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zagormau
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Dio, dopo averci avvisati della sua esistenza, ha posto sopra l'inferno una fitta rete. Solo chi vuole andarci riuscirà a viva forza a strappare quella rete che sta a significare la bontà di Dio. SE …Altro
Dio, dopo averci avvisati della sua esistenza, ha posto sopra l'inferno una fitta rete. Solo chi vuole andarci riuscirà a viva forza a strappare quella rete che sta a significare la bontà di Dio.

SE SI CONOSCESSERO LE PENE DELL'INFERNO…

25 febbraio 1972 (in una casa privata)

Figli miei diletti, sono la Madre vostra addolorata e sono con voi per accogliere la vostra preghiera come conforto e come aiuto a me, per tutti i vostri fratelli.
Figli, voi mi siete cari ed io vi metto a parte delle mie pene che tanto mi pesano sul cuore.
Vi sono nel mondo tante persone che pur sembrando vive, sono dei morti ambulanti. Esse sono staccate da Dio, poiché il peccato ricopre la loro anima. La vita divina che dovrebbe circolare in loro è come stroncata e interrotta dalla colpa, che esse amano e che commettono solo per combattere Dio. Questi cadaveri ambulanti che apparentemente sembrano forse robusti e floridi di salute, mi fanno soffrire moltissimo, poiché chi sa di esser malato ha desiderio di guarire e si provvede dei medicinali necessari, ma chi non si rende conto della gravità del suo male, non sente la necessità di curarlo.
La seconda sofferenza che mi ferisce il cuore è quella di vedere come molte anime, che pure furono redente dal mio Gesù e che sarebbero destinate al paradiso, periscono miseramente nell'inferno. Molte persone, specie in questa epoca, mettono in dubbio l'esistenza dell'inferno. Ma l'inferno esiste, figli, e le sofferenze in quel luogo sono terribili. Dio, però, dopo avervi avvisati della sua esistenza, ha posto sopra l'inferno una fitta rete. Solo chi vuole andarci riuscirà a viva forza a strappare quella rete che sta a significare la bontà di Dio. Solo chi vuol dannarsi potrà entrare in quella voragine infuocata, residenza dei demoni.
Purtroppo, però, mentre molti cristiani vivono in peccato come se non li attendesse la morte, molti cadono miseramente perduti e per sempre nel luogo di dannazione.
Figli miei, che direbbe e che cosa non farebbe una mamma vedendo i propri figli incorrere in gravi pericoli? Ciò che farebbe lei, faccio anch'io e mi rivolgo a tutti i buoni, perché con le loro preghiere e con i loro sacrifici, mi sollevino da questa grande pena.
Io voglio aiutare tutti e voi mi dovete dare una mano. Si dice da voi: "Tristo quel figlio che non comprende e non condivide le pene della mamma sua". Io sono la vostra Mamma e vi dico con il cuore amareggiato: "Figli, vedete se c'è un dolore uguale al mio". Avete visto il mio unico Figlio inchiodato sul legno della croce, ed io lo offersi al Padre perché tutti gli uomini della terra, che dal Padre mi furono dati per figli, fossero salvi. Ma non vedete come facilmente cedono alle tentazioni del demonio, alle lusinghe del mondo e come assecondano le loro malvagie inclinazioni? Forse che posso restare indifferente davanti a tanta rovina?
Figli, ogni anima che vive in peccato è un malato che può essere in pericolo di perdersi irrimediabilmente. Aiutatemi a salvarle! Aiutate il mio povero cuore di Madre che chiede conforto e che desidera intervenire anche miracolosamente a scuotere le coscienze, a convertire e a salvare quante più anime è possibile.
Se si conoscessero le pene dell'inferno, resterebbero tutti inorriditi. Il mio Gesù ha parlato della Geenna dove vi è il fuoco, il pianto e lo stridor di denti. Ma troppo poco vi è stato detto. Sappiate che quando l'anima entra nell'altra vita, avverte subito chi è Dio, e chi viene condannato all'inferno si sente come schiacciato dalla sua giustizia infinita. Per di più ogni anima, liberata dal corpo, sente con maggior veemenza il bisogno di Dio, come umanamente si sente il bisogno dell'aria. Dio è il respiro dell'anima. Nell'inferno manca questo respiro che è il soffio vitale, resta la giustizia di Dio che opprime.
A queste pene, che sono le più terribili e che ora non potete comprendere, aggiungete l'odio continuo senza sosta verso Dio e verso tutti coloro che coabitano con i dannati. Un odio satanico che non ha altro sfogo che nell'imprecazione e nella bestemmia. L'odio è una sofferenza per chi lo cova nel cuore, ma quando esso si lancia verso Dio, da cui si sente schiacciato, è una cosa terribile che rode come una serpe.
Aggiungete a queste pene il rimorso per aver rifiutato la salvezza e il pensiero che in quel luogo dovranno restare eternamente.
Il fuoco che arde e non consuma, di cui il fuoco che voi vedete è solamente una pallida immagine, e tutte le altre sofferenze, con il fumo e gli odori insopportabili che asfissieranno l'aria, saranno accompagnati dalla presenza dei demoni, che aggiungeranno nel loro diabolico furore, tutto ciò che varrà ad aumentare il dolore e ad esasperare le anime.
Figli, come il vostro Dio ha creato questo luogo e ve ne ha dato l'avvertimento affinché nessuno avesse a cadervi, così io ve ne ho parlato perché anche voi vi facciate interpreti presso chi non crede, affinché non vi cada miseramente.
Figli, vi benedico con tutto il cuore.
Ringrazio coloro che s'impegnano ad onorarmi come Vergine Addolorata e a consolare i miei dolori. Io consolerò i vostri dolori e vi sarò accanto nell'ultima ora perché il pensiero del paradiso vi sia di gioia.

Ringrazio e benedico tutti. Perseverate nel bene anche se si frappongono delle difficoltà. La santa Quaresima vi trovi pronti e fedeli perché la vostra Pasqua segni una vera risurrezione.

MARIA MADRE E MAESTRA 5. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia