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zagormau
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Se ci fossero molti santi nel mondo, cambierebbero la faccia della terra, poiché i santi sono come centri d'attrazione. ESPRIMETE LA VOSTRA SANTITÀ NELLE OPERE 9 Febbraio 1975 Figli miei, eccovi qui …Altro
Se ci fossero molti santi nel mondo, cambierebbero la faccia della terra, poiché i santi sono come centri d'attrazione.

ESPRIMETE LA VOSTRA SANTITÀ NELLE OPERE

9 Febbraio 1975

Figli miei, eccovi qui ad ascoltare i miei consigli ed ammonimenti sempre con grande desiderio. Veramente, come affamati di pane spirituale, meritate che io vi dica che siete beati. Sì, dovete essere davvero felici di essere qui a dialogare con la vostra Mamma celeste. Nulla è impossibile a Dio.
Oh, come vorrei dire a coloro che non credono, perché dicono che la Madonna parla troppo: ditemi, quale mamma chiuderebbe la bocca e limiterebbe il suo parlare a dei semplici monosillabi, sapendo che i propri figli desiderano di sentirla parlare, oppure sapendo che questi figli necessitano della sua parola per ravvivare la fede, per crescere nelle virtù e per salvarsi? Io sono una mamma vera, una mamma che ama, una mamma che sa tutto dei propri figli e che vuole aiutarli in tutto. Beati perciò siete voi che credete, che siete stati chiamati a far parte della mia scuola e che avete aderito alla chiamata.
Ora vi devo dire che cosa voglio da voi. Vi sono alcuni che, chiamati per vie speciali, vengono forniti di doni particolari, ma voi non dovete volere più di quanto io vi do. Io però desidero la vostra santità. Se ci fossero molti santi nel mondo, cambierebbero la faccia della terra, poiché i santi sono come centri d'attrazione ed essi si possono servire di questa forza che viene dalla santità e portare al bene tutti.
Voi dovete essere santi, dovete essere come quella colonna luminosa che guidava il popolo di Dio attraverso il deserto. Non dovete eccellere per sapienza o per scienza nel senso umano, ma per l'umiltà che, facendovi piccoli, attira verso di voi la divinità. Vi è una frase nel Vangelo che racchiude questi pensieri: "Splendano le vostre opere davanti agli uomini". Come può avvenire che opere umili e indifferenti diventino luminose, se non introducendo in esse la luce di Dio?
Io divido le vostre opere in tre grandi gruppi, che non sono però dissociati fra di loro. Voi lavorate per la gloria di Dio, quando compite i vostri doveri religiosi e attendete alla vostra santificazione personale. Lavorate per il bene della vostra famiglia, quando vi dedicate a ciascun membro con premura, con affetto e con precisione, affinché tutti abbiano ciò che a loro necessita. Lavorate per la società, quando negli uffici che siete chiamati a compiere fuori casa vi dedicate al vostro prossimo. Per alcuni saranno i malati, per altri i bambini, gli alunni, per altri ancora il lavoro manuale, l'apostolato parrocchiale o privato.
In tutti questi luoghi, siate voi in casa o in chiesa, in una scuola o in un ospedale, dovunque le vostre opere devono riflettere la presenza di Dio in voi. Devono essere luminose. Nel mondo, la presenza di cose meravigliose non serve a nulla. Non serve il sole, che si alza splendido ad illuminare uomini e cose. Non serve la neve, che pare invitare gli uomini ad un candore eccelso nei pensieri, nelle parole e nelle opere. Non servono il vento e il tempo, che sembrano spazzar via dalla terra il succedersi delle stagioni e degli anni. Non servono i fiori, il canto degli uccelli o il guizzare dei pesci, il fragore delle onde o il rombo del tuono e il bagliore dei lampi.
Gli uomini restano irremovibili oppure rabbiosi, se gli elementi della natura non seguono ciò che è di loro gusto o secondo le loro necessità. Davanti però alla bontà che si esprime nel sorriso di un bimbo, nella dolcezza della parola e soprattutto nella santità, che è come l'insieme di ogni bene spirituale, gli uomini si commuovono e credono.
Che devo augurarmi, che devo volere da voi? Siate santi, perché tutti, avvicinandovi, abbiano a sentire il dovere di migliorarsi. Vi è stato detto che la fede senza le opere è morta. Dovete perciò esprimere la vostra santità nelle opere buone. La Chiesa insegna le opere di misericordia, basandole su quella frase di Gesù che sarà il codice su cui sarete esaminati: "Avevo fame, mi hai dato da mangiare. Avevo sete, mi hai dato da bere. Ero nudo e mi hai vestito".
Ebbene, figli, infiorate le vostre giornate di queste opere. Esercitate ogni dovere, sia individuale che familiare e sociale, con quest'unica intenzione di piacere a Dio; la vostra vita sarà luminosa, leggera, trasparente e, avvicinando voi, si sentirà il profumo dei fiori, la bontà di Dio.
Vi benedico tutti, figli diletti. Ad uno ad uno vi abbraccio, dicendovi: sii luce che illumina. La Vergine della luce e Madre della misericordia attende da voi molta riparazione e un grande amore.

MARIA MADRE E MAESTRA 13. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia