Tempi di Maria
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Chi è il "katéchon" che blocca l'Anticristo? Le principali ipotesi dai Padri della Chiesa fino ad oggi

Nei vv. 6-7 del capitolo terzo della sua seconda lettera ai Tessalonicesi, San Paolo parla del mistero di iniquità, della manifestazione dell’Anticristo e di un misterioso ostacolo che la impedisce, fino al momento in cui essa si compirà (in greco “kate’chon”) (1). Di cosa si tratta?

E’ di fondamentale importanza, per comprendere il discorso circa il kate’chon, conoscere un principio fondamentale di interpretazione della Sacra Scrittura e cioè quello secondo cui tutti – o almeno la maggior parte – dei passi profetico-apocalittici del Nuovo Testamento, poiché redatti in questo particolare genere letterario (quello profetico-apocalittico appunto), ne assumono le caratteristiche.

Una di queste è la “legge dell'anticipazione” per cui un evento anticipato ed accennato in precedenza viene poi chiarito nel corpo e nel prosieguo della profezia biblica. Nel nostro caso, san Paolo parla due volte del kate’chon ritornando, nello spazio di due versetti, sullo stesso concetto e approfondendolo.

Tale legge però, come spiega opportunamente il Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, non riguarda solo né principalmente l’aspetto letterario della profezia ma anche e soprattutto quello temporale: cioè le profezie che riguardano direttamente il tempo dell'Anticristo e della seconda venuta di Cristo riguardano indirettamente ma realmente (si tratta cioè di un vero senso della Sacra Scrittura e non solo di una “accomodazione biblica”(2) anche il tempo che segna il trapasso – per dirla con il venerabile Bartolomeo Holzhauser – tra la quinta e la sesta epoca della vita della Chiesa, l'epoca delle “rivoluzioni” (la nostra quella cioè segnata dalle 4 grandi rivoluzioni luterana, francese, comunista, sessantottina) e quella della “consolazione” (quella che attendiamo cioè l'epoca del trionfo del Cuore Immacolato). Questo tempo è “anticipazione” e “prefigurazione” di quello dell'Anticristo per cui in esso si proporranno delle dinamiche, delle realtà, dei personaggi che anticipano e prefigurano quelli del tempo che precederà la fine del mondo.

Questo quadro interpretativo è, dicevo, di fondamentale importanza per la comprensione delle profezie bibliche (e di conseguenza di quelle mariane che a quelle fanno capo e riferimento), di cui quella di 2 Tessalonicesi 2, 3-11 è una delle più oscure sebbene sia anche una delle più rilevanti.

Questo kate’chon, così, sarebbe una persona/cosa/avvenimento (non è possibile determinarlo con certezza) che esisterebbe in entrambi i periodi temporali suddetti – cioè sia prima del Trionfo del Cuore Immacolato che prima della Parusia di Cristo – la cui eliminazione provocherà la manifestazione del l'uomo iniquo, presumibilmente l'Anticristo alla fine dei tempi e una sua terrificante prefigurazione alla fine dell'epoca delle rivoluzioni (la nostra…).

Mi sembra a questo punto necessaria qualche nota esplicativa circa le interpretazioni che si sono date di questo misterioso kate’chon, realtà così oscura che lo stesso Sant’Agostino fu costretto a dichiarare: «io confesso di ignorare ciò che ha voluto dire San Paolo» (3).

Tuttavia, alla luce di diversi tentativi di interpretazione fatti dai grandi del passato (Padri, Dottori, Commentatori della Sacra Bibbia) e degli avvenimenti presenti così originali di cui numerosi profeti dei secoli scorsi hanno parlato è possibile, a mio avviso, avvicinarsi non poco a ciò a cui San Paolo faceva riferimento nei versetti 6-7 di 2 Tessalonicesi.

Cosa può dunque essere e significare questo misterioso kate’chon?

1. Molti Padri dei primi secoli pensarono fosse l’Impero romano, scomparso il quale sarebbe venuto l’anticristo.

2. San Tommaso e altri Dottori, invece, lo videro in quell’impero spirituale ed universale della Chiesa sulle Genti che, con la progressiva corruzione del mondo e l’avanzamento del regno delle tenebre sarebbe scomparso, facilitando così l’avvento e la manifestazione dell’uomo empio che si oppone a Dio.

3. Altri Padri pensarono, invece, ad un trionfo storico e visibile della Chiesa sulla terra (un’anticipazione parziale ed imperfetta del futuro Regno di Cristo escatologico ovvero la Gerusalemme Celeste) che, alla fine della sua durata, estinguendosi per una nuova corruzione dei costumi e per una più grave apostasia dalla vera Fede, aprirebbe la strada all’avvento dell’anticristo (1).

4. Più di un autore contemporaneo è dell’idea, invece, che il kate’chon debba identificarsi con la SS. Eucaristia. Secondo questa ipotesi l’ostacolo tolto il quale l’ira di satana non sarà più contenuta e che aprirà le porte prima alla piena manifestazione del “mistero di iniquità” e di una terrificante prefigurazione dell’Anticristo (alla fine del nostro tempo, prima del Trionfo del Cuore Immacolato) e in seguito a quella dell’Anticristo stesso (alla fine dei Tempi) potrebbe essere lo stesso, cioè la presenza reale di Cristo sugli altari e nei tabernacoli. Ma la prima eliminazione del “katéchon-eucaristico” potrebbe essere parziale mentre, la seconda (quella prima dell’anticristo) totale.

5. Eppure l’interpretazione più affascinante mi sembra essere quella mariana. Secondo altri autori, infatti, il provvidenziale ostacolo al pieno disvelamento del mistero di iniquità con tutte le sue conseguenze sarebbe proprio Maria SS. e la sua azione mediatrice in favore della Chiesa e del mondo. Tra coloro che la pensano così figura il sacerdote napoletano don Dolindo Ruotolo che propone questa ipotesi in tutta la sua forza persuasiva:

«Si sa che nella Chiesa primitiva due cose si tenevano segrete: l’Eucaristia, con Gesù vivente nel pane consacrato, perché era incomprensibile ai pagani, e poteva esporre l’augusto mistero a profanazioni; e la devozione a Maria Santissima, per evitare che i pagani la scambiassero per una delle loro divinità femminili. Certamente però Maria Santissima era sommamente amata e venerata dai primi cristiani. Come potevano dimenticare, infatti la Madre di Dio, che aveva dato al mondo il Redentore; che era stata a piè della croce, quando Gesù compiva l’opera della redenzione; Maria, che era stata nel cenacolo implorando la discesa dello Spirito Santo, quando la Chiesa era solennemente promulgata? Certissimo, Maria, prima della sua assunzione al Cielo fu tra gli apostoli e i primi fedeli come Madre, per la missione avuta da Gesù a piè della croce, e certamente fu Lei a raccontare agli evangelisti i particolari dell’Annunciazione dell’Arcangelo e della nascita di Gesù Cristo. Piena di Spirito Santo com’era, non poteva ignorare i misteri del futuro del mondo e della Chiesa nei secoli. La stessa Apocalisse, nel magnifico simbolo della donna vestita di sole, che combatte col dragone, ha simboleggiato la Chiesa e Maria Santissima perché la Chiesa è protetta da Maria, e vince il dragone per Maria.

Le parole di san Paolo: “Voi conoscete l’ostacolo che impedisce all’anti-cristo di manifestarsi a suo tempo”, possono benissimo alludere a Maria Santissima – che in ogni pericolosa epoca della Chiesa, come per esempio quella dell’islamismo trionfante, quando il mondo era dominato e sconvolto dalla mezzaluna, e quando l’anticristo sembrava alle porte, e la cristianità sembrava sul punto di essere travolta – fu il vero l’ostacolo all’anticristo, fu Colei che salvò la cristianità. E l’anticristo era l’Islamismo, e il capo che poteva sorgere da esso poteva essere l’iniquo. Anche oggi se il comunismo non è riuscito ancora a dominare tutto il mondo, ed ancora si va segretamente introducendo nelle nazioni con una propaganda infernale, è proprio perché Maria Santissima gli è di ostacolo. Ecco perché satana sta scatenando per mezzo della propaganda protestante una lotta fierissima contro Maria Santissima e la devozione che le si deve, e si insinua subdolamente nelle teste… calde di certi membri della Chiesa che, sotto l’orpello di volere il culto cristologico, non si accorgono o non si vogliono accorgere di diminuire nei fedeli la devozione a Maria Santissima. Satana così lavora segretamente per togliere l’ostacolo all’anticristo, per travolgere la Chiesa e il mondo, e dominare con l’iniquità. Per questo Maria Santissima è apparsa tante volte, ed ha voluto così riscaldare del suo amore i fedeli. Finché ci sarà profonda devozione a Maria Santissima l’anticristo troverà un ostacolo insormontabile ed apparirà in tutta la sua malvagità».


Signora del silenzio durante la sua vita terrena, Maria santissima si è trasformata in Signora della Parola, testimone del Verbo e, come tale, nel corso delle sue secolari apparizioni, chiama insistentemente alla penitenza ed alla preghiera riparatrice supplicando gli uomini a farsi nuovamente degna del Dono gratuito e ineffabile della Redenzione.

In tal senso i continui richiami della Vergine a un suo ruolo escatologico, accanto alla reiterata offerta d’una protezione sotto il suo sacro manto, sembrano svelare una funzione protettiva e materna di un kate’kon, assunto dall’apocalisse mariana lungo la sua imponente ed abissale altitudine. E tutto ciò con una forza d’amore che nessun cristiano può rigettare, senza compromettere, in questo modo, la propria salvezza e la restaurazione del mondo.


Note:
1) Cf Padre M. Sales, Il Nuovo Testamento commentato, vol. 2: Le Lettere degli Apostoli e l’Apocalisse, Scuola tipografica salesiana, Milano 1925, pp. 368-369.

2) L'accomodazione non è un vero senso della Sacra Scrittura ma un accostamento di convenienza che si fa tra un passo biblico ed una persona o una cosa per una certa corrispondenza che c'è tra il testo e quella determinata cosa o persona. Sarebbe un’accomodazione, per es., l’applicazione che si fa di un passo biblico ad un santo. In tal caso quel passo si dice che viene "accomodato" al santo per la corrispondenza esistente tra il contenuto del testo e la vita dell’uomo di Dio.

3) Sant'Agostino d'Ippona, De Civitate Dei, XX, 19, 3.

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E non è finita qui!...

Un'altra recente (e per certi versi avvincente) analisi su tema ha portato a vedere addirittura Benedetto XVI come possibile katechon che arresta l'avanzata e la piena manifestazione dell'Anticristo (o meglio di una sua anticipazione nel prossimo futuro).

In che senso?

Ne ho parlato qui:


Se Cacciari dice che Benedetto XVI è il "katechon" e il veggente di Itapiranga E. Glauber conferma...
Testimone82
a mio avviso non può essere un uomo. Su Benedetto XVI si è speculato fin troppo, poi rimane il fatto che ha rinunciato al suo mandato e tace difronte allo scempio di Bergoglio & company; quindi che ruolo escatologico potrebbe mai avere chi in un certo qual modo non fa nulla per fermare le "forze anticristiche" ma anzi li ha in parte lui stesso provocate?
Sembrerebbe più plausibile identificare …Altro
a mio avviso non può essere un uomo. Su Benedetto XVI si è speculato fin troppo, poi rimane il fatto che ha rinunciato al suo mandato e tace difronte allo scempio di Bergoglio & company; quindi che ruolo escatologico potrebbe mai avere chi in un certo qual modo non fa nulla per fermare le "forze anticristiche" ma anzi li ha in parte lui stesso provocate?

Sembrerebbe più plausibile identificare il "Katechon" con la figura della Vergine Maria o la Santa Eucarestia e quindi si potrebbe pensare nel complesso degli avvenimenti ad un quadro di cose in cui vi rientra il rinnegamento delle verità di fede da parte delle massime autorità ecclesiali come d'altronde avvenne tra Giuda e Gesù Cristo: Verità, Via e Vita.
ricgiu
✍️ Per me il Katechon sono la Fede e la Preghiera del Popolo di Dio che opponendosi al dilagare di Satana ritarda l'evolversi dei Tempi Escatologici e le conseguenti punizioni divine sull'Umanità.