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L'Osservatore Romano giustifica la poligamia - di don Reto Nay

L'Osservatore Romano (10 novembre) ha pubblicato un articolo di don Gerald Bednar su “Pietà e legge nell'Amoris Laetitia.” Bednar è vicerettore e professore al Cleveland Seminary, USA.

Bednar chiama coloro che non sono d'accordo con l sua presentazione distorta e che difendono la dottrina cattolica sul matrimonio (incluso Benedetto XVI e tutti i papi precedenti) "dissenzienti". Per lui, la pietà era una "virtù dimenticata" prima di Francesco. Qualcuno gli dovrebbe parlare dell'enciclica di Giovanni Paolo II "Dives in Misericordia" (Ricchi di misericordia, 1980).

Bednar mal rappresenta la legge come "principi astratti" e inscena un conflitto artificiale tra legge e pietà, sebbene la legge di Cristo sia la pietà.

Secondo Bednar, Francesco insegna la possibilità di un secondo matrimonio nonostante il primo ancora sussista. In questo modo, mette Francesco in contraddizione con il Vangelo e gli fa predicare la poligamia.

Bednar non riesce a comprendere che l'indissolubilità vale solo per un matrimonio sacramentale consumato (ratum et consummatum), non ai matrimoni naturali. Egli afferma anche che San Paolo avrebbe dato il "permesso di divorziare", il che non ha senso. Egli afferma che la Chiesa ha la possibilità di "sciogliere" i matrimoni, ma I suoi esempi riguardano matrimoni che per cominciare non erano indissolubili.

Secondo Bednar il problema se un secondo matrimonio sia un adulterio continuo non è mai stato affrontato prima. Ciò è palesemente falso. Non c'è mai stato né dubbio né discussione sul fatto che un secondo matrimonio sia un adulterio continuato, fintanto che il vero partner è vivo.

La conclusione di Bednar: Francesco non dà il permesso di divorziare, ma poi, ehi, permette ai divorziati di risposarsi...

Qualcuno potrà mai prendere seriamente L'Osservatore Romano se pubblica articoli di questo tipo?

#newsWzronzbjak
Sam Gamgee
Quindi e' stato 'profetico', stavolta ,lo scrittore ateo (ma attratto dal Cattolicesimo come esperto e ammiratore di Huysmans) francese Houellebecq ,che in ' Sottomissione ' ha scritto che in un non lontano futuro la poligamia-di tipo islamico ,in verita' -diverra' legge . La questione si porra' inevitabilmente anche qui,e se avra' ragione Bednar ,che differenza ci sara' tra sposarsi due volte o …Altro
Quindi e' stato 'profetico', stavolta ,lo scrittore ateo (ma attratto dal Cattolicesimo come esperto e ammiratore di Huysmans) francese Houellebecq ,che in ' Sottomissione ' ha scritto che in un non lontano futuro la poligamia-di tipo islamico ,in verita' -diverra' legge . La questione si porra' inevitabilmente anche qui,e se avra' ragione Bednar ,che differenza ci sara' tra sposarsi due volte o sette-otto ,alla Liz Taylor, usando il 'discernimento ' ? Si puo' anche riderci sopra , ma ricordiamoci che anche pochi anni fa il matrimonio gay come idea suscitava nei piu' ilarita' ed incredulita'.
Maurizio Muscas
😡
quisut
Mi convinco sempre più che questi preti pretesamente "moderni" spesso più che eretici siano semplici conformisti ignoranti.
Francesco I
Si continua con la deriva iniziata negli anni '70 del secolo scorso:
Non tutti sanno che una grossa responsabilità per l'approvazione della legge sul divorzio anche per i matrimoni concordatari fu dovuta all'atteggiamento miope delle gerarchie ecclesiastiche ed a Paolo VI .
L'eclettico sacerdote pugliese don Olindo del Donno, (già cappellano militare delle camicie nere poi deputato del MSI) laureato …Altro
Si continua con la deriva iniziata negli anni '70 del secolo scorso:
Non tutti sanno che una grossa responsabilità per l'approvazione della legge sul divorzio anche per i matrimoni concordatari fu dovuta all'atteggiamento miope delle gerarchie ecclesiastiche ed a Paolo VI .

L'eclettico sacerdote pugliese don Olindo del Donno, (già cappellano militare delle camicie nere poi deputato del MSI) laureato in utroque iure ed avvocato cassazionista, presentò uno studio in base al quale la legge così formulata violava palesemente l'articolo sette della costituzione il quale faceva (e fa ) riferimento ai patti lateranensi .

Ora, nel 1974 erano ancora in vigore i patti lateranensi dell'11 febbraio 1929 che stabilivano che , per i matrimoni concordatari, essere la Sacra Rota l'unica giurisdizione competente.

Il ricorso avrebbe avuto ottime possibilità di accoglimento, ma il tribunale ecclesiastico si rifiutò di presentarlo su pressioni delle gerarchie vaticane.

Sapete perché? Semplice: si temeva che una gran parte dei nubendi avrebbe contratto matrimonio civile, in quanto soggetto alla legge del divorzio e non a quello religioso che ne sarebbe stato escluso.