Bisogna pregare e pregare molto!

Popolo di Dio, anime predestinate, separatevi dai malvagi, sottraetevi da coloro che si dannano a causa della loro empietà, mancanza di devozione e ozio, senza perdere tempo, recitate spesso il Rosario con fede, con umiltà, con fiducia e con perseveranza.
In primo luogo, chi pensi seriamente al comando di Gesù di pregare sempre, all'esempio ch'egli ci ha dato, al bisogno infinito che abbiamo della preghiera a motivo delle nostre tenebre, ignoranze e debolezze e della moltitudine dei nostri nemici, certo costui non si accontenterà di recitare il Rosario una volta all'anno, come domanda la confraternita del Rosario perpetuo, o una volta alla settimana come prescrive quella del Rosario ordinario, ma lo reciterà tutti i giorni, puntualmente, come indica quella del Rosario quotidiano, sebbene non vi sia altro obbligo che quello della propria salvezza.
Oportet: bisogna, è necessario semper orare, pregare sempre, et non deficere (Lc 18,1), non smettere di pregare.
137. Sono parole eterne di Gesù Cristo che bisogna credere e mettere in pratica se non si vuol essere dannati. Spiegatele come volete, purché non le spieghiate alla moda, con l'intenzione di viverle solo alla moda. Gesù Cristo ce ne ha dato la vera spiegazione negli esempi che ci ha lasciato: «Exemplum dedi vobis, ut quemadmodum ego feci, ita et vos faciatis» (Gv 13,15). «Erat pernoctans in oratione Dei» (Lc 6,12). Come se il giorno non gli bastasse, egli impiegava anche la notte a pregare.
Ripeteva spesso ai suoi Apostoli queste due parole: «Vigilate et orate» (Mt 26,41). Vegliate e pregate. La carne è debole, la tentazione è vicina e continua. Se non pregate sempre, vi cadrete. Evidentemente essi credettero che quello che Nostro Signore diceva loro era solo di consiglio, interpretarono queste parole alla moda, perciò caddero nella tentazione e nel peccato, pur essendo nella compagnia di Gesù Cristo.
138. Caro confratello, se vuoi vivere alla moda, e dannarti alla moda, cioè di quando in quando cadere in peccato mortale, e poi andare a confessarti, evitare i peccati grossolani e scandalosi, e conservare gli onesti, non è necessario che tu faccia tante preghiere, che tu dica tanti Rosari. Una piccola preghiera al mattino e alla sera, qualche Rosario imposto per penitenza, qualche decina di Ave Maria detta alla meglio, quando ti prende l'estro, non ci vuole di più per vivere da onest'uomo. Facendo di meno ti avvicineresti al libertinaggio, facendo di più ti avvicineresti all'originalità e al bigottismo.
139. Ma se tu, da vero cristiano che vuole salvarsi e camminare sulle orme dei santi, vuoi non cadere affatto in peccato mortale, rompere tutti i lacci e spegnere tutti i dardi infuocati del diavolo, bisogna che tu preghi sempre come ha insegnato e ordinato Gesù Cristo.
Così bisogna almeno che tu dica il Rosario tutti i giorni o delle preghiere equivalenti.
Ripeto «almeno», perché col Rosario quotidiano otterrai quanto è necessario per evitare il peccato mortale, per vincere ogni tentazione, in mezzo ai torrenti dell'iniquità del mondo che travolgono spesso anche i più sicuri, in mezzo alle fitte tenebre che accecano spesso anche i più illuminati, in mezzo agli spiriti maligni che, essendo più che mai sperimentati, e avendo meno tempo per tentare, tentano con più sottigliezza e successo.
Oh! quale meraviglia della grazia del Rosario, se sfuggi al mondo, al diavolo e alla carne e al peccato e ti salvi in cielo!
140. Se non vuoi credere a quanto dico, credi alla tua propria esperienza. Io ti domando se quando facevi solo quel poco di preghiera che si fa nel mondo, e nel modo in cui si fa d'ordinario, potevi evitare certe gravi colpe che ti parevano leggere solo per la tua cecità. Apri dunque gli occhi e per vivere e morire da santo senza peccato, almeno mortale, prega sempre; recita tutti i giorni il Rosario come tutti i confratelli facevano agli inizi della confraternita. Quando la Madonna lo consegnò a san Domenico, gli ordinò di recitarlo e farlo recitare tutti i giorni; perciò il santo non riceveva nessuno nella confraternita che non fosse deciso alla recita quotidiana. Se attualmente nella confraternita del Rosario ordinario si domanda solo la recita di un Rosario alla settimana, è perché il fervore è diminuito, la carità si è raffreddata. Si trae ciò che si può da un cattivo pregatore. «Non fuit ab initio sic» (Mt 19,8).