Veggente poi travestito: pronto alla sentenza

La procura di Brindisi ha chiesto dieci anni di reclusione per Paolo Catanzaro, veggente auto-dichiarato che poi ha cominciato una carriera da travestito facendosi chiamare “Sveva Cardinale.”

Catanzaro è accusato di frode contro persone vulnerabili per lucro (€4 milioni). Accusato anche il suo concubino Francesco Rizzo (chiesti per lui sette anni di reclusione), la sorella Giuseppina (sei anni e sei mesi) e altre cinque persone.

La truffa funzionava così: si trovavano dei creduloni potenziali vittime; col pretesto di evitare varie sfortune o per "finanziare la diffusione del Vangelo" le vittime venivano spogliate di ogni avere. Secondo QuotidianoDiPuglia.it, Catanzaro è accusato anche di evasione fiscale.

#newsDriqiqcbpz

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lamprotes

17 nov 2021

youtube.com/watch?v=n0xDD49roP4

Joshua.

16 nov 2021

Proprio perché non si vigila su quelli che sono i veri o presunti veggenti, non si fa un servizio alla Verità, al Vangelo e allo Spirito Santo, che ispira i veri apostoli di questi Ultimi Tempi. E cosa accade allora? Le vere ispirazioni vengono soffocate con il pretesto che la vera autentica Parola è contenuta nella Parola di Dio, mentre le altre sono da scartare. In questo modo si soffocano i carismi, che il Concilio Vaticano. II invocava, come partecipazione dei laici alla vita della Chiesa e si fanno parlare i teologi eruditi, che con il loro filosofare fuoriescono dalla Verità del Vangelo oppure parlano di cose che non fanno crescere i credenti nel percorso di fede. Da un'altra parte accade un proliferare di sette diaboliche, di imbroglioni, che copiano messaggi di altri, che non fanno un servizio alla Verità e al Vangelo, portando via anime, che cercano la verità, negata come ai tempi dei farisei, dagli stessi farisei.
"Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo" (S.Paolo lettera ai Colossesi 2,8).