Una "Corte di adulatori" prova a compiacere papa Francesco
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"Esiste una specie di corte, ben attrezzata alla propaganda, di pubblicisti (tra i quali annovero anche il vaticanista Tornielli) che ha scelto a priori di compiacere Papa Francesco, anche nelle occasioni in cui questi cambia la forma o la sostanza della dottrina cattolica, oppure dice o fa cose inaccettabili per chi ha a cuore la Parola di Dio nella sua verità immutabile. Questa corte di adulatori non ammette alcuna critica da parte di cattolici (laici o sacerdoti, vescovi e cardinali) che sanno di far parte della Chiesa e di avere una responsabilità per la dottrina della fede, che è il bene comune della comunità dei credenti. Ci si dimentica che esiste un dovere di correzione filiale affinché l’opinione pubblica cattolica non sia traviata o peggio ancora confusa nel giudizio interiore di ciascuno sul bene sul male. Quelle correzioni filiali non rappresentano un atto di ostilità al Papa, come dicono strillando i cortigiani, ma un atto di carità verso tutti i fedeli, a cominciare dal Papa stesso. Occorre evitare che la dottrina sia , secondo Monsignor Antonio Livi.corrotta da teologia eretica, ed il rischio è molto elevato, oggi più che mai. Tanto è accaduto da quando Giovanni XXIII ha detto che la Chiesa non condanna nessuno. "
"Ma per annunciare la verità di Cristo che la Chiesa ha il dovere di conservare integra e immutata (per questo ha il carisma dell’infallibilità) , bisogna pur condannare l’ errore, ossia la dottrina contraria alla parola di Dio. E io però devo aggiungere..”.
” Che logicamente non ho dubbi sulla santità di alcuni Papi (penso a Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e al Beato Paolo VI). Ma ogni santo ha nella sua condotta qualcosa di difettoso. Quindi io posso liberamente e doverosamente segnalare, e quando occorre anche criticare, le cose che non vanno dal punto di vista della condotta, quando questa interessa la pastorale”.
Foto: Antonio Livi, #newsTiqtwwjpdf