Tempi di Maria
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La Madonna a don Gobbi: «La nuova Era, che Io vi preparo, coincide con la sconfitta di Satana»

La prossima era – ce lo ha rivelato la Madonna stessa a Fatima – sarà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria nel mondo.

E ciò, bene o male, al giorno d’oggi lo sa praticamente qualsiasi fedele cattolico che “orgogliosamente” si ritenga tale…

Pur tuttavia, in che cosa possa consistere questo particolare “trionfo”, qui è da ammettere che di tale tematica se ne parla poco, o persino affatto!

Vi è un’unica preghiera, la più grande e sublime di tutte, quella più densa di significati e la più caratterizzante del cristianesimo, insegnata dallo stesso nostro Signore Gesù Cristo a tutti i suoi discepoli: quella che è universalmente conosciuta col nome di “Padre nostro”.

Ebbene, ad un rapido ma attento esame della sua struttura linguistica (per quanto risulta, almeno nella lingua italiana) notiamo che un verbo è quasi un “imperativo categorico” (sia santificato il Tuo Nome), mentre le altre espressioni riguardano il nostro attuale presente (dacci oggi – appunto! – e poi: rimetti, come noi li rimettiamo, non c’indurre, liberaci). Ed infine, soltanto un’espressione è al futuro: venga il Tuo Regno (e questa, è intimamente “connessa” con un’ultima espressione: “sia fatta la Tua Volontà”, come spiegherò tra breve).

Ed è proprio su questa particolare petizione che necessita porre la nostra attenzione.

Innanzitutto è detto “venga il Tuo Regno”, e non “accoglici nel Tuo Regno”, oppure “andiamo al Tuo Regno”: ciò significa che Nostro Signore, in questo passo, vuole come ribadire che il Regno di Dio deve realizzarsi su questa terra.

Proprio come la Redenzione è avvenuta su questa terra, preceduta dalla Creazione (di questa terra), necessariamente seguite entrambi dalla Santificazione, ancora qui su questa terra, poiché – è teologicamente risaputo – che dopo la morte non è più possibile santificarsi, vale a dire accrescere i propri meriti ed acquisire grazie, cioè: si “raccoglie” quel che si è seminato in vita…

“Venga il Tuo Regno” pertanto, come già accennavo, è intimamente collegata a quell’altra espressione, “sia fatta la Tua Volontà”, la quale – ad un accurato e diligente esame, proteso ad entrare nel vero spirito di tale eccelsa preghiera – si rivela essere come una conditio sine qua non,indispensabile alla realizzazione dell’Avvento del Regno di Dio sulla terra.

E ciò è ulteriormente avvalorato dal fatto per cui viene specificato che: la Volontà è sì, fatta in cielo (e su questo non ci piove), ma tuttavia così, e allo stesso modo, Essa deve – ancora! – compiersi qui, in terra, dove la Volontà di Dio appunto, se è pur vero che permette l’accadere di cose in assoluta antitesi con l’essenza stessa, tutta bontà, di Colui che è Amore (omicidi, aborti, bestemmie, satanismo, menzogna, violenze di ogni genere e tipo…), è altrettanto vero che l’Avvento del Regno di Dio sulla terra, sarà certamente privo di tali aberrazioni e malvagità, ponendosi invece come “immagine e somiglianza” di ciò che poi, in realtà e pienamente, godremo in Cielo, oltre questa vita terrena.

Ci domandiamo adesso: può essere paragonato il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria nel mondo, alla richiesta oramai bimillenaria, sospirata da tutti i credenti attraverso i secoli, i quali si rivolgono al Signore perché venga il Suo Regno?

La risposta è: … e tuttavia necessita ancora di una esplicitazione chiarificatrice della progettualità divina!

Presso tutti i primi Padri e Dottori della Chiesa questo concetto – dottrinale ed escatologico, al medesimo tempo – che ora andrò ad illustrare ulteriormente, era assodato e lampante, ma ciò sino al… famoso “errore di valutazione” di sant’Agostino, di cui qui ne accennerò solo le linee essenziali, per non appesantire troppo il discorso.

Sant’Agostino infatti, animato senz’altro da buone intenzioni (egli era determinato a confutare l’eresia, circolante al suo tempo, del cosiddetto “millenarismo crasso”, risalente ad un certo Cerinto, che predicava un millennio di felicità materiali, con abbuffate di cibi prelibati ed orge sessuali), sconfinò poi nell’eccesso opposto, eliminando praticamente l’intero capitolo 20° del Libro dell’Apocalisse e riducendo il dato biblico del millennio ad un mero periodo di storia attuale, quello della Chiesa, in particolare, tanto è vero che, proprio tale errore, fra le altre conseguenze, produsse anche quella di confondere moltissimi fedeli nel far loro credere che, immediatamente dopo l’anno mille, ci sarebbe stata la fine del mondo…

Nonostante ciò in seguito, questo “grande equivoco” di sant’Agostino, venne ancora riproposto (dai teologi che lo seguirono, fra i quali pure san Tommaso d’Aquino), più per l’autorità di colui che lo aveva formulato che per il rigore esegetico di cui era mancante!

Però non è mia intenzione qui di scrivere un trattato, ma semplicemente di farmi intendere dai “piccoli”, di evangelica memoria, e pertanto mi unirò a quel che era ritenuto per vero dai grandi Padri della Chiesa: cioè, che l’Incarnazione di Gesù, avvenuta nella “pienezza dei tempi”, e conclusasi con la sua Passione e Morte sulla Croce, aveva inaugurato gli ultimi tempi.

Questi “tempi ultimi” a loro volta, a somiglianza della Resurrezione di Gesù, avvenuta al terzo giorno, con la vittoria dell’uomo-Dio sulla morte, sarebbero durati due millenni, proprio come è detto nella Scrittura: “Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo! (2 Pt 3,8).

Ed in altro luogo: “Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza. (Os 6,1-2).

Sta di fatto che oggi è l’intera umanità ad attendere la propria purificazione e resurrezione, dopo due millenni di contrastata e combattuta evangelizzazione delle società umane, nel seno delle quali, il nemico di Dio e degli uomini ha potuto inoculare i suoi terribili e mortali veleni.

Ma è pur giunto il tempo dell’“Ora, basta!”, e Iddio, lo sanno bene tutti i credenti, mantiene sempre le sue divine promesse…

Fino adesso ho accennato ai tempi dello svolgimento di tale Regno di Dio sulla terra, confermato questo dal provvidenziale moltiplicarsi delle tante Apparizioni della Vergine Maria, vera Aurora che precede l’avvento del Sole di giustizia…

Rimane dunque ora da dire in cosa consista la “sostanza” del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria e quindi, sempre per restare in tema di semplicità, non farò un elenco dei molteplici messaggi in cui la Madre di Dio ci parla, in maniera più o meno velata, appunto di tale “sostanza” della “nuova era” che ci attende, scegliendone soltanto uno, esemplare per la sua chiarezza e comprensibilità, in cui è Lei stessa a rivelarci che:

«La nuova era, che vi attende, corrisponde ad un particolare incontro di amore, di luce e di vita fra il Paradiso, in cui mi trovo nella perfetta beatitudine con gli Angeli ed i Santi, e la terra in cui vivete voi miei figli, in mezzo a tanti pericoli e ad innumerevoli tribolazioni.

È la Gerusalemme Celeste, che discende dal cielo sulla terra, per trasformarla completamente e formare così i nuovi cieli e la nuova terra.

La nuova era, verso cui siete incamminati, porta tutto il creato alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità.

Il Padre riceve la sua più grande gloria da ogni creatura, che riflette la sua luce, il suo amore, il suo divino splendore.

Il Figlio instaura il suo Regno di grazia e di santità, liberando tutto il creato dalla schiavitù del male e del peccato.

Lo Spirito Santo si effonde in pienezza con i suoi santi Doni, porta alla comprensione di tutta la Verità e rinnova la faccia della terra.

La nuova era, che Io vi annuncio, coincide con il pieno adempimento della Divina Volontà, così che finalmente si realizzi quanto Gesù vi ha insegnato a domandare al Padre Celeste: “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”.

È il tempo in cui dalle creature si compie il Divino Volere del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal perfetto adempimento del Divino Volere viene rinnovato tutto il mondo, perché Dio vi trova come il suo nuovo giardino dell’Eden, in cui può abitare in amorevole compagnia con le sue creature.

La nuova era, che ormai sta per giungere, vi porta ad una piena comunione di vita con coloro che vi hanno preceduto e che qui in Paradiso godono della perfetta felicità.

Vedete lo splendore delle Gerarchie Celesti; comunicate con i Santi del Paradiso; sollevate le sofferenze purificatrici delle anime che si trovano ancora in Purgatorio.

Esperimentate, in maniera forte e visibile, la consolante verità della Comunione dei Santi.

La nuova era, che Io vi preparo, coincide con la sconfitta di Satana e del suo universale dominio.

Viene distrutto tutto il suo potere. Viene legato, con tutti gli Spiriti cattivi, e racchiuso nell’inferno da cui non potrà uscire per nuocere nel mondo.

In esso regna Cristo, nello splendore del suo Corpo glorioso, e trionfa il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, nella luce del suo Corpo assunto alla gloria del Paradiso.

… In mezzo alle innumerevoli sofferenze dei tempi che vivete, mi vedete come segno di sicura speranza e di consolazione, perché sono la porta luminosa che si apre sulla nuova era, che dalla Santissima Trinità è stata preparata per voi». (Don Stefano Gobbi, Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna, 15 Agosto 1991).

«Ho ancora molte cose da dirvi…» ci disse il supremo Maestro, una sera di circa duemila anni fa, e la sua Parola, la parola del Verbo, risuona ancora oggi nei nostri cuori, assetati di Lui e del suo infinito Amore, anche se a parlare talvolta è la Madre, poiché è sempre Egli ad averci detto – non contristiamo dunque, così tale amabile Salvatore – agonizzante sulla Croce: «Figlio, ecco tua Madre!»

(Sergio Russo)

Fonte:

www.marcotosatti.com/…/la-nuova-era-ne…