LA VIOLENZA INTRINSECA DELL'ISLAM ORTODOSSO DOMINANTE. Andare a dire in casa d'altri che cosa essi debbano fare è come minimo cosa maleducata. Per il fedele della religione X andare a insegnare ai …Altro
LA VIOLENZA INTRINSECA DELL'ISLAM ORTODOSSO DOMINANTE.

Andare a dire in casa d'altri che cosa essi debbano fare è come minimo cosa maleducata.
Per il fedele della religione X andare a insegnare ai fedeli della religione Y come essi debbano cambiare la LORO religione Y è addirittura una prepotenza imbecille [e più imbecilli ancora, e ipocriti e infedeli, i ministri della religione Y che obbedissero supinamente a questi insegnamenti].

Però se da casa nostra guardiamo verso la casa del vicino e ci vediamo dentro delle cose pericolose per noi (e secondo noi anche per il vicino stesso) e, rispettosamente e nel rispetto della verità, facciamo presente papale-papale al vicino il problema, non mi sembra cosa cattiva: il nostro vicino sarà libero di decidere se e che cosa fare per risolvere il problema e noi saremo comunque liberi di fare quello che riterremo più opportuno perché il problema del vicino che eventualmente continuasse a sussistere non diventi poi anche un problema per noi.

L'Islam così come è interpretato da molti secoli dalla scuole teologiche dominanti nel mondo musulmano purtroppo ha un'intrinseca violenza in parti del suo testo sacro e in molte delle sue leggi tradizionali che vengono imposte dalle scuole islamiche ortodosse a complemento del Corano.

Nei quattordici secoli di storia dell'Islam ci sono state molte scuole teologiche che hanno proposto insegnamenti che considerassero complessivamente il Corano superandone l'interpretazione letterale delle sole parti violente, ma esse (dal dominante potere islamico) sono state perseguitate e distrutte o lasciate sopravvivere come marginali minoranze, con scarso impatto sulla prassi di vita nei paesi islamici.
E così un violento musulmano ancora oggi può a ragione dire, a giustificazione di alcuni (non tutti: alcune violenze hanno più origini etniche che dal Corano) suoi atti che per un occidentale, cristiano o no che sia, appaiono orrendi crimini violenti, che egli è un devoto musulmano che ha fatto quello che (il suo) Dio gli ha ordinato di fare, così come i suoi maestri di dottrina islamica gli hanno insegnato fin da bambino. Solo una minoranza dei devoti musulmani ortodossi sono nella prassi violenti: ma quelli che lo sono hanno tutte le ragioni per proclamarsi veri credenti islamici.

A parte la notevole eccezione di Benedetto XVI, fra i papi postconciliari purtroppo nel perseguire la loro politica dei rapporti di "dialogo" col potere teologico/politico nel mondo musulmano non sono stati ben considerati questi dati di fatto sulla attuale ortodossia islamica.

Con riferimento alle recenti cronache egiziane di Papa Francesco, sono da leggere gli articoli di Sandro Magister.

magister.blogautore.espresso.repubblica.it/…/legitto-di-papa…

Critiche islamiche contro Al-Azhar. L'altra faccia del viaggio di Francesco in Egitto

"...
È impressionante la somiglianza tra queste critiche di Al-Behairy [il musulmano egiziano perseguitato per le sue richieste di riforma della comprensione ortodossa del Corano] ad Al-Azhar [l'università teologica egiziana principale riferimento della ortodossia sunnita] e quelle formulate alla vigilia del viaggio di papa Francesco da due gesuiti egiziani molto competenti in materia, i padri Henri Boulad e Samir Khalil Samir, in due interviste a "L'Osservatore Romano" e ad "Asia News", entrambe rilanciate da Settimo Cielo.
..."

e la cruda e spiacevole realtà descrittaci da Islam Béhairy nell'intervista su Asia News:

www.asianews.it/notizie-it/Islam-Béheiri:-…

"... Lei è d’accordo su questo punto?

Penso che lo sceicco di al-Azhar abbia scelto male le parole del suo discorso. Egli dovrebbe prima di tutto capire le ragioni del terrorismo per poterle contrastare.

Questa conferenza di pace non porta da nessuna parte. È una commedia assai distante dalla realtà.

Il grande imam non vuole aprire a nuove interpretazioni, ma al tempo stesso invita a “purificare l’immagine della religione”. Non è questa una contraddizione?

Certo che si contraddice.

Se volesse davvero porre rimedio a ciò che succede, avrebbe ascoltato quanti lo invitavano a fare una seconda lettura di questi testi e a dire che ciò che vi è scritto al loro interno non corrisponde a verità.

Questi imam di un tempo hanno offuscato il nostro modo di vedere le cose, hanno peccato contro l’islam per oltre 1400 anni. Hanno fatto del male alla nostra gente, all’immagine dell’islam e anche alle relazioni dell’islam con le altre religioni.

Lo sceicco non vuol sentire parlare di nuova interpretazione. Egli la combatte con ferocia e intenta processi contro quanti la vogliono. In realtà, egli è una fonte di perenne contraddizione. In una dichiarazione rivolta all’Occidente, egli ha affermato che l’islam non invita all’uccisione dell’apostata. Ma in Egitto, egli si permette di dire che l’islam incoraggia a farlo."

L'immagine proviene da:
www.libertaepersona.org/…/francesco-e-il-…
che invito a leggere se non l'avevate già fatto a suo tempo.
Acchiappaladri
@alda luisa corsini
un miracolino??? ;-) Grazie a chi ha interceduto :-)
alda luisa corsini
Evvai...