Il Vaticano ha offerto una prostituta come ringraziamento?

Tony Baumgartner, giudice del tribunale della corona di Southwark (Inghilterra) ha attaccato la procura del Vaticano per aver dato una "cattiva rappresentazione scioccante" e ha annullato il sequestro di conti bancari britannici di Gianluigi Torzi, broker che il Vaticano ha utilizzato per un accordo immobiliare a Londra.

Secondo AP.org (25 marzo), Baumgartner ha definito la richiesta di sequestro inoltrata dal Vaticano "piena di omissioni". La procura del Vaticano ha già affrontato una serie di passi indietro nei tribunali stranieri, per incompetenza, giurisdizione, problemi basilari come la traduzione sbagliata di documenti. Dopo quasi due anni, nessuno è stato ancora accusato.

Torzi, che nega ogni addebito, è accusato di appropriazione indebita e frode, ma i pagamenti che ha ricevuto sono stati approvati dai funzionari del Vaticano con contratti firmati, che secondo Baumgartner "parlano da soli".

Baumgartner dubita che il Cardinale Parolin e l'arcivescovo Peña fossero “sbalorditi" [= "non sapessero nulla"] delle commissioni di Torzi: in quel caso, "dovevano avere dei bei paraocchi", osserva Baumgartner.

La sentenza include l'affermazione di Torzi, che un rappresentante del Vaticano gli ha offerto "i servizi di una prostituta per ringraziarlo del suo operato". Torzi dice di aver declinato l'offerta.

Foto: © Pietro Parolin, CC BY-NC-ND, #newsScrfaogldy