"Non è un luogo": Francesco nega ancora l'esistenza dell'inferno
Secondo Francesco, l'inferno è una condizione psicologica: uno "stato del cuore, dell'anima, di un atteggiamento verso la vita, verso i valori, la famiglia, verso tutto.”
Ripetendo la sua interpretazione sbagliata di un articolo in Vézelay Abbey [qualcuno osa dirlo al tiranno?], Francesco ha dichiarato erroneamente che mostra Cristo che porta via il corpo di Giuda, suggerendo che Giuda fosse stato salvato perché "la salvezza è più forte della dannazione". Questa conclusione è ottima per comunisti, nazisti e socialisti verdi, oltre che abortisti e pedofili.
La dottrina Cattolica "afferma l'esistenza dell'inferno eterno" nel senso che "immediatamente dopo la morte, le anime di chi muore in stato di peccato mortale discendono all'inferno, dove soffrono le pene dell'inferno e del fuoco eterno (CCC 1035).
Cristo descrive l'inferno come un tormento eterno (Luca 16,23), "oscurità esteriore" (Matteo 25,30), "fuoco inestinguibile" (Marco 9,43), in cui il verme non muore (Marco 16,23), in cui le persone strideranno i denti nell'angoscia e nel rimpianto (Matteo 13,42), e da cui non esiste ritorno, aggiungendo che la via per la vita è stretta e "solo pochi" la troveranno (Matteo 7,14).
Foto: Perfil.com, Vatican Media, #newsWdcefgoovi