Nella Festa di Cristo Re dell'Universo, Papa Francesco non nomina mai Cristo.... ve ne siete accorti? Preghiamo per lui
Ci sembra opportuno tenere presente e pertanto devono vibrare realmente nei nostri cuori le sue molteplici richieste di aiuto con la preghiera. Forse è estremamente vero! Lui chiede continuamente che si preghi per la sua anima e il suo ministero, proprio perché non si riesce a rendere conto, proprio perché in fondo comprende che tante volte agisce, anzi viene fatto agire di impulso, in situazioni che avrebbe bisogno realmente di lasciarsi illuminare dalla luce dello Spirito Santo.
Ha deciso di abitare a nella Casa Santa Marta in Vaticano, per evitare “filtri” con i fedeli, ma si è ritrovato ancor di più imbavagliato e filtrato di quanto si potesse immaginare. Se solo avesse scelto di vivere nel Palazzo Apostolico, dove nonostante tutto, molti suoi predecessori in ordine di tempo, uno fra gli ultimi San Giovanni Paolo II, sono diventati santi. Questo a riprova che non è la povertà delle cose materiali, che ci rende davvero poveri o santi, ma di come si vive realmente nella povertà, pur vivendo “nell’agiatezza”. Basti pensare agli innumerevoli santi e sante che pur essendo stati re e regine, principi e principesse, sono stati elevati agli onori degli altari.
Ma ora non vogliamo entrare nel merito del concetto autentico di povertà, che la miserabile “teologia comunista” ha intessuto nel cuore di Papa Francesco, che potrebbe davvero essere un buon Papa e un autentico successore di Pietro, se solo gli si riuscisse a far arrivare le vere “informazioni” sulla reale situazione ecclesiale odierna, che di tutto si interessa: dalla terra al fuoco, dall’ecologia all’economia, tranne che della vera economia di cui, il Vicario di Cristo in terra, davvero soltanto dovrebbe preoccuparsi: l’economia della salvezza eterna, cioè la salvezza di tutti gli uomini.
Proprio perché non spetta a noi giudicare, ma solo a Dio, vogliamo credere alla “semplicità della fede” bergogliana, che senza volerlo, potrebbe diventare uno strumento nella mani di Satana. Ma non dobbiamo dimenticare le parole di Gesù non praevalebunt, cioè alla fine Satana non prevarrà!
Purtroppo alla luce della “falsa” strada ecumenica, continuamente lo si induce in errore, soprattutto attraverso le “deplorevoli omelie” che gli vengono “imposte” di leggere, affinchè alla luce, o meglio “sotto la luce” della deep church (chiesa nascosta), che vuole cercare di costruire la Nuova Chiesa del Nuovo Ordine Mondiale, che non è la vera Chiesa di Cristo, ma la Chiesa di Satana. Questo le elitè massoniche, l’hanno compreso, ma sapevano che avevano bisogno del successore di Pietro, perché grazie a lui avrebbero potuto realizzare il loro antico progetto di distruzione di Dio, per innalzare l’umanità al di sopra di Dio. La tentazione del primo uomo e della prima donna è sempre presente, ma con una deviante. Lì ad entrambi fu detto che sarebbero diventati “come Dio”. Oggi è ancora più dannosa: “Non diventerete come Dio, ma sarete al di sopra di Dio!”.
Pertanto, leggendo l’omelia pronunciata oggi, nella Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, dove non solo analiticamente abbiamo visto che il nome di Gesù, nelle 1224 parole pronunciate del discorso viene nominato 6 volte. Mentre mai viene menzionato il nome di Cristo, cioè il vero significato della solennità che viene celebrata, ciò che Cristo è realmente il Re dell’Universo. Ma soprattutto nella bellissima pagina del Vangelo, dove Gesù parla dell’esistenza eterna del Paradiso e dell’Inferno, luogo che riceveremo in eredità a termine del nostro pellegrinaggio terreno, quando ci troveremo alla presenza del Giudizio di Dio, a secondo di come abbiamo vissuto la nostra vita. Non viene mai menzionato tutto questo, anzi si giustifica il tutto in modo “banale”, ma senza accennare all’eredità eterna.
Papa Francesco affermava: “Nel momento del giudizio finale il Signore si basa sulle nostre scelte. Sembra quasi non giudicare: separa le pecore dalle capre, ma essere buoni o cattivi dipende da noi. Egli trae solo le conseguenze delle nostre scelte, le porta alla luce e le rispetta. La vita, allora, è il tempo delle scelte forti, decisive, eterne. Scelte banali portano a una vita banale, scelte grandi rendono grande la vita”. È blasfemo ciò che hanno fatto pronunciare a Papa Francesco “gli schernitori di Dio”, cioè coloro che avrebbero il compito di preparare le omelie del Papa sulle tracce che lo stesso indica. I quali dovrebbero ripercorrere, salvaguardare e valorizzare tutta la dottrina e il magistero della Chiesa fondato e basato sulla Sacra Scrittura.
In primis come si fa ad affermare che il Signore “sembra quasi non giudicare”, mentre è esplicito nell’affermare nel testo evangelico che nel momento in cui separerà le pecore dalle capri, condurrà coloro che hanno aderito alla volontà di Dio nel Regno eterno, cioè il Paradiso, mentre gli altri alla dannazione eterna, cioè nell’Inferno dove ci sarà “pianto e stridore di denti”. Ma la bestemmia più assurda che gli fanno pronunciare è che il Signore rispetta le nostre scelte, dunque “rispetta” che noi andiamo all’inferno. Per poi affermare che queste “scelte banali portano a una vita banale, scelte grandi rendono grande la vita”. Dunque le nostre scelte “banali” renderanno solo la nostra vita banale, ma non viene esplicitamente detto che le nostre scelte sbagliate, corrose dal peccato ci manderanno all’Inferno.
Il resto dell’omelia non è meritevole neppure di un commento, perché è di una inutilità disarmante! Come è possibile che in questa solenne festività non si faccia menzione alla bellezza del passo evangelico, mentre si conduca il Papa a soffermarsi su discorsi effimeri, che non giovano per nulla al bene salvifico della anime.
Pertanto vi invitiamo, come inizialmente abbia detto, a pregare per il Papa, affinchè San Michele Arcangelo schiacci sotto i suoi piedi questi “oratori demoniaci” a servizio di Satana, che non fanno altro che condurre continuamente il Papa in errori dottrinali, senza che lo stesso se ne renda neppure conto. Dio ci salvi!