Giosuè
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Mia madre corredentrice e l’unione e comunione con Gesù

Tratto da:
Confidenze di Gesù a un Sacerdote - Don Ottavio Michelini

“Gli uomini, nel loro presuntuoso semplicismo, non vedono la grandezza e la potenza della Madre mia che è pure Madre loro. Non hanno ascoltato i suoi materni richiami.
Gli uomini, se si rivolgessero a Lei pentiti, se la pregassero, potrebbero evitare la valanga che li minaccia e che è già in moto. Ubriachi di piaceri e di beni materiali, vivono invece avvolti nella oscurità, come se Dio non fosse e come se non fosse la Madre mia. Gli uomini, ed anche molti miei ministri, non hanno capito, perché non hanno approfondito, l’amore senza dimensione della loro Madre Celeste. Se l’avessero capito e se vi avessero corrisposto, quanti mali evitati ai singoli e ai popoli; come sarebbe stato sereno per tutti il pellegrinaggio sulla terra!” (25 Luglio 1975)
“La Madre mia, come Sacerdotessa, ha testimoniato a Dio e agli uomini la più grande prova di amore che consiste nel sacrificare non la propria vita, ma la vita di Colui che più si ama…Presente, consenziente, compartecipante, non subì l’azione ma - con il Figlio suo Divino - fu vera protagonista del dramma della Redenzione in cui si incentra la storia del genere umano. In questa duplice offerta, che si rinnova in ogni Messa, vi è l’azione per cui il Sacerdote è veramente tale. Mai, infatti, il Sacerdote è tanto Sacerdote come quando, insieme a Me, offre Me stesso e se stesso al Padre. Per questo la Madre mia è corredentrice. Per compiere questa offerta la Madre mia ha dovuto annientare Se stessa interamente. La vittima si distrugge, la vittima si consuma. Lei ha dovuto distruggere il suo Cuore di Madre santa e pura, la più santa fra tutte le madri. Ha dovuto sacrificare e immolare ogni suo sentimento, ha dovuto e voluto ripetere il suo «fiat». .. La Madre mia è e rimane con Me in comunione perfetta. In Lei sono state compiute grandi cose. Quale esempio la Madre mia per tutti i sacerdoti! Se i miei sacerdoti si ispirassero a questa perfetta comunione che intercorre tra Me e la Madre mia, lotterebbero quotidianamente per l’annientamento totale del proprio io. Offrendosi al Padre insieme a Me, seguendomi sulla croce anziché seguire il mondo, sperimenterebbero che il mio giogo è soave e lieve. Vedrebbero l’albero della mia Chiesa ricchissimo di frutti. Figlio, il mondo come terribile valanga sta precipitando verso la rovina. Quando la valanga inizia la sua discesa, raramente la si avverte; il suo moto iniziale è impercettibile, poi a poco a poco cresce e diventa travolgente. Ebbene la valanga ha iniziato la sua marcia e gli uomini ciecamente non avvertono lo sfacelo a cui vanno incontro. L’allarme è stato dato, quasi inutilmente ”. (28 Luglio 1975).
"Due fatti incentrano in sè tutta la storia del genere umano. Il primo è la Creazione dell'uomo e il suo rifiuto di Dio. Questo rifiuto costituisce una catastrofe spaventosa, di gigantesca gravità, le cui conseguenze distruttive si perpetueranno nei secoli fino alla fine dei tempi. Gli uomini, sobillati dalle oscure e misteriose potenze dell'Inferno, materializzati come sono, non hanno più la percezione di questa immane tragedia che ha sconvolto la natura umana, ferendola mortalmente, debilitandola e privandola dei doni meravigliosi con cui era stata creata. Più non hanno gli uomini la consapevolezza dell'immane tragedia di cui sono oggetto e vittime e da cui sono personalmente e socialmente travolti. Guerre e rivoluzioni, epidemie, alluvioni e terremoti, cataclismi, dolori, sofferenze hanno qui la loro origine”. (6 agosto 1975)
“I miei ministri dovrebbero essere responsabilmente coscienti della loro dignità sacerdotale adeguando ad essa, giorno e notte, ogni aspirazione, ogni energia, ogni fatica e ogni sofferenza. Così hanno fatto i santi sacerdoti; e tutti i sacerdoti debbono essere santi! Per questo li ho prescelti per santificarsi e poi santificare, per donarsi a Me interamente, perché sono miei, perché mi appartengono per tanti titoli e perché Io possa donarli, senza riserve, ai fratelli. Ma che fanno tanti miei ministri? Curano i loro interessi (molte volte mascherati, ma sempre loro interessi), non i miei che sono quelli delle anime. Sono assetati e affamati di cose mondane. Ho detto che curano i loro interessi: meglio definirli pseudo- interessi; il loro vero interesse deve essere uno solo: «Dio». La Gloria di Dio, la salvezza delle anime; tutto il resto non vale…
Quanto ho sofferto per Giuda, restio all’amore mio; quanto ho sofferto per Giuda, e più che per il tradimento compiuto nei miei riguardi, per lo sfacelo della sua anima...
Quanta sofferenza per molti miei sacerdoti che tradiscono il Divino mandato, imputridendo se stessi e tante anime.
Figlio mio, un sacerdote né si salva da solo né si perde da solo. Operando per la salvezza di un sacerdote, si opera per la salvezza di tante altre anime.
Quale tremenda spaventosa inversione di una stupenda Realtà Divina:
• da Alter Christus, a lupo rapace che sbrana il gregge;
• da Angelo di luce, ad angelo delle tenebre;
• da Ministro ambasciatore di Dio, a traditore del fine della Creazione, della Redenzione, della sua Vocazione…"

Sulle anime

"Voglio che queste anime siano protese verso di Me, giorno e notte, in una unione che deve trasformarsi in comunione perfetta. Questo avviene quando l’amore per Me è vero, grande, bruciante. Allora il tendere verso di Me con atti di fede e di speranza, di confidenza e di offerta diventerà come una seconda natura, un bisogno, una necessità essenziale, come per l’amante tendere verso l’oggetto amato. Allora, come non si può vivere senza respiro, così non si potrà vivere senza di Me. Figlio, questo Io domando: non dimenticarti che Io sono l’Amore, l’Amore Eterno, Increato che da sempre sono piegato su di voi. Ho diritto di essere da voi amato, perché sono l’Amore, perché per Amore vi ho creati, per Amore vi ho redenti, per Amore vi ho prescelti e per Amore vi ho riconquistati”. ( 29 Luglio 1975)