sempre grato, amico mio, per il modo in cui mi hai sempre guardato, riconosciuto e amato, anche senza sapere chi ero.. E questo essere dover essere il suo tutore è stato un privilegio, perché ha imparato molto da lui».

E dopo la riconoscenza, il dolore, la sofferenza consapevole di dover convivere con la sua assenza: «La mia vita sarà più triste senza di te. Non riesco nemmeno a immaginare come sarà tornare a casa, ritrovare il nostro mondo, sapendo che ne sarai assente. Grazie, mia piccola Luquinha. Sei entrato nella mia vita in un momento in cui avevo bisogno di imparare di nuovo ad amare. La tua missione è stata compiuta magnificamente».

Con il cuore addolorato, il sacerdote conclude con una messaggio rivolto al Padre Eterno: «Vai con Dio, mio caro amico. Digli che non voglio un paradiso senza di te».

Il sacerdote ricorda il cane morto e commuove: “Luquinha vai con Dio, mio caro amico. Digli che non voglio un paradiso senza di te”

In un post il prete ha dichiarato che il cane non andava a messa in quanto era un "evangelico"

Francesco I
@Petra Veritas
Ecco le dichiarazioni di "papa" Francesco a questo proposito:
"Andremo in paradiso con gli animali. C'è posto anche per loro"
Brigate Rozze
non ho capito una cosa, non leggo nell'articolo riferimenti a cerimonie religiose dedicate al cane, solo un ricordo affettuoso di chi ha perso un amico a 4 zampe. non vedo scandalo fino a prova contraria ovviamente.
Francesco I
Mi sembra significativa questa frase detta dal sacerdote:
«Vai con Dio, mio caro amico. Digli che non voglio un paradiso senza di te».
Inoltre, nel video, si sostiene che il cane è un "evangelico", cioè secondo il
vocabolario del CVII, un "Fratello separato"
Brigate Rozze
a me sembra una frase a metà tra il triste e l'ironico. o si può prendere sul serio quando dice che il cane non andava a messa perche evangelico?
Francesco I
@Brigate Rozze
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