@Stella mattutina : Papa Francesco ha fatto la sua Lettera
Amoris laetitia alla conclusione di due Sinodi, coinvolgendo l'episcopato di tutto il mondo. I contenuti di questa Lettera sono espressione delle
conclusioni dei due Sinodi. Il Papa non ha inteso legiferare dando nuove norme giuridiche, ma ha solo dato indicazioni pastorali per il bene delle anime. Mai il Papa ha detto di dare in modo indiscriminato l'Eucaristia ai divorziati risposati, ma ha valorizzato la figura del sacerdote-confessore nella guida delle anime. Non ha dato delle ricette generiche uguali per tutti. Nel cammino di fede e di conversione di un divorziato, come per qualunque fedele, il sacerdote è chiamato a discernere quali sono i mezzi più indicati per la crescita della vita di grazia. Comprendo che alcuni pastori avrebbero preferito le "ricette" chiare e universali, quelle tradizionali. Ma la pastorale autentica non è fatta di tali ricette.
Su
dubia: Sono convinto che i cardinali che hanno espresso i loro
dubia sono persone sincere che amano sinceramente la Chiesa. Avevano tutto il diritto di esprimere le loro perplessità. Ma il Papa non era tenuto (e non era assolutamente prudente farlo) a immettersi in un ginepraio di pareri e di osservazioni. La pubblicazione di questi
dubia ha creato solo divisione e discordanze all'interno della Chiesa; è stato un "fatto imprudente" e poco "riguardoso" nei confronti del Papa.
Sulla
Corretio: Ai firmatari della
Corretio, rivolgo le stesse osservazioni dette prima nei confronti dei 4 cardinali. Aggiungo solo che questi firmatari sono stati anche "presuntuosi" nel fare la
Corretio e "non corretti", elaborando proposizioni eretiche (o presunte tali) mai scritte dal Papa e attribuite a Lui. In sintesi, una meschinità!