Test di Umiltà:
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-Pensate a tutte le umiliazioni e le angosce che pesarono su Gesù. Ricordatevi che Colui che accettò tutto questo è Dio!
-Umile è colui che non giudica, non critica, non si vanta, non disprezza, non si esalta, non cerca la propria gloria, non si mette in vista, riconosce ed accetta i propri limiti e non vuole primeggiare né dentro di sé né fuori di sé. È modesto, privo di superbia, non si ritiene migliore o più importante degli altri e il suo comportamento è improntato alla consapevolezza dei propri limiti e al distacco da ogni forma di orgoglio e sicurezza eccessiva. L’umiltà è ritenuta generalmente il valore positivo che corona tutte le qualità o, in altri termini, tutte le virtù sono ritenute vizi se non sono da lei coronate.
-San Bernardo scrive: “Il vero umile è colui che vuole essere ritenuto vile, non proclamato umile”
-San Bernardino afferma: " Come nessuna creatura, dopo il Figlio di Dio, s'innalzò sulle vette della grazia quanto Maria, così nessuna creatura scese più in basso nell'abisso dell'umiltà ".
-La Vergine stessa disse alla benedettina santa Elisabetta: " Sappi che io mi ritenevo la creatura più spregevole e indegna della grazia di Dio ".
-Parlando dell'umiltà di Maria, sant'Agostino esclama: " O beata umiltà, che donò Dio agli uomini, aprì il paradiso e liberò le anime dagli inferi ".
-Ritratto del Montfort riguardo alla nostra condizione dopo il peccato originale:
«Noi non abbiamo per eredità che l’orgoglio e l’accecamento dello spirito, l’indurimento del cuore, la debolezza e l’incostanza dell’anima, la concupiscenza, le passioni in rivolta e le malattie nel corpo. Siamo per natura più superbi dei pavoni, più attaccati alla terra dei rospi, più brutti dei capri, più invidiosi dei serpenti, più ghiotti dei porci, più collerici delle tigri, più pigri delle tartarughe, più deboli delle canne e più incostanti delle banderuole. Abbiamo di nostro soltanto il nulla e il peccato, e non meritiamo altro che la collera di Dio e l’inferno eterno» (Trattato della vera devozione a Maria, n. 80).
-Marie-Dominique Philippe: "L'umiltà, quando diventa una virtù divina, fa tabula rasa: non si accontenta più di vincere l'orgoglio, di appiattirne gli eccessi; scava l'abisso della piccolezza, perché l'Amore di Dio possa riempirlo della sua presenza, per attirare questo amore con maggiore violenza ed audacia."
-Sant'Antonio Abate: "Vidi tutte le reti del Maligno distese sulla terra e dissi gemendo: chi mai potrà scamparne? E udii una voce che mi disse: l'umiltà".
-Santa Caterina da Siena: "L'umile spegne la superbia, però 'l superbo non può far danno a l'umile."
-Agostino d’Ippona: "È stato l’orgoglio che ha trasformato gli angeli in diavoli; è l’umiltà che rende gli uomini uguali agli angeli."
-Madre Teresa di Calcutta: "L’umiltà è la madre di tutte le virtù; purezza, carità e obbedienza. È nell’essere umili che il nostro amore diventa reale, devoto e ardente. Se sei umile, nulla ti toccherà, né lode né disonore, perché sai cosa sei. Se sarai rimproverato non ti scoraggerai. Se ti chiamano santo non ti metterai su un piedistallo."