Utero in affitto, primo sì alla legge di FdI che lo rende reato universale. Meloni: passo importante

giovedì 21 Aprile 17:57 - di Francesco Severini

L’utero in affitto diventerà reato punibile in Italia anche se commesso all’estero. La Commissione Giustizia della Camera ha adottato infatti come testo base la proposta di legge di Fratelli d’Italia per rendere l’utero in affitto reato universale.

“È un primo importante passo – commenta Giorgia Meloni – ottenuto grazie al lavoro e alla determinazione di FdI in Commissione, per arrivare alla modifica della legge 40 e all’introduzione di questa norma. Ringrazio tutti i deputati che hanno sostenuto la nostra proposta, in particolare i colleghi di centrodestra che su questo tema hanno dimostrato unità e compattezza. La maternità surrogata è una pratica che trasforma la vita in una merce e umilia la dignità delle donne: siamo stati i primi a sostenerlo in Parlamento e siamo felici che oggi questa sia diventata una battaglia condivisa anche da altre forze politiche”.

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La decisione della Commissione è una vittoria della linea con cui la destra intende affrontare la questione.

A votare come FdI sono stati Forza Italia, Lega e Coraggio Italia. Contro hanno votato invece M5s e Pd. Si tratta dunque di una votazione che ha anche un significato politico: ricompatta il centrodestra e divide la maggioranza. Carolina Varchi, già capogruppo di FdI della Commissione Giustizia, ha commentato: “Il centrodestra compatto incassa la sua prima vittoria in questa battaglia”. L’ok – riferiscono fonti parlamentari della maggioranza – è passato con 22 voti a favore e 12 contrari.

In commissione, vi erano due proposte di legge assai simili, quella appunto di Giorgia Meloni ed una a prima firma proprio di Mara Carfagna. Si è optato per la prima. La legislazione italiana già vieta la pratica dell’utero in affitto, riconosciuto e definito come reato dalla legge 40 del 2004 sulle Norme in materia di procreazione medicalmente assistita. Le pene previste sono la reclusione da 3 mesi a 2 anni e una multa da 600mila a un milione di euro. Il testo Meloni aggiunge semplicemente che “le pene si applicano anche se il fatto è commesso all’estero“.

La proposta di legge Carfagna, invece, prevede che la legge persegua chi commette all’estero questo reato, purché si tratti di un cittadino italiano.

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Kiev capitale dell’utero in affitto in Europa

Il video del colosso dell’utero in affitto s’era reso necessario, infatti, per rasserenare il mercato internazionale: che fine faranno i bambini ordinati e le madri surrogate con la guerra? E allora ecco il video dell’esercitazione e del trasferimento di surrogate.

Sono almeno dieci giorni che centinaia di avvocati, diplomatici, genitori, da tutto il mondo, sono al lavoro per difendere i propri interessi e fronteggiare la prima crisi internazionale della maternità surrogata.

L’Ucraina, infatti, è la capitale dell’utero in affitto in Europa e questo business, tra i tanti, è stato messo in pericolo dalla guerra. È la seconda destinazione più popolare dopo gli Stati Uniti (Michigan e la Louisiana restano gli unici Stati in America a proibire la maternità surrogata dietro compenso): si stima che circa 2.000-2.500 bambini nascano ogni anno attraverso la maternità surrogata in Ucraina, e almeno 1.500 coppie che vivono in Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, Australia e Francia hanno embrioni conservati in cliniche ucraine.

Vi ricordate la coppia di italiani che, lo scorso autunno, dopo aver firmato un contratto con una madre surrogata e aver assemblato, stoccato, comprato la bambina, la abbandonò, perché non avevano più voglia di essere genitori? Avevano fatto tutto a Kiev. È quello il mercato più florido, più ambito.

In Ucraina ci sono oltre trentatré cliniche private e cinque cliniche statali. E nei giorni scorsi, la Biotexcom s’è vista costretta a rispondere a quanti si dicevano pronti a raggiungere l’Ucraina per mettere in salvo i loro preziosi embrioni e i feti che crescevano nelle pance delle donne contrattualizzate: “In tanti state esprimendo il desiderio di portare urgentemente le madri surrogate al confine e far partorire i bambini all’estero. Ma vi avvisiamo! Dare alla luce il bambino al di fuori dell’Ucraina è reato e avrà conseguenze legali: la surrogata sarà considerata sua madre e il tentativo di far nascere il bambino sarà considerato traffico di minori non sarete mai i genitori del vostro bambino”.