Materiali romani e carolingi emergono dallo scavo in campagna. Da deposito antico a monastero. Poi annientato

Meraviglioso. Materiali romani e carolingi …
C’è un’isola, nel cuore delle pianure di Zala, che da secoli nasconde la memoria di una duplice nascita: quella del potere medievale e quella del cristianesimo magiaro. È il Vársziget di Zalavár, antico centro carolingio e poi sede di un monastero benedettino, oggi oggetto di un’indagine archeologica di eccezionale finezza, condotta dal Nemzeti Régészeti Intézet in collaborazione con il Magyar Nemzeti Múzeum.
L’ultima campagna di scavo, diretta da Ágnes Ritoók, si è conclusa nell’estate 2025, dopo tre anni di lavori sistematici. E ciò che è emerso dal terreno non è soltanto un frammento di architettura monastica, ma la trama stessa della prima cristianizzazione e del consolidamento politico dell’area pannonica.

Le tracce di un monastero sulle palafitte
Come venivano costruiti i recinti sacri dell’XI secolo
Il monastero benedettino di Zalavár, fondato nel corso dell’XI secolo, rivela in questa nuova campagna il tratto orientale …Altro

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Eccezionale scoperta della Roma cristiana

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Una scoperta sensazionale, che getta nuova luce sulla Roma medievale. Così, da un'intercapedine nella Chiesa di Sant'Alessio all'Aventino è emerso un grande affresco ben conservato. “Un affresco eccezionale – ha dichiarato la storica dell'arte, Claudia Viggiani, autrice della scoperta – anche per l'iconografia rarissima dei due personaggi che si riconoscono nella parte del dipinto al momento visibile, con tutta probabilità proprio Sant'Alessio e il Cristo pellegrino”. Il dipinto misura 90 centimetri di larghezza ed è alto 4 metri: due cifre provvisorie, perché un'altra parte dell'affresco risulta ancora nascosta nel muro. Per la storica dell'arte Viggiani “ci aspettiamo ancora sorprese“.
La scoperta
L'affresco è venuto alla luce dopo una lunga indagine, iniziata da un antico documento e poi continuata nell'attuale Chiesa di Sant'Alessio. Secondo le prime indagini, coordinate dalla restauratrice Susanna Sarmati grazie al finanziamento …Altro

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alda luisa corsini

Era 2021

Preghiera a San Giuda Taddeo per una causa impossibile.

San Giuda Taddeo
Giuda, soprannominato Taddeo, è l’apostolo che nell’Ultima Cena domandò al Signore perché si fosse manifestato ai Suoi discepoli e non a tutto il mondo. È autore di una delle lettere del Nuovo Testamento. Come San Simone Apostolo, anche lui predicò il Vangelo in Asia e fu martire.
Preghiera per supplicare l’intercessione dell’Apostolo San Giuda per casi difficili e disperati
O San Giuda Taddeo, parente di Nostro Signore Gesù Cristo, Apostolo e Martire, magnifico per virtù e miracoli, intercessore fedele per quanti ti onorano e patrono speciale nei casi disperati, io a te mi rivolgo pieno di fiducia. Poiché tu possiedi il privilegio di soccorrere palesemente coloro che hanno quasi perduta ogni speranza, soccorri anche me in questa mia necessità… Dalla quale non è in poter mio di liberarmi. Ti prometto San Giuda Taddeo di non dimenticare per tutta la vita i tuoi benefici, di onorarti ognora come mio particolare patrono, e di far noto a tutti che tu sei veramente …Altro

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alda luisa corsini

Oggi ricorre la sua festa.

alda luisa corsini

La Chiesa di San Giuda Taddeo a Roma si trova nel quartiere Trieste, in via Rovereto angolo via Gravisca. Per le preghiere e la novena consultare il sito della Chiesa.
Una visita alla Chiesetta di san Giuda vale come pellegrinaggio per chiedere grazie al Santo della cause perse e impossibili.

La croce sulle monete - seconda parte di Costantino della Malghera

Moneta di Costanzo II, con il vessillo crociato (350 ca.)
Questa moneta è forse la più antica in assoluto, battuta intorno al 350 dal successore di Costantino: Costanzo II, con rappresentata una croce cristiana.
Quasi sicuramente si tratta del vessillo innalzato da Costantino durante la battaglia di Ponte Milvio.
Ma il "Labaro" di Costantino viene sempre rappresentato, nella monetazione precedente, e anche in quella dello stesso Costanzo II, con al centro un "Cristogramma", come si vede già in questa moneta di Costantino che glorificava, e santificava la sua vittoria e la conquista del trono imperiale sotto le bandiere della nuova religione.
Costantino I, labaro con cristogramma (335-337)
Ma nel resto della monetazione del primo imperatore cristianizzatore dell'impero, almeno quella consultabile sul web, non esiste nessuna moneta che riporti una croce. Questo cambierebbe un po' le carte in tavola sulla "visione" che ebbe l'imperatore prima della battaglia finale per la conquista di Roma. …Altro

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La croce sulle monete -prima parte di Costantino della Malghera

Sappiamo che il 313 fu l'anno che sancì l'affermazione del Cristianesimo come religione ufficiale dell'Impero Romano. Ma sappiamo anche che l'Imperatore Costantino rimase pagano fino alla morte. Allora quando apparve per la prima volta questo simbolo sulle monete per rappresentare il cristianesimo del sovrano?
Si è creduto che i primi ad usare la croce nelle proprie monete fossero stati i Franchi, soprattutto nel periodo carolingio con la nascita del Sacro Romano Impero, che ereditò il territorio di quello romano d'occidente ed anche la religione.
Ma nel periodo di Carlo Magno (IX secolo) le croci erano già largamente diffuse nelle monetazioni, come si può vedere in questo esempio di croce "crismata" del VII secolo, durante il regno di Dagoberto I.
Probabilmente furono gli imperatori bizantini a immettere per la prima volta delle croci nelle proprie monete, ma forse la numismatica ci potrebbe fare delle sorprese in questo senso.
Solido di Giustiniano (VI secolo)
In effetti nelle monete …Altro

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Una piccola reliquia cristiana

NOVEMBRE 8, 2011
Gli archeologi isrealiani hanno presentato la scoperta, avvenuta due anni fa, di una piccola reliquia cristiana.
Fatta con osso animale e decorata con una croce sul coperchio, è grande solo 2,2 x 1,6 cm. Probabilmente apparteneva a un credente cristiano intorno alla fine del VI secolo d.C., dice Yana Tchekhanovets, uno dei direttori dello scavo.
Rimosso il coperchio, sono ancora visibili i resti di due ritratti. Le figure, un uomo e una donna (quasi invisibile, sul retro del coperchio), sono probabilmente santi cristiani, o – forse – anche Gesù e la Vergine Maria.
(AP Photo/Sebastian Scheiner)
(AP Photo/Sebastian Scheiner)
(Israel Antiquities Authority)
L’oggetto è stato trovato al di fuori delle mura della Città Vecchia di Gerusalemme tra i resti di una strada di epoca bizantina.
Una parte di un reperto simile era stata trovata tre anni fa in Giordania, ma questo è finora l’unico esempio ben conservato rinvenuto.
Icone simili sono ancora oggi portate da alcuni …Altro

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Casteltermini, quella croce tra leggenda e misteri (Agrigento).

Dagli studi effettuati negli anni risulterebbe essere la croce paleocristiana più antica che si conosca al mondo. Il suo ritrovamento nella campagna di Chiuddia, dove oggi sorge l’Eremo di Santa Croce.
Casteltermini, quella croce tra leggenda e …
Casteltermini,Eremo di Santa Croce
La leggenda narra di un gruppo di mucche al pascolo nelle terre del feudo Vaccarizzo, che un giorno, durante il loro solito ruminare, all’improvviso iniziarono ad allontanarsi e a dirigersi verso est fino alla campagna di Chiuddìa, dove, arrivate in un determinato punto, si inginocchiavano.
Lo strano fenomeno non sfuggì al loro pastore, così come non gli sfuggì anche che ogni giorno, e per diversi giorni, le stesse vacche continuarono a recarsi nello stesso luogo su cui sistematicamente si inginocchiavano.
Stupito e incuriosito da tale comportamento, il pastore si recò nel punto che tanto sembrava interessare ai suoi animali e istintivamente iniziò a scavare. E fu spostando le zolle di terra che rimase …Altro

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Pietro da Cafarnao

L'articolo sulla croce di Casteltermini ricorda molto la croce di San Martino di Schio in provincia di Vicenza.
Questa croce emana un profumo di Cielo, che non tutti sentono ed è molto simile nel colore e nella forma a quella che hai postato.
S.Martino di Schio è il luogo della croce e quello delle apparizioni a Renato Baron, dove ho fatto la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, anche per essere protetti in questi tempi infernali.
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Un’insolita psicostasia scoperta nella chiesa di San Nicolò a Jesi

Il San Michele Arcangelo psicopompo retrodaterebbe l’edificio di culto più antico della città?
Da
Tiziana Giuliani
15 Settembre 2017
La psicostasia in San Nicolò (ph. @F. Pappagallo Butini)
“Riportare alla luce questi affreschi significa riportare in vita la nostra città” è con queste parole che si è presentata la conclusione del lavoro di conservazione e restauro del bellissimo e particolarissimo affresco scoperto la scorsa estate nella chiesa di San Nicolò a Jesi raffigurante l’arcangelo Michele psicopompo e che potrebbe retrodatare la costruzione dell’edificio cultuale marchigiano. Con l’intenzione di rimuovere uno strato di calce che era stato posto nella notte dei tempi sull’abside della chiesa più antica della città, e cercare così di capire cosa nascondesse, si è scoperto l’importante dipinto medievale, unico nel suo genere sia per le numerose domande che ha innescato tra gli esperti che per le raffinate, nonché inusuali, rappresentazioni figurative.
La navata centrale …Altro

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Misterioso mosaico dei quattro elementi emerge durante scavi nel territorio dell’Impero romano d’Oriente. Il significato dei simboli, tra filosofia e cristianesimo

Misterioso mosaico dei quattro elementi emerge …
Durante le campagne di scavo condotte all’interno della Cittadella di Urfa, a Şanlıurfa, in Turchia, è emerso un pavimento a mosaico databile al V secolo d.C., testimonianza straordinaria della vivacità artistica e religiosa della tarda antichità nella regione. Il mosaico, realizzato con tessere nere, bianche e rosse, mostra una complessa combinazione di motivi animali e botanici, integrata da un’iscrizione in greco che rivela la dimensione sociale e religiosa del luogo.
In uno degli angoli, un medaglione raffigura i quattro elementi cosmici — aria, acqua, terra e fuoco — suggerendo un simbolismo cosmologico e un’iconografia insolita per l’area, che potrebbe riflettere specifiche pratiche devozionali o concezioni del mondo in uso tra le comunità cristiane locali. La presenza di medaglioni simili negli altri tre angoli della stanza è ipotizzata dagli archeologi, configurando una complessa struttura simbolica dello spazio sacro. …
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La parete risuona in modo amplificato. C’è un vano! Si abbatte il muro. Trovata a Napoli cappella del Cinquecento

Una cappella segreta, che era stata murata, è stata trovata in queste ore nel palazzo che ospita l’Archivio di Stato di Napoli.
“È con immensa emozione e un senso di profondo rispetto per la nostra eredità storica, di cui siamo custodi, che oggi condividiamo con tutti voi e con la comunità scientifica una notevole scoperta. afferma la direzione dell’Archivio di Stato- Nell’area di collegamento tra il convento e la chiesa dei Santi Severino e Sossio, oggi sede del nostro Archivio, durante i recenti lavori di ristrutturazione, è riemerso un tesoro rimasto nascosto per secoli. Ieri abbiamo scoperto una piccola e inestimabile cappella completamente affrescata!
Al centro di questa gemma artistica si trova un affresco raffigurante il Cristo morto tra le braccia di Maria; ai lati i santi benedettini Severino e Sossio, con pastorale e mitria, a testimonianza della ricchezza dell’iconografia religiosa che essa contiene. Ora andrà affrontata l’appassionante fase della datazione e …Altro

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silvioabcd

E' giunta l'ora che si riaprano tutte le cappelle e che la gente possa pregare in esse, basta con lo scempio del Concilio Vaticono II che imponendo tutte le attività liturgiche solo in parrocchia ha gravemente danneggiato il patrimonio artistico mondiale e i fedeli.

Le statue sacre delle Madonne ripudiate dalla Chiesa? Eccole

FRIULI - Adesso si scorgono per caso, in qualche poco frequentata chiesa di paesi e paesini quasi abbandonati, più spesso nei musei etnografici, in collezioni o cappelle private, o nelle ancone votive delle strade. Sono le cosiddette “Madonne vestite”, le statue della Vergine Maria non “tradizionali”, come siamo abituati a vederle oggi, cioè in legno, ceramica o in gesso dipinto.
Queste Madonne, preziosissime e ormai purtroppo molto rare, sono “vestite” nel senso stretto del termine, cioè indossano abiti veri e propri. Dei gioielli d’arte sacra, di origine molto antica, di fattura delle botteghe venete. Ma perché sono così poche e tenute quasi nascoste? E perché sono state soppiantate dai meno “umani” e più distaccati simulacri della Mamma di Gesù? Lo spiga Gianpaolo Gri, antropologo e studioso di storia e cultura friulana: «La statua della Madonna vestita e in generale la statua della divinità vestita con abiti propri dell’uomo - dice - è realtà dall’antichità classica …Altro

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alda luisa corsini

A Vence, in Provenza, è stato scoperto un battistero paleocristiano accanto alla cattedrale del V secolo

di Noemi Capoccia , scritto il 02/08/2025
When French revolutionaries desecrated the royal …
Credito fotografico: Coro e absidiola dell’antica cattedrale di Vence / Battistero dell’antica cattedrale di Vence (© F. Blanc Garidel, servizio di Archeologia Nizza Costa Azzurra)
A Vence, nel dipartimento delle Alpi Marittime in Provenza, le ricerche archeologiche in corso da marzo 2025 continuano a restituire testimonianze di eccezionale rilievo. Dopo l’individuazione delle strutture di una cattedrale paleocristiana risalente al V secolo nel marzo 2025, gli archeologi hanno recentemente portato alla luce un battistero coevo, situato all’esterno dell’edificio di culto. Il ritrovamento conferma l’esistenza di un complesso religioso strutturato, che getta nuova luce sul ruolo di Vence nei primi secoli della cristianità in area provenzale.
Le indagini sono condotte dal Servizio Archeologico della Metropoli Nizza Costa Azzurra nell’ambito dei lavori previsti per la realizzazione delle …
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giovanna delbueno

Come in Liguria occidentale , forse per impulso di Costanzo e Galla Placidia?

La mostra. Torna a Padova la Bibbia manoscritta e miniata del Trecento. Una vetrina d’arte gotica tra le sacre parole scritte in veneto. Le storie raccontate con i colori intensi

La mostra. Torna a Padova la Bibbia manoscritta …
Dal 17 ottobre 2025 al 19 aprile 2026, il Salone dei Vescovi del Museo Diocesano di Padova ospita un evento eccezionale: il ritorno della Bibbia Istoriata Padovana, manoscritto miniato del Trecento di straordinaria qualità artistica e storica. La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, prodotta da Arcadia Arte, e curata da Alessia Vedova, con la collaborazione scientifica di Federica Toniolo.
Si tratta di un’occasione unica: due porzioni della Bibbia, custodite rispettivamente a Rovigo e alla British Library di Londra, saranno finalmente riunite, restituendo al pubblico una visione coerente di un capolavoro miniato che coniuga sapienza iconografica, rigore esecutivo e raffinata sensibilità narrativa.
La corte dei da Carrara e la Padova del Trecento
Arte, cultura e politica nella città dei signori
La Bibbia Istoriata Padovana nacque alla corte dei da Carrara, famiglia signorile che governò …
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Abelardo Tancredi

Questi codici miniati destano sempre meraviglia! Hanno attraversato i secoli e ancora oggi sono capaci di sorprendere per la loro finezza e per la loro non scontata bellezza.

Madonna della Lettera di Messina: l’incredibile testo scritto dalla Vergine

Da
Giovanni Bernardi
Madonna della Lettera di Messina: l'incredibile testo scritto dalla Vergine
03/06/2021
La Madonna della Lettera riporta ai primi secoli della cristianità e a una vicenda assolutamente straordinaria con al centro una Lettera molto speciale.
Madonna della Lettera di Messina – photo web source
Quando San Paolo giunse a Messina per predicare il Vangelo, a differenza di quanto si possa pensare pare che trovò una popolazione in realtà ben disposta a lasciarsi convertire. I cittadini che aderirono all’invito dell’Apostolo delle Genti, infatti, furono ben presto molti, e tutti si convertirono al Cristianesimo. Nel 42, quando Paolo si accingeva a tornare in Palestina, alcuni messinesi chiesero di accompagnarlo per poter conoscere la Madonna di persona.
I messinesi in Palestina portarono con sé una lettera
Fu così che una delegazione di messinesi si recò in Palestina portando con sé anche una lettera, in cui i molti concittadini convertiti alla fede di Cristo professavano …Altro

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Meryem Ana, l’ultima dimora della Vergine?

Meryem Ana, esterno.
Se la Santa Casa di Loreto è considerata la casa dove Maria ricevette l’Annunciazione da parte dell’arcangelo Gabriele, e quindi potrebbe essere anche la casa dove nacque e passò la sua prima giovinezza, Meryem Ana, nei pressi di Efeso, è ritenuta da molti la sua ultima dimora e probabilmente il luogo della sua ‘Dormizione’ ed ‘Assunzione’.
Meryem Ana Evi, che significa ‘la Casa della Vergine Maria’, si trova in cima alla ‘Collina dell’Usignolo’ (Bülbül Dag), sulle pendici del monte Solmisso, a solo circa 6 kilometri da Efeso (Turchia).
Secondo una tradizione che risale al II secolo, in questa casa visse Maria con l’apostolo San Giovanni per alcuni anni, a partire dall’anno 44 circa, dove si rifugiarono per fuggire dalle persecuzioni dei cristiani in Palestina da parte di Erode Agrippa I.
Non ci sono fonti che confermino la presenza di Maria ad Efeso. Ma allora, perché questo luogo viene indicato come l’ultima dimora di Maria o quanto meno dove la Vergine …Altro

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Maria ed Elisabetta, affresco di una cappella di Pelendri – Cipro

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Le 7 immagini della Vergine Maria a Roma attribuite a San Luca

Maria Paola Daud - pubblicato il 11/04/22
Si dice che l'evangelista, che era pittore, abbia parlato con la Madre di Gesù, e che per questo il suo Vangelo è pieno di dettagli che solo lei potrebbe avergli rivelato

Roma si trovano varie immagini antichissime chiamate Madonne di San Luca, visto che sono attribuite all’evangelista.
Si dice che San Luca evangelista sia stato il primo ritrattista della Vergine Maria. Era medico (Colossesi 4,14), ma si dedicava anche alla pittura, e per questo è il patrono di medici e pittori.
Per redigere il suo Vangelo, elaborò una lunga indagine e parlò con chi era stato più vicino a Gesù: i Suoi apostoli e Sua Madre, la Vergine Maria.
Un esegeta ha ipotizzato che sia stata lei stessa a dettare il Magnificat all’evangelista. Solo nel suo libro possiamo trovare affermazioni molti intime sulla Vergine, come “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2, 19).
Per questo rapporto tanto vicino a Maria e la sua passione …Altro

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GLI AFFRESCHI DI CASTELSEPRIO

SCORCI SULL’ARTE: GLI AFFRESCHI DI CASTELSEPRIO – #ILQUOTIDIANODELLARTE
Situata in un boschetto a Castelseprio, in provincia di Varese, la chiesa di S. Maria Foris Portas custodisce al suo interno alcuni dei più begli affreschi altomedievali.
Risalente al VII-VIII secolo o forse al secondo quarto del IX, ospita anche la tomba di un giurista milanese, Gian Piero Bognetti, docente universitario di storia del diritto, studioso dei Longobardi.
Per capire meglio l’origine della chiesa e degli affreschi, facciamo un salto indietro all’epoca delle invasioni barbariche. Nel nord Italia a partire dal 568 si stanziarono i Longobardi, originari dell’Europa dell’est che scalzarono gli Ostrogoti dalla zona. A differenza loro, avviarono un processo di romanizzazione, in quanto già cristiani, anche se appartenenti al credo ariano. In quel periodo, Castelseprio divenne un centro militare importante: situato su un’altura della valle dell’Olona, fortificato, controllava uno degli snodi principali di …Altro

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Risolto il mistero del quadrato magico? Meraviglioso. Scoperti in uno scavo pani da comunione con figure. Sono del VII secolo. Uno di essi reca il Cristo seminatore. L’ipotesi

Risolto il mistero del quadrato magico? …
Gli studiosi di Stile arte, che in queste ore hanno lavorato sui materiali della scoperta avvenuta in Anatolia, concludono: il ritrovamento potrebbe spiegare il vero significato e la funzione del quadrato Sator Arepo tenet opera rotas che già, giustamente, era collegato al Cristianesimo, ma che non risultava del tutto comprensibile”.
È una di quelle scoperte che sembrano uscite da un sogno o da un vangelo apocrifo: nel cuore dell’Anatolia, nei pressi dell’antica Eirenopolis – l’attuale Topraktepe, nel distretto di Armenek, provincia di Karaman – gli archeologi hanno rinvenuto cinque pani carbonizzati, sopravvissuti al tempo e al fuoco per circa 1500 anni. Cinque dischi o ruote di pane scuro, che restituiscono un’immagine di Cristo inaspettata: non il Pantocratore solenne o il Buon Pastore ma un Cristo contadino, seminatore. Del ritrovamento “miracoloso”, in seguito a uno scavo concluso in questi giorni, dà notizia il Karaman Valiliği è il …
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N.S.dellaGuardia

Nei secoli passati non pretendevano di "capire" il mistero, e ciò permetteva loro di tentare di rappresentarlo, non per racchiudere (definirlo) ma per indicarne una via alla sola comprensione possibile, quella mistica.
Per cui è forse fuorviante parlare di iniziazione, magia o altro.
Il giorno in cui si svelerà il senso profondo di queste rappresentazioni misteriche sarà solo per la gloria di Dio, come volevano gli antichi artisti-poeti dell'arte cristiana mistica.

"La cavalcata papale, tra tradizione, significato e storia

Nei secoli passati, dopo essere stato incoronato a San Pietro, il Pontefice neo eletto si recava nella basilica di San Giovanni per l’intronizzazione. Tra le due mete si stendeva tutta Roma che attraversava scortato da un lunghissimo e fastoso corteo. Il passaggio tra i resti dell'antica Roma imperiale, con un apparato così scenografico, celebrava il primo atto pubblico ufficiale del Papa. Una processione che univa molti significati, legati sia al potere spirituale che a quello temporale
"La cavalcata papale, tra tradizione, …
di
Maria Milvia Morciano – Città del Vaticano
l corteo sfilava lentamente, solenne, sfarzoso. Centinaia di persone vestite con i loro abiti migliori, stoffe preziose, frange e piume colorate, chi a piedi, chi a cavallo. Sembrava non finire mai. Un serpente sinuoso, il cui ordine di precedenza era regolato con precisione millimetrica. Una gerarchia meticolosa, ossessiva, regolata dai diversi ordinamenti pontifici che si sono succeduti nei secoli. Il papa neoletto …Altro

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