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zagormau
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Dio è infinitamente giusto e nessuno può avere un doppio paradiso. GUARDATEVI DALLE RICCHEZZE 27 Febbraio 1975 Figli diletti, eccovi qui con fede e con amore uniti per dare al mio cuore riparazione …Altro
Dio è infinitamente giusto e nessuno può avere un doppio paradiso.

GUARDATEVI DALLE RICCHEZZE

27 Febbraio 1975

Figli diletti, eccovi qui con fede e con amore uniti per dare al mio cuore riparazione e consolazione. Grazie, figli! Serva sempre questo nostro incontro a farvi crescere in virtù e a ravvivare il desiderio di fare della santa Comunione il centro della vostra giornata e della vostra vita.
Verrà un giorno in cui sarò io che verrò a visitarvi nelle vostre case. Vi porteranno Gesù come viatico e quella consolazione che voi avrete dato a me mentre eravate sani, io ve la restituirò e il vostro trapasso sarà sereno e tranquillo.
Vi sono molti che pensano che con la morte tutto finisce e si reputano fortunati se possono godere di beni materiali, poiché questi sono tutto per loro.
Io vi metto in guardia contro questo pericolo. Anzi vi dico: sappiate che, se Dio nella sua bontà e provvidenza può moltiplicare le ricchezze dei suoi figli come premio per la loro fedeltà e perché ne abbiano ad usare per il bene degli indigenti, molte volte questi beni sono un vero castigo, ovvero sono una ricompensa umana per quel bene che molti fanno per motivi puramente umani.
Vi invito perciò a riflettere e ad essere timorosi quando vi accorgete che nelle vostre case non manca proprio nulla, perché non si avveri ciò che io raccontai nella parabola del ricco epulone. Egli infatti vestiva lussuosamente e banchettava e non si curava di Lazzaro che, coperto di stracci e affamato, stava alla porta di casa desideroso di raccogliere almeno le briciole che cadevano dalla tavola di quel signore.
Dio è infinitamente giusto e nessuno può avere un doppio paradiso. Lo so che molti si lamentano della penuria in cui vivono e di ciò che tocca loro sopportare; ma, figli miei, credete voi che il ricco epulone, se avesse potuto tornare in vita, avrebbe scelto di vivere come in precedenza? Oh no, certamente, anzi, avrebbe cercato di convincere anche i suoi cinque fratelli a cambiare vita.
È una realtà la vita eterna, che non si può negare senza divenire eretici. Esiste una legge di compensazione che sarà attuata su una bilancia estremamente precisa.
Ecco ciò che vi consiglio nel vostro interesse. Non invidiate mai coloro che stanno meglio di voi, che possiedono ricchezze e beni. Non dite quella frase che fa tanto male al mio cuore: "Chi fa bene ha male e chi fa male ha bene", poiché tutto è da vedere alla fine, quando il Giudice supremo separerà il frumento dalla zizzania, i lupi dagli agnelli, i buoni dai cattivi.
Se volete farmi piacere, benedite il Signore qualunque sia la vostra condizione: tenete staccato il cuore da tutto ciò che i mondani agognano e sappiate usare bene ciò che possedete, perché tutto torni a bene dell'anima vostra e della società.
Quanta pena mi fanno gli egoisti e gli avari e quanto mi consolano coloro che si accontentano del poco e che, ringraziando Dio, sanno guardarsi attorno per vedere chi è più misero di loro.
La piccola offerta della vedova, che dava di buon cuore ciò di cui poteva disporre, mi dava certamente consolazione.
Io moltiplico il bene che, fatto segretamente, lascia a Dio la gloria e con la stessa segretezza faccio fiorire le opere nate da piccoli e gioiosi atti di carità.
Spesso gli uomini ammirano certe organizzazioni che diffondono dovunque fede e carità proprio secondo il vangelo e restano sbigottiti. Ebbene, non dovete meravigliarvi, è il dito di Dio che fa moltiplicare l'offerta della vedova. È il marchio di fabbrica, è il dono del cielo.
Mi pare di sentire qualche obiezione. Io rispondo a tutti così: ciascuno agisca secondo coscienza. Le mogli obbediscano ai mariti e sappiano consigliarli in merito, e chi è nell'agiatezza ricordi il pericolo e la responsabilità di ciò che possiede.
Chi vede le disparità nella società e si vede nell'indigenza, gioisca e abbia grandi desideri, poiché chi non possiede e vorrebbe fare il bene, verrà retribuito secondo i suoi desideri.
Se avete un cuore generoso e grande per cui vorreste arrivare a beneficare tutti, in realtà sarete premiati come benefattori dell'umanità.
Vi sono in paradiso anime che, nella povertà più assoluta, hanno costruito opere portentose in cui i poveri hanno trovato e trovano tuttora aiuto e rifugio, come gli uccelli nel nido, e la loro gloria è grande ed è eterna.
Purtroppo l'attaccamento al denaro penetra dovunque e imbratta anche coloro che con voto hanno promesso a Dio di essere poveri.
Pregate anche per questi, perché vivano staccati da ciò che veramente può impedire la loro entrata nel cielo.
Vi sono genitori che ai propri figli non vorrebbero far mancare nulla, nemmeno il superfluo. Poveri figli e poveri genitori, che raccoglieranno crusca invece che grano e non dovranno che prepararsi a sofferenze grandi. L'egoismo trionferà in quei figli e i genitori piangeranno per aver educato male.
Figlioli, il mio linguaggio è duro, è vero, ma è la verità.
Vi benedico e vi aiuto, poiché non voglio la vostra tristezza. Vi voglio generosi e buoni, in cammino verso l'eterna gloria.
Arrivederci, e sempre con rinnovato fervore.

GESÙ NOSTRO MAESTRO 6. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia