Vaticano II rifiuta la condanna e genera molte più condanne
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• Gli scandali riguardanti Jean Vanier, fondatore di L’Arche, e il suo mentore, il Domenicano don Thomas Philippe, non sono rimasti "segreti".
• Giustizia è stata fatta. Nel 1956, a Philippe è stato imposto il divieto di esercitare un qualunque ministero per la sua immoralità e i suoi insegnamenti sul sesso.
• La situazione è cambiata dal 1964, quando i vescovi hanno smesso di condannare eresia e perversione.
• Chi non era d'accordo era considerato rappresentante di "repressione del periodo pre-conciliare".
• Il caso Philippe dimostra che la giustizia ecclesiastica funzionava bene prima del Vaticano II, ma che dopo qualunque processo equo è stato considerato "arcaico", "conservatore" e "legalistico".
• Giovanni XXIII era convinto che condannare l'eresia fosse contrario alla "nuova primavera" e al suo "aggiornamento".
Foto: Jean Vanier, Thomas Philippe © wikicommons, CC BY-SA, #newsFtpiyxpkky
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