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Francesco: poteri temporali "dati da Dio"

Nonostante la mania sinodale di Francesco, la «Legge fondamentale dello Stato di Città del Vaticano» che entrerà in vigore il 7 giugno non ha cambiato la norma che afferma che il Papa "ha pieni poteri di governo, legislativi, esecutivi e giudiziari".

Sandro Magister (31 maggio) nota la contraddizione tra la "governance sinodale" di Francesco e l'assolutismo monarchico con cui governa in realtà.

Secondo Magister, il vero punto di svolta nella legge è il preambolo, che dichiara che Francesco "è chiamato in virtù del 'munus petrinum' a esercitare potere sovrano anche sullo Stato di Città del Vaticano”, quindi ammantando così il potere politico/temporale con il diritto divino.

Prima di Francesco, l'ala Cattolica della Chiesa, a differenza degli anti Cattolici moderni, ha per secoli respinto l'dea che un Papa avesse poteri temporali per diritto divino.

Data la chiusura teologica nel Vaticano attuale, c'è da presumere che il problema non sia nemmeno stato notato.

Foto: © Mazur/cbcew.org.uk, CC BY-NC-ND, #newsPucgaatkqj

N.S.dellaGuardia
Non è che si possa chiedere a qualcuno che sa a malapena scrivere di elaborare raffinate speculazioni teologiche: in seconda elementare insegnano le tabelline, non il teorema di lagrange...