La brutta mostra di Carpi

Il Comitato Beata Giovanna Scopelli, preso atto di quanto avviene in occasione dell’ultima mostra al Museo diocesano di Carpi:

Prende le distanze dalle raffigurazioni esposte: si tratta di opere brutte e blasfeme, poco originali persino nel male.

La mostra non meriterebbe nemmeno il clamore negativo che la naturale ripulsione di molti le sta dando: ci sono poche cose più scontate e ritrite della “dissacrazione” della religione Cattolica.

Merita invece riparazione il contenuto blasfemo degli oggetti esposti.

Per questo il Comitato includerà anche questi fatti nella riparazione nazionale che verrà organizzata nei prossimi mesi e su cui Cristiano Lugli fornirà informazioni più precise a Reggio Emilia, il 25 aprile, nel corso della giornata di formazione della Fondazione Pascendi ETS – Radio Spada. Seguirà comunicato specifico.

Per non fermarsi alla constatazione dei mali e per risalire correttamente alle cause, non si può tuttavia evitare una riflessione generale: da circa 60 anni procede nella vita ecclesiale uno smantellamento attivo della dottrina e della liturgia.

La portata disastrosa delle innovazioni del Vaticano II tocca inevitabilmente tutti i campi: se si ammettono una dottrina e una liturgia non più aderenti alla tradizione cattolica, inevitabilmente si ammetterà anche un’arte che di cattolico non ha più nulla, e una gerarchia ecclesiastica pronta a difenderla.

Esattamente quanto accaduto: simul stabunt vel simul cadent.

Una nota finale: visto l’afflato ecumenico di chi ha promosso e difeso questa mostra (anche nella gerarchia), e vista l’audacia con cui trattano la Religione, proponiamo che in un rinnovato spirito di “ecumenismo dell’orrore” provino ad organizzare una mostra analoga non nella comoda sede emiliana e non con i facili obiettivi della Fede Cattolica, ma alla Mecca e con oggetto i protagonisti della religione islamica. Saremmo curiosi di vedere le reazioni della popolazione locale di fronte agli inviti diocesani a guardare le opere “con sguardo limpido”, come avvenuto a Carpi.
Mario Sedevacantista Colucci condivide questo
1
veritas iustitia veritas iustitia
Sicuramente vista la violenza con cui gli islamici difendono la loro fede, cadrebbero delle teste nel vero senso della Parola tra molti infedeli. Noi con la nostra riparazione diciamo al buon Dio il nostro dolore, la nostra costernazione, la nostra contrarietà per una mostra così strisciante e ributtante sia fisicamente che spiritualmente.
E nel medesimo tempo chiediamo la venuta del Signore Gesù …Altro
Sicuramente vista la violenza con cui gli islamici difendono la loro fede, cadrebbero delle teste nel vero senso della Parola tra molti infedeli. Noi con la nostra riparazione diciamo al buon Dio il nostro dolore, la nostra costernazione, la nostra contrarietà per una mostra così strisciante e ributtante sia fisicamente che spiritualmente.
E nel medesimo tempo chiediamo la venuta del Signore Gesù, dopo che ha offerto agli indecisi e ai peccatori la possibilità di redimersi con l'Avvertimento promesso a Garabandal e a don Gobbi, dove ognuno sarà messo davanti allo specchio della sua anima.
MA IN QUESTA OCCASIONE NON
- si vedrà più l'ecumenismo,
- si avranno e scusanti teologiche, che con l'essere tutti fratelli e sorelle, così siamo tutti scusati per i nostri peccati, senza esercitare alcun pentimento.
Radio Spada condivide questo
21
Grazie!