07:13
zagormau
9
Se perdiamo la serenità fino al punto di avere odio dentro di noi verso qualcuno, difficilmente dimora Gesù in noi. LA NOSTRA FAMIGLIA SIA MODELLO DELLA VOSTRA 29 Dicembre 1977 Figli miei, vedetemi …Altro
Se perdiamo la serenità fino al punto di avere odio dentro di noi verso qualcuno, difficilmente dimora Gesù in noi.

LA NOSTRA FAMIGLIA SIA MODELLO DELLA VOSTRA

29 Dicembre 1977

Figli miei, vedetemi con gli occhi della fede qui in mezzo a voi. Sono la mamma di Gesù.
La nostra bella famiglia deve essere modello della vostra famiglia naturale e spirituale. La pace, l'ordine e la grazia, che facevano della nostra famiglia l'ammirazione degli angeli e degli uomini, devono pure caratterizzare la vostra famiglia. Sì, figli, dovete ad ogni costo portare e conservare la pace dovunque, ma specialmente in casa vostra. La pace è come il silenzio, basta un nonnulla per romperla. Una parola, un gesto, una trascuratezza, diventano alle volte come una scintilla che fa scoppiare un incendio, o un tuono a cui fa seguito un uragano.
Conservate la pace! Siate miti! Non vedete nel mondo quanta agitazione e quanta violenza? Eppure, non si costruisce con queste cose. Le situazioni dolorose che si vanno creando dovunque, dovrebbero essere risolte col dialogo, come fanno le persone ragionevoli. Occorrerebbe ascoltare la voce della coscienza, non essere amanti della ribellione e della guerra fratricida.
Occorre amare la pace, per poterla costruire. Rinunciare all'egoismo naturale è difficile, ma, se ognuno s'impegnasse nel proprio campo di lavoro e dove svolge le proprie mansioni, anche di comando, ad essere giusto, porterebbe a tutti quei benefici di cui devono godere.
Figli, quanto è doloroso per una mamma vedere il disaccordo, l'odio e la difficoltà di capirsi tra membri della stessa famiglia! La famiglia umana è la mia famiglia! Vorrei che dovunque si collaborasse per avere una pace vera, basata sulla carità e sulla giustizia.
Io vi guardo, e vorrei che ognuno di voi avesse le fattezze del mio Bambino. Egli è venuto al mondo come Principe della pace, per restaurare quell'armonia che doveva unire gli uomini a Dio. Ma quanti sono coloro che approfittano dei suoi insegnamenti, e adoperano i mezzi messi a loro disposizione per mantenere saldi quei legami che uniscono a Dio? E, se non si osserva la legge di Dio, come si potrà avere la pace del cuore? E come si potrà portare alle anime questo prezioso dono, se non lo si possiede?
Sappiate, figli, che, se perdete la serenità fino al punto di avere odio dentro di voi verso qualcuno, difficilmente dimora Gesù in voi. Anzi, posso dirvi che voi non avete le sue fattezze. Vi dico con certezza che la pace fra gli uomini deve cominciare proprio da voi, perché un cuore buono sempre disposto a perdonare, ad amare e a capire gli altri, diventa come un potente proiettore destinato a comunicare all'umanità la forza di Dio.
Ecco, siete i miei figli ed io vi amo col cuore di Dio, ma nella mia famiglia desidero che ci sia ordine. Ciascuno al suo posto, ciascuno col proprio impegno fa dono agli altri della propria fatica, del proprio sacrificio, della propria preghiera. Ciascuno dà e riceve qualche cosa. È uno scambio di doni la vita, e nessuna cosa è umiliante quando porta beneficio ad altri e vi dona quei mezzi di cui potete vivere e disporre.
L'ordine naturale è basato sul lavoro. C'è chi lavora con la mente, chi con le braccia, ma nessun lavoro deve essere considerato avvilente, poiché può essere santificato e offerto a Dio. Il lavoro della casalinga è il più utile, anche se qualche volta non è compreso e mal ricompensato. Ma chi meglio della mamma può, nell'esercizio dei suoi doveri, esercitare tutte le opere di misericordia che sono il codice su cui sarà basato il giudizio finale?
L'ordine che regnava nella Famiglia di Nazareth portava un'impronta di santità, perché era spirituale, morale e materiale. Quel dovere che chiamava a raccolta per elevare inni di lode a Dio, era considerato il lavoro più importante; poi, l'ubbidienza stabiliva l'ordine morale; e infine l'attività, che non dava posto all'ozio, stabiliva rapporti pacifici fra di noi, poiché a tempo e luogo ognuno svolgeva il proprio dovere.
Che gioia, se penso che voi pure potete portare questa luce, questa fede, questa grazia nelle vostre case!
Le vostre famiglie devono essere oasi di pace e, se il comportamento difettoso di qualche membro fosse una minaccia per la pace, sappiate che voi avete ricevuto una maggior quantità di grazie e che perciò dovete essere doppiamente esemplari.
Sappiate difendervi anche dai pericoli esterni, come ci difendemmo noi quando minacce di morte si addensavano sul nostro capo. Ascoltate le parole divine, come Giuseppe ascoltò il comando dell'angelo. Si doveva fuggire e andare in Egitto.
Figli, fuggire il male è un dovere, quando si deve mettere in salvo la grazia di Dio. Troppo facilmente si mette a repentaglio la vita spirituale perché non si fuggono le occasioni cattive. Quanti pericoli minacciano le famiglie, la gioventù, le nazioni! Non si teme di perdere la fede, si ammette la necessità del peccato e si perde il paradiso. Fuggire davanti ai pericoli vuol dire anche sapervi rivolgere a chi può darvi una mano per salvare il salvabile.
Arrivederci, figli. Fate uno studio sempre più accurato dell'anima vostra, per acquistare quella somiglianza con Gesù che forma la mia delizia.

MARIA MADRE E MAESTRA 22. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia