«Exsurge Christianitas!» compie un anno: rimettiamo l’Immacolata sul Suo trono!

Newsletter

7 ottobre 2021 / Beata Maria Vergine del Santo Rosario

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
Sia lodato Gesù Cristo, Ave Maria,

Fino a pochi decenni fa, quando ancora il tessuto sociale era profondamente intriso di valori cattolici, le attività delle persone erano regolate secondo i tempi della liturgia ed il suono delle campane scandiva le ore delle giornate di una civiltà contadina ancora ancorata in modo sano alla terra. Uno di questi appuntamenti era la pratica del Santo Rosario serale nelle famiglie. In seguito, giunse la modernità a spazzare via i rimasugli di una società arretrata e bigotta e a liberare finalmente le persone dal giogo opprimente della società patriarcale e quindi della Chiesa sua principale promotrice. E le persone poterono finalmente essere felici … come si può ben vedere oggi.

Quanto sopra è naturalmente ironico. Ad un osservatore imparziale dei tempi presenti – e ciò esclude la stragrande maggioranza dei cosiddetti uomini di cultura di oggi, così intrisi di pregiudizi ideologici e così poco interessati alla verità – non sfuggirebbe la follia nella quale siamo caduti, la quale, ottenebrandoci l’intelletto ci ha separato dal sano realismo tradizionale e come, promettendoci il sol dell’avvenire, non ha diffuso invece che disordine, malcontento e morte (delle anime prima di tutto).

Uno dei mezzi principali con cui il veleno rivoluzionario è stato diffuso nell’età moderna è la televisione. San Pio da Pietrelcina non a caso disse: “quando arriverà l’imperatrice scaccerà la Regina dalle famiglie” intendendo proprio che l’avvento della televisione avrebbe eliminato la virtuosa e sana consuetudine del Santo Rosario serale nelle famiglie. Infatti la serata tipica delle famiglie (o di quel che ne è rimasto) è caratterizzata dall’utilizzo di questo strumento di fronte al quale cessa la vita comunitaria e le persone diventano atomi che assorbono passivamente il veleno del vizio e della menzogna che vengono propinati senza sosta alcuna. A sua volta questo strumento è stato “surclassato” dall’arrivo degli smartphone ormai onnipresenti nella nostra vita.

Davvero propriamente Pio XII affermò che “Se trovate nelle famiglie l’agitazione e il tormento, sposi disuniti, tradimenti alla fedeltà coniugale, figli irriverenti e ribelli, litigi, rancori, in una parola: disordine, sappiate che è perché non si prega.

Oggi, in una società totalmente scristianizzata, un’affermazione del genere non può che suscitare scherno ed ironia. Le menti superbe, le quali, rese soprannaturalmente ottuse, ignorano la semplice realtà delle leggi divine, che una volta violate con il peccato, generano inevitabilmente disordine ed infelicità! Ebbene sì, è una legge: il peccato genera disordine. L’evidenza di questo disordine è ovunque intorno a noi ma siamo stati ammaestrati ad incolpare di questo la società patriarcale, il troppo autoritarismo, la mancanza di libertà… in definitiva la Chiesa!

Un paio di esempi possono bastare a dimostrare il paradosso:

È evidente come nelle scuole la condizione psicologica dei bambini con genitori separati sia generalmente peggiore rispetto a quella di bambini con situazioni di famiglia stabile. Eppure la società ci trasmette come valori positivi l’assoluta libertà, la “liquidità” delle relazioni, la predominanza del mutevole sentimento le quali sono le vere cause delle condizioni penose in cui versa la maggioranza dei nostri ragazzi.

È altresì evidente come, nei tanti casi di omicidi di donne a sfondo passionale che si registrano oggi (ideologicamente classificati come femminicidi), la causa non sia l’autoritarismo o un presunto bisogno di dimostrare virilità, residuo della società patriarcale, ma, molto più semplicemente sia da ricercarsi nella generale instabilità e nel disordine delle relazioni fondate, come dicevamo sopra, sul mutevole sentimento. Sarebbe interessante verificare infatti quanti di questi casi riguardano coppie di persone con matrimoni precedenti, figli da precedenti relazioni ecc. e quanti si verificano invece in famiglie stabili.

Viviamo oggi nell’era dell’Grande Inganno. Per chi ha occhi per vedere appare evidente come non mai come l’inversione dei valori sia ormai totale e senza alcun ritegno. Anche tanti che non credono a Dio vedono l’ampiezza di tale menzogna. Ma è fondamentale fare un passo in più, e ci rivolgiamo proprio ai non credenti convinti nel tempo dalla narrativa rivoluzionaria delle tante colpe della Chiesa; occorre rendersi conto che la menzogna è partita molto prima. Occorre mettere in discussione l’intera narrazione dal momento che l’unico nemico delle logge massoniche rivoluzionarie mondiali sia sempre stata solo ed unicamente la Chiesa Cattolica Romana, ormai però infiltrata e piegata essa stessa ai dettami dell’oligarchia.

Oh se le persone capissero quanto sono state ingannate! Se sapessero con quanta maestria sono state derubate di quelle sagge abitudini che, radicate nei secoli, tanto bene hanno generato e tanto bene ancora potrebbero generare! Oh se solo si rendessero conto del danno ricevuto dalla perdita di quella sana devozione popolare che permeava la nostra società contadina che noi, dall’alto della nostra arroganza, riteniamo ignoranti. Ma in quell’ignoranza quanta sapienza, quanto spirito di sacrificio, quanti saggi insegnamenti! Quanta sapienza e quanta protezione soprannaturale dai Santi Rosari che le vecchiette, le madri, le famiglie “sgranavano” quotidianamente; dalle Sante Messe che venivano offerte a Dio in ogni paesello!

Quell’uomo ignorante, infatti, pur non essendo dotto, capiva intuitivamente e riconosceva una legge fondamentale: l’unione e la dipendenza che lega il mondo fenomenico al mondo soprannaturale perché come dice l’Apostolo: “senza di Lui non possiamo fare nulla”.

Noi invece, uomini saccenti abbiamo pensato di poter fare a meno di Dio e quante volte ci permettiamo di incolparlo e bestemmiarlo! Ma come possiamo oggi incolpare Dio degli accadimenti quando, da Lutero in poi la società ha avuto come obiettivo l’eliminazione sistematica di Dio da ogni istituzione e dalla quotidianità delle persone fino alla cancellazione della sua stessa idea? Non è un caso che, per arrivare a realizzare la società distopica di oggi, abbiano dovuto scardinare proprio quella mentalità “ignorante” che abbiamo descritto sopra.

Se ci chiediamo quindi qual è la medicina, secondo il principio dell’agere contra, è fare esattamente il contrario di ciò che vogliono coloro che, nel corso dei secoli, hanno plasmato questa società. Essi vogliono un uomo svuotato di ogni spiritualità e di ogni orizzonte trascendente, trasformato in una macchina desiderante, senza Dio, senza patria, senza famiglia. In una parola un uomo completamente senza radici.

Dobbiamo quindi fare l’opposto e tornare a Dio secondo quanto dice il profeta Geremia: “Duo mala fecit populus meus: dereliquerunt fontem aquae vivae, et foderunt sibi cisternas dissipatas, quae continere non valent aquas; che significa: «Lasciarono me, che sono fonte d’acqua viva, e scavarono per proprio conto cisterne rotte, che non possono contenere acqua» (Ger. 2, 13). Il profeta ci indica sapientemente la fonte die mali 1) l’abbandono della sorgente dell’acqua viva, Dio e 2) Le crepe dei serbatoi che abbiamo costruito che rendono incapaci di contenere l’acqua.

Per riempire quindi le nostre cisterne prima di tutto è necessario eliminare le crepe che fanno in modo che non riusciamo a trattenere l’acqua della grazia divina. La causa delle crepe è indubbiamente il peccato, la trasgressione della legge di Dio. Occorre quindi prima di tutto eliminare il peccato dalle nostre vite e metterci in stato di grazia dal momento che, un’anima non in stato di grazia, diviene incapace di trattenere l’acqua della grazia anche se la richiedesse. In seconda battuta occorre rivolgersi, con l’infinita fiducia dei figli, alla fonte della grazia che abbiamo abbandonato: se non cerchiamo non troveremo, se non bussiamo non ci verrà aperto, se non chiediamo, non ci verrà dato. Bisogna insomma instancabilmente rivolgerci alla fonte il cui aiuto è indispensabile anche per vincere il combattimento spirituale e rimanere in stato di grazia. Solo allora le nostre giare potranno riempirsi stabilmente.

In questa dinamica interiore, ruolo fondamentale è giocato dalla preghiera (e torniamo con ciò all’argomento principale). In particolare la preghiera del Santo Rosario, così cara a Maria e proprio da Essa rivelata a San Domenico per combattere le eresie e per convertire le genti. Con il Santo Rosario ci rivolgiamo proprio e Lei, la piena di Grazia, la quale ha, tra i suoi privilegi quella di essere la Tesoriera delle Grazie divine e la Mediatrice di tutte le Grazie. Ella si rese così umile ed amabile che il Suo sposo divino non poté, e non può, che compiacerla in ogni sua richiesta per cui le sue preghiere hanno quasi ragion di comando. Per questo la via maestra e sicura che conduce a Cristo è proprio Maria: ad Iesum per Mariam. Non si può andare a Gesù che attraverso Maria!

L’Immacolata insomma è Colei che può riempire le nostre giare con l’acqua della Sua grazia. E, per sua stessa mediazione, quest’acqua, come a Cana, viene trasformato in vino dolcissimo da Colui che non può resistere alle richieste di tale Madre. Una volta riparate le nostre giare, “bussiamo perché ci apra e c’inebri del vino invisibile. Anche noi eravamo acqua e ci ha convertiti in vino, facendoci diventare sapienti; gustiamo infatti la sapienza che viene dalla fede in lui, noi che prima eravamo insipienti. Credo sia proprio mediante la sapienza – non disgiunta dall’onore reso a Dio, dalla lode della sua maestà e dall’amore della sua potentissima misericordia – che potremo pervenire all’intelligenza spirituale di questo miracolo.[1]

Il più grande successo del demonio, padre della menzogna, è stato senz’altro quello di convincere le persone della propria inesistenza (e quindi anche di quella di Dio). Ma la paga del demonio è quanto mai misera ed oggi appare evidente. Ritorniamo quindi a far regnare di nuovo Maria nelle nostre famiglie. Spegniamo le televisioni e gli smartphones e trasformiamo le nostre case in luoghi sacri. Non tarderemo e vederne i prodigi e le grazie piovere nelle nostre vite per riempire finalmente le nostre giare. La prima di tutte queste grazie sarà la pace.

[1] Sant'Agostino, Commento al Vangelo di San Giovanni - Omelia 8, punto 3

Per comunicazioni tecniche, aggiornamenti e organizzazione delle attività si vada al link

mailchi.mp/…re-2020-battesimo-di-exsurge-christianitas-5661045

______________

PS | Invito tutti ad iscriversi al canale telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: t.me/tempidimaria
N.S.dellaGuardia
Tornare a Dio, tornare al Santo Rosario quotidiano, tornare ad avere una vita spirituale che si nutre del dialogo continuo con la fonte di ogni vita, Dio Padre, nella preghiera e nella vita di servizio ai fratelli.
Tornare alle cose semplici, abbandonare le chimere della vita moderna frenetica e caotica che tanto diverte il burattinaio-divisore.
Sopportando insulti, falsità, malignità, prese in …Altro
Tornare a Dio, tornare al Santo Rosario quotidiano, tornare ad avere una vita spirituale che si nutre del dialogo continuo con la fonte di ogni vita, Dio Padre, nella preghiera e nella vita di servizio ai fratelli.
Tornare alle cose semplici, abbandonare le chimere della vita moderna frenetica e caotica che tanto diverte il burattinaio-divisore.
Sopportando insulti, falsità, malignità, prese in giro e tutto quanto possa mettere alla prova il tarlo della superbia orgogliosa sempre in agguato.
Ad Iesum per Mariam, ad Maiorem Gloriam Dei.
Raffaella Olimpieri
Amen