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zagormau
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Occorre volere la pace per possederla, e volerla non è un semplice sentimento, ma comporta una rinuncia del proprio io, del proprio egoismo, e una partecipazione attiva alle esigenze altrui. COSA …Altro
Occorre volere la pace per possederla, e volerla non è un semplice sentimento, ma comporta una rinuncia del proprio io, del proprio egoismo, e una partecipazione attiva alle esigenze altrui.

COSA COMPORTA VOLERE LA PACE

1 Gennaio 1978

Figli miei, non ditemi che parlo troppo! Io sono una vera Mamma, e tutte le occasioni sono buone per me per trattenermi con voi. Io incoraggio e rimprovero, consiglio e sconsiglio, sempre in nome dell'affetto che mi unisce alle mie creature.
Sono Madre di Dio, e tutto ciò che alle mamme terrene è impossibile fare, per l'onnipotenza che Dio mi dona io riesco a farlo. Ecco perché, dopo secoli e secoli, ancora prosegue la mia azione materna e ininterrottamente si compie a favore di tutti gli uomini di tutti i tempi, e così continuerà fino alla fine dei tempi.
Quando una mamma ama, non conosce sosta nel suo agire e così, anche se l'ingratitudine e la cattiveria feriscono il suo cuore, ella continua ad amare e a prodigarsi per i suoi figli.
Io sono una di queste mamme, che ama veramente e in profondità. Se una mamma ama i suoi figli, li vuole vedere buoni e perfetti. Vorrebbe che ad essi fosse destinata una buona posizione, e che tutti abbiano ad onorarli. Ricordate quella mamma del Vangelo, che chiedeva a Gesù che i suoi due figli in paradiso fossero posti uno alla destra di Gesù e l'altro alla sua sinistra? Figli, non meravigliatevi se io pure chiedo di avervi vicino nel cielo e che vi sia riservata una grande gloria, per quell'amore che vi lega a me!
Una mamma buona vorrebbe vedere i suoi figli tutti legati tra di loro da un affetto vero. Le discordie, le liti, i rancori la fanno soffrire. Così è per me, e tutto ciò che nel mondo distrugge la pace è per me di grande dolore.
Io sono la Regina della pace. Il mio desiderio è quello di ristabilire ordine fra le nazioni, pace nelle famiglie e dare pace alle anime; e la mia azione è intesa in questo modo: essere una vera mediatrice di pace. Ma, figli, non basta la mia azione! Quando gli angeli annunciarono la pace sulla terra, indicarono un requisito che non può mancare: "Pace agli uomini di buona volontà". Occorre volere la pace per possederla, e volerla non è un semplice sentimento, ma comporta una rinuncia del proprio io, del proprio egoismo, e una partecipazione attiva alle esigenze altrui.
Naturalmente, come per fare una guerra occorrono le due parti, tanto che voi dite che un soldato da solo non la può fare, così per comporre la pace occorre che le due parti in lotta abbiano desideri di armonia. È difficile un tale comportamento, fino al punto che è necessario l'intervento di Dio.
Quando cessa la pace tra gli uomini? Quando non si accetta l'opera di Dio, quando si nega la sua esistenza, quando si rifiuta la sua Legge, per cui entra la legge del più forte, del più prepotente e della violenza. Quando viene a mancare la pace in una famiglia? Quando alcuni membri perdono la fede, rifiutano i Sacramenti e fanno del proprio io il loro dio. Quando amici o parenti perdono la pace? Quando dell'interesse e delle cose futili della vita ne fanno delle divinità, e sono pronti a qualunque lite pur di mantenere o procurarsi tali beni passeggeri.
La pace è frutto di grazia e di buona volontà. Se è necessario ricorrere a Dio perché Egli solo conosce a fondo le meschinità e le profondità del cuore umano, voi capite che per avere la pace tutti devono cooperare per ottenerla con una preghiera fervente e costante. Il reagire su sé stessi, sui propri difetti personali, diventa una necessità ed una preparazione alla conservazione della pace.
A questa pace, che è armonia, vanno disposti i bambini e i giovani. Che si dirà di quei genitori che, costantemente in lotta fra di loro, non fanno che amareggiare il cuore dei loro figli, dando ad essi esempi cattivi? Si dirà che essi fomentano la guerra! Oh, come dovrebbero essere tutti prudenti e cauti gli adulti, che con il loro comportamento lasciano molte volte segni indelebili nel cuore dei bambini! E come dovrebbero sapere i bambini che quei litigi, quei giochi che preparano alla violenza, devono essere evitati e che, se non impareranno, finché sono giovani, a saper condividere ciò che è buono, ad accettare e a dialogare con gli altri, arriveranno al punto di non capirsi più!
Figli, è venuto il Natale e ha portato il Salvatore, ed è bello che la Chiesa faccia risuonare il suo invito per una pace vera e duratura. Occorrerà però ripristinare tutto nella luce di Dio e riportare la pratica cristiana nelle famiglie, fatta di preghiera e di frequenza ai Sacramenti; e occorrerà impartire un'educazione basata sui principi evangelici di umiltà e di carità, se non si vorrà vedere il trionfo della forza bruta che schiaccia il debole.
Figli, la vera forza è quella che rende padroni di sé e che, nella pazienza e con la carità, sa aspettare per superare gli ostacoli della vita. Io in questo momento desidero concedervi la pace del cuore, e vi do tanta forza di volontà perché, davanti alle difficoltà, sappiate scegliere il comportamento migliore. La pace del mondo e delle nazioni dipende dalla pace del cuore e della mente di coloro che le governano. Pregate perché la luce risplenda fra le tenebre, e che esse accettino di essere illuminate.

Arrivederci, figli!

MARIA MADRE E MAESTRA 22. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia