Tifo da stadio, ma mai per le cause giuste
Non mi vogliate male, anche io mi sono schifato per il genocidio di bambini di Gaza e mai mi verrebbe in mente di giustificare un atto simile (che la ragione ce l'abbiano i sionisti o i palestinesi poco mi interessa).....ma la cosa più affascinante (ironico) che ho constatato in questo periodo è "il grado di mobilitazione" che gli italiani sono riusciti a organizzare per la Palestina: piazze piene, bandiere al vento, la sinistra "tutta" in fermento, scuole chiuse e occupazioni “per la causa” (che c'entri con lo studio non si sa!)....Sembra strano , ma gli stessi che ora si mobiltano cosi chiassosamente e in massa, erano pero' stranamente silenziosi e omertosi quando ci hanno chiuso in casa per la pseudo-pandemia, quando ci hanno trasformati in reclusi e imposto i famosi “sieri genici” obbligatori, violando sin anche il primo articolo della costituzione: impedendoci di andare a lavorare, ledendo e togliendoci tutta la dignita' di uomini.
Ma si sa: per i diritti della Palestina sì, per i nostri no.
Scendiamo in piazza solo per le cause giuste degli altri… (d'altronde, si sa, le rivoluzioni "sembrano" che vengono dal basso, in realtà sono pilotate sempre da altri, per altri interessi) ...o per la finale dei Mondiali!...pane e circenses...anche se oggi c'è solo il circenses...
Un popolo di santi, poeti, navigatori… e tifosi a intermittenza...