Il vaccino della... speranza - Danilo Quinto - 13 giugno 2020

Il Ministro Speranza annuncia l'accordo di piu' paesi per l'acquisto di 400 milioni di dosi del vaccino anti-covid. L'unica speranza - appunto - viene definita.

A quale prezzo, non si sa.

Forse al prezzo, non economico, ma morale, di utilizzare cellule di feti abortiti, come sostengono in molti? Chissa'...

Ma anche se fosse cosi', a chi importa?

Alla gerarchia ecclesiastica, forse?

Ai catto-comunisti e democristiani che siedono nelle stanze dei bottoni, forse?

Agli intellettuali da quattro soldi (letteralmente) che sono pronti e servili nei confronti di questo Governo e lo difendono contro tutte le evidenze, forse?

A nessuno di costoro, importa, ne' ad altre "categorie" contigue, militanti del pensiero unico modernista e panteista, per il quale l'uomo e' l'assoluto padrone di se stesso e la Terra e' sua madre.

Per costoro, Dio e' un'entita' astratta. C'e' tempo per fare i conti con Lui, sembra si dicano nei loro incontri segreti. Intanto, qui noi facciamo quello che vogliamo, diciamo quello che vogliamo, pensiamo anche come se Dio non esistesse.

Non imporremo il vaccino per un'epidemia che ormai clinicamente non esiste piu' e rispetto alla quale una seconda ondata e' altamente improbabile. Non lo imporremo, ma ci apprestiamo a dare dei premi a chi lo fara' e delle punizioni a chi non lo fara'. Cosi' come per l'utilizzo dell'app Immuni.

Noi vogliamo una societa' di sottomessi, di poveri idioti e ignoranti pronti a digerire tutto.

Una societa' felice, Gaia - come sognava Casaleggio - possibilmente Green, tecnologicamente all'avanguardia e uguale, come sostengono ancora i nipotini di Karl Marx.

Una societa' alla quale vogliamo dettare regole di vita e di comportamento. Una societa' che vogliamo annientare nella sua identita' e nella sua dignita'.

Questa, per noi, e' la Felicita' Universale, questo e' il Nuovo Umanesimo. Una societa' in cui non si invoca Dio, ma si invocano i progressi della scienza, della tecnica, di un mondo perverso e artificiale che vogliamo plasmare a nostro piacimento per biechi interessi di carattere economico.

Non vi sara' nessuno su questa terra che ci fermerà. Dalla nostra parte ci sono i lupi, che sono scesi dalle montagne e assaltano il gregge, che e' disperato, impietrito, rassegnato. Un gregge rimasto senza guide spirituali, alla merce' di angeli che hanno conosciuto la bellezza dell'amore di Dio, ma non l'hanno voluta, perche' volevano essere come Dio. Ora quegli angeli bussano alle porte dei miseri che sono chiusi nelle loro case, che si travestono con delle mascherine quando escono. Abbruttiti e arrabbiati piu' di prima, sono ancora convinti che "andra' tutto bene".

Arrivera' un tempo - scriveva Chesterton - in cui sara' difficile dimostrare che le foglie degli alberi sono verdi in Primavera. Quel tempo e' arrivato. Lo stiamo vivendo, ora. Senza renderci conto che il nostro tempo individuale e collettivo su questa terra, sta per scadere. Dio non ha piu' tempo per noi. Ci lascia ancora fare. Sta anche sopportando oltraggi e sacrilegi nei confronti del Corpo Vivo e Vero di Suo Figlio. E noi stiamo ancora li' che osserviamo e ci nascondiamo nella nostra pavidita'. La nostra sorte amara la stiamo scrivendo noi, con la nostra indifferenza e la nostra totale estraneita' alla Fede, alla Ragione e all'amore di Dio.
Pietro da Cafarnao
È l'epoca dei compromessi: fai da cavia e digerisci la lotta alla mafia, che tanto coloro che sbandierano tale lotta, sono favorevoli ad eutanasia, unioni, affido dei bambini ad omosessuali. Ma tanto a scuola i ragazzi sono stati imbottiti di normalità, dai capi e presidi atei e comunisti che hanno portato avanti la lotta al lavoro, mascherata da sfruttamento attraverso le cooperative e accoglienza …Altro
È l'epoca dei compromessi: fai da cavia e digerisci la lotta alla mafia, che tanto coloro che sbandierano tale lotta, sono favorevoli ad eutanasia, unioni, affido dei bambini ad omosessuali. Ma tanto a scuola i ragazzi sono stati imbottiti di normalità, dai capi e presidi atei e comunisti che hanno portato avanti la lotta al lavoro, mascherata da sfruttamento attraverso le cooperative e accoglienza indiscriminata di migranti di altre religioni, meglio se islamiche che fanno la guerra a quella cattolica. E poi abbiamo uno sponsor in Vaticano, il leader Maximo che tiene in grande conto i suoi fratelli islamici, a cui bacia i piedi e giudica dei gran peccatori coloro che portano avanti una evangelizzazione che mira a convertire alla religione cattolica.