•IL PROFONDO SIGNIFICATO DELLA MODESTIA• Non si tratta solo di non essere futili o provocanti, ma anche di onorare Dio per la bellezza e l’eleganza Un sito statunitense ha accolto l’inizio dell’estate …Altro
•IL PROFONDO SIGNIFICATO DELLA MODESTIA•

Non si tratta solo di non essere futili o provocanti, ma anche di onorare Dio per la bellezza e l’eleganza

Un sito statunitense ha accolto l’inizio dell’estate con un articolo di Susanna Spencer, che ha conseguito un post-lauream in Teologia presso l’Università Francescana di Steubenville, su una grande virtù in genere meno associata alla stagione delle giornate lunghe, del caldo e ovviamente dell’uso di un abbigliamento molto più minimalista rispetto all’inverno: la modestia nel vestire.

San Tommaso d’Aquino intendeva la modestia come parte della virtù della temperanza, che ci aiuta a moderare i nostri desideri. Per lui, essere modesti nel vestire è essere onesti nell’apparenza esteriore, cosa che si applica a uomini e donne. Come vestiamo trasmette agli altri informazioni su chi siamo. San Tommaso cita anche un altro santo, Ambrogio, che diceva che “il corpo dev’essere ornato in modo naturale e senza affettazione, con semplicità”, senza il superfluo.

San Francesco di Sales offre un consiglio simile quando parla della proprietà nel vestire, sottolineando che essere puliti e ordinati è una questione di rispetto per se stessi e per gli altri, e che quindi è una mancanza di rispetto nei confronti del prossimo vestirsi in modo inadeguato, ma al contempo si devono evitare vanità ed eccessi. “La modestia e la semplicità sono senz’altro i migliori ornamenti della bellezza e la migliore riparazione alle sue mancanze”.

Susanna Spencer osserva che “il punto interessante è che la modestia nel vestire vale sia per gli uomini che per le donne, e deve sottolineare la bellezza che Dio ci ha dato. Se la modestia è una forma di temperanza, allora se una persona è immodesta nel vestire è perché si veste senza moderazione”.
L’articolo ricorda che quella modestia virtuosa scarta l’attaccamento smisurato a quello che usiamo e dà agli abiti solo l’importanza che hanno, invitandoci a non spendere nell’abbigliamento più denaro del necessario, a non enfatizzare un comfort eccessivo e futile e a non dedicare troppo tempo a preoccuparsi della propria immagine e di quanto sia alla moda. Dall’altro lato, la temperanza chiede di non disprezzare l’abbigliamento al punto di cadere nella trascuratezza e nella pigrizia circa la propria immagine; alla fin fine è una questione di rispetto per il prossimo presentarsi davanti a lui con un aspetto adeguato, gradevole, pulito e ordinato.

È fondamentale anche curare la retta intenzione nel vestire, evitando di provocare gli altri e di indurli al peccato della lussuria. San Francesco di Sales aggiunge in questo senso che è perfettamente lecito agli sposi vestirsi in modo da risultare graditi l’uno all’altro, perché fa parte dell’amore sponsale risvegliare l’affetto reciproco. I single, sia uomini che donne, se vogliono essere modesti non devono suscitare lussuria o incentivo a peccare, sia intenzionalmente che per la frivolezza dell’ostentazione.
L’autrice osserva inoltre che il buonsenso in ogni contesto può aiutare a prendere una decisione morale per quanto riguarda il modo di vestirsi.

La modestia, però, non è solo evitare il peccato e il fatto di indurre gli altri ad esso. La virtù della modestia nel vestire è un contributo a una società più bella e decorosa, ed è un riflesso della Bellezza di Dio, che merita di essere onorata. In questo senso, Susanna Spencer osserva che durante la Santa Messa, ad esempio, è un gesto di maggiore reverenza nei confronti di Dio vestirsi in modo particolarmente elegante che andare vestiti in un modo qualsiasi, come se si stesse in camera propria o allo stadio.
Non si tratta né di lusso né di futilità, ma di intenzione e contesto, che fanno parte della virtù della modestia nel vestire.
Mario Sedevacantista Colucci condivide questo
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Diodoro
Indipendentemente da qualsiasi altra considerazione, resta il fatto che l'uso dei pantaloni ha segnato e segna in profondità il modo delle donne di stare al mondo, e immagino anche di vedere se stesse.
E lo ha segnato in modo non positivo