Inserisco la traduzione dallo Spagnolo del commento inserito da un "Sacerdote Cattolico in Spagna":
"Caro Wanderer: ti leggo da qualche anno ormai, spero con profitto. Sono molto grato che vi siate concentrato sull'essenza del problema: la storicità della Rivelazione. Dopo aver svolto vari incarichi pastorali e soprattutto nelle parrocchie dove ho esercitato il sacerdozio, questa è sempre la domanda fondamentale. La fede dei cattolici si è spostata di asse: dall'affermazione della Verità della Fede Cattolica perché Dio si è incarnato e questo ha cambiato tutto e come questo è accaduto in un certo momento ed è per questo che dividiamo la storia in A.C. e D.C. , siamo passati a un buonismo sentimentale in cui l'importante della fede è fare il bene. Ma questo non è cattolico, direttamente.
E questo ha tante conseguenze e tanti ricadute, ma la prima è che i successori degli Apostoli non esercitano più il loro primo obbligo: la difesa e la propagazione della Fede. Perché sono agli Apostoli che è stato affidato il compito di essere testimoni della vita pubblica, della Morte e della Risurrezione di Nostro Signore. Ecco perché, quando si tratta di scegliere e completare il numero dei Dodici con san Mattia, ciò che si chiede ai "candidati" è proprio questo: «È giusto che di tutti gli uomini che ci hanno accompagnato per tutto il tempo in cui il Signore Gesù è vissuto in mezzo a noi, dal battesimo di Giovanni, fino al giorno in cui è stato rapito di mezzo a noi, uno di loro sia testimone con noi della sua risurrezione" (At 1,21-22). E se i suoi successori, il Papa e i Vescovi, rinunciano a questo per una razionalizzazione della Fede, rinunciano alla loro missione. Grazie mille per il tuo articolo".
Il neretto è mio