Francesco I
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Colombo ha ragione, i cannibali c’erano (e ci sono) - Corrispondenza romana

(Mauro Faverzani) Gli studi più recenti smentiscono in modo chiaro e netto quanti ritengano pure invenzioni i racconti macabri, redatti dai primi coloni giunti in America Latina e confermano le pratiche …Altro
(Mauro Faverzani) Gli studi più recenti smentiscono in modo chiaro e netto quanti ritengano pure invenzioni i racconti macabri, redatti dai primi coloni giunti in America Latina e confermano le pratiche antropofaghe delle popolazioni indigene. Quando Cristoforo Colombo giunse nelle isole oggi chiamate Bahamas, nel corso del suo primo viaggio in America, ebbe la fortuna di incontrare i pacifici Tainos, un popolo ch’egli definì infatti «gentile e semplice». Ma quando si spostò nella vicina isola di Guadalupa, l’accoglienza che ricevette fu decisamente più ostile. Nei suoi racconti e nelle cronache spagnole dell’epoca si descrivono uomini feroci, abili con archi e frecce, abituati a divorare carne dei loro simili. Ne conservavano poi le ossa dentro cesti, mentre teste e gambe ancora sanguinanti venivano appese alle travi dei loro alloggi.
Colombo, ancora convinto di trovarsi in Oriente, li chiamò «cannibali», ritenendoli i sudditi asiatici del Gran Khan. Qualche decennio dopo, però, gli …Altro