*Chi sta unito con l’Umanità di Gesù si trova alla porta della Sua Divinità.* . Continuando il mio solito stato, stavo pensando come morì Gesù Cristo, e *che Lui non poteva in nessun modo temere la …Altro
*Chi sta unito con l’Umanità di Gesù si trova alla porta della Sua Divinità.*
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Continuando il mio solito stato, stavo pensando come morì Gesù Cristo, e *che Lui non poteva in nessun modo temere la morte, perché stando così unito con la Divinità, anzi trasmutato* , già si trovava sicuro come uno nel Suo proprio palazzo; *ma per l’anima, oh, quanto è diverso!* Mentre questi ed altri spropositi pensavo, il benedetto Gesù è venuto e mi ha detto:
*“Figlia Mia* , chi si sta unito con la Mia Umanità già si trova alla porta della Mia Divinità, perché la Mia Umanità è specchio all’anima, da cui riverbera la Divinità in essa; *chi si trova ai riverberi di questo specchio,* s’intende che tutto il suo essere è trasmutato in amore. Perché, figlia Mia, tutto ciò che dalla creatura esce, anche il movimento degli occhi, delle labbra, il muovere dei pensieri e tutto il resto, tutto dovrebbe essere amore e fatto per amore, perché essendo il mio Essere tutto amore, dove trova amore assorbisco tutto in Me, e l’anima vi dimora in Me sicura, come uno nel suo proprio palazzo. *Dunque qual timore può avere l’anima nel suo morire di venire a Me, se già si trova in Me?”*

(117) Giugno 23, 1905 - Libro di Cielo
Giosuè