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"Non è un luogo": Francesco nega ancora l'esistenza dell'inferno

Parlando a Perfil.com (11 marzo), Francesco ha affermato che "l'inferno non è un luogo". Con un riferimento involontario a sé stesso, Francesco ha suggerito che "chi crea un mondo di male o di auto-referenzialità malata" finisce "a vivere in un inferno".

Secondo Francesco, l'inferno è una condizione psicologica: uno "stato del cuore, dell'anima, di un atteggiamento verso la vita, verso i valori, la famiglia, verso tutto.”

Ripetendo la sua interpretazione sbagliata di un articolo in Vézelay Abbey [qualcuno osa dirlo al tiranno?], Francesco ha dichiarato erroneamente che mostra Cristo che porta via il corpo di Giuda, suggerendo che Giuda fosse stato salvato perché "la salvezza è più forte della dannazione". Questa conclusione è ottima per comunisti, nazisti e socialisti verdi, oltre che abortisti e pedofili.

La dottrina Cattolica "afferma l'esistenza dell'inferno eterno" nel senso che "immediatamente dopo la morte, le anime di chi muore in stato di peccato mortale discendono all'inferno, dove soffrono le pene dell'inferno e del fuoco eterno (CCC 1035).

Cristo descrive l'inferno come un tormento eterno (Luca 16,23), "oscurità esteriore" (Matteo 25,30), "fuoco inestinguibile" (Marco 9,43), in cui il verme non muore (Marco 16,23), in cui le persone strideranno i denti nell'angoscia e nel rimpianto (Matteo 13,42), e da cui non esiste ritorno, aggiungendo che la via per la vita è stretta e "solo pochi" la troveranno (Matteo 7,14).

Foto: Perfil.com, Vatican Media, #newsWdcefgoovi

72 mila

Dal Catechismo di S.Pio X:
249. In che consiste la infelicità dei dannati?
L'infelicità dei dannati consiste nell'essere sempre privi della vista di Dio e puniti da eterni tormenti nell'inferno.
250. I beni del paradiso e i mali dell'inferno sono solamente per le anime?
I beni del paradiso e i mali dell'inferno sono adesso solamente per le anime, perché solo le anime sono adesso in paradiso o nell'inferno; ma dopo la risurrezione della carne, gli uomini, nella pienezza di loro natura, cioè in anima e in corpo, saranno o felici o tormentati per sempre.
251. Saranno uguali per i beati i beni del paradiso, e per i dannati i mali dell'inferno?
I beni del paradiso per i beati, e i mali dell'inferno per i dannati, saranno uguali nella sostanza e nella eterna durata; ma nella misura, ossia nei gradi, saranno maggiori o minori, secondo i meriti, o demeriti di ciascuno.

alacer

Dalla tua Fede nei novissimi si misura quanta Fede vera hai.
Perché allora ti impegnerai anche a combattere il male e quindi il peccato.

Questo dimostra ancora una volta che Bergoglio è un apostata che contraddice la Scrittura. La contestazione della dottrina cattolica è uno dei peccati contro lo Spirito Santo.

N.S.dellaGuardia

Novello Dante Alighieri... uno della sua sapientia ed assistito (secondo molti "illustri" teologi e canonisti) dallo spirito può oermettersi di blaterare quel che vuole, quando vuole e quante volte vuole...
E poi tutti dietro a fargli "buuu cattivone che fai soffrire i fedeli maseierpapa ..."

Si ché esiste ľinferno!!!

il vandea

E' il suo futuro domicilio !!

Dopo i fatti profetati da Ezechiele 37 Gesu' ci descrive accuratamente cosa' accadra':
"Un giorno verrà che su un mondo morto, sotto un firmamento spento, appariranno allo squillo angelico ossa e ossa di morti. Come un ventre che si apre per partorire, così la Terra espellerà dalle sue viscere ogni ossa d’uomo che è morto su di essa ed è sepolto nel suo fango, da Adamo all’ultimo uomo. E sarà allora la risurrezione dei morti per il grande e supremo giudizio, dopo il quale, come un pomo di Sodoma, il mondo si svuoterà, divenendo un nulla, e cesserà il firmamento coi suoi astri. Tutto avrà termine, meno due cose eterne, lontane, agli estremi di due abissi di una profondità incalcolabile, in antitesi totale nella forma e nell’aspetto e nel modo con cui in essi proseguirà in eterno la potenza di Dio: il Paradiso: luce, gioia, pace, amore; l’Inferno: tenebre, dolore, orrore, odio. - CSSML-NDSMD - Sancte Joseph ora pro nobis .