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zagormau
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Tutte le virtù sono belle e necessarie, ma quella dell'umiltà è indispensabile per entrare in Cielo. La porta del Paradiso è così piccola che solo chi si fa piccolo può entrare. COME ACQUISTARE …Altro
Tutte le virtù sono belle e necessarie, ma quella dell'umiltà è indispensabile per entrare in Cielo. La porta del Paradiso è così piccola che solo chi si fa piccolo può entrare.

COME ACQUISTARE L'UMILTÀ

Figlia mia, ti voglio parlare della virtù dell'umiltà. So che lo desideri e t'insegnerò come acquistarla.
Questa virtù mi è tanto cara. Io la praticai durante tutta la mia vita e ne diedi larghissimo esempio; per cui ho potuto dire: «Imparate da Me che sono mite e umile di cuore».
È la virtù base; perciò ti posso dire che senza di essa non esiste santità alcuna e nella misura in cui eserciti questa virtù cresci in ogni altra.
L'umiltà è sincerità, vale a dire è riconoscere a ciascuno i propri meriti. È attribuire a Dio ogni onore, poiché da Lui viene ogni grazia.
L'umiltà è riconoscere il proprio nulla, la propria miseria e incapacità a tutto, la propria fragilità e debolezza, per cui viene a te facile il ricorso non solo a Dio ma anche al prossimo, che non disprezzi mai, ma che ritieni sempre superiore a te.
L'umiltà non si esalta per ciò che riceve, ma si umilia davanti a Dio, temendo sempre di non saper corrispondere alle sue grazie. Non disprezza gli ammonimenti che riceve dal prossimo, ritenendolo un portavoce di Dio.
Il vero umile non si gonfia per le lodi che riceve, né si schermisce dicendo di non meritarle, ma le indirizza segretamente a Dio; non ne va in cerca e non si duole se mancano.
L'umile non agisce per vanagloria, non ricerca se stesso, non si antepone agli altri se non quando riceve da Dio e dagli uomini l'incarico di superiorità o di esercizio di autorità.
L'umile non si mette in mostra, cerca sempre l'ultimo posto, perché non avvenga, come si dice nel Vangelo, che l'invitato che si è scelto il primo posto sia poi mandato all'ultimo.
L'umile si accontenta di tutto, ritiene sempre che ciò che si fa per lui sia troppo e sente tanta riconoscenza per ogni anche piccola cosa che riceve sia da Dio che dal prossimo.
L'umile non disprezza nessuno, ascolta il consiglio di tutti. Pensa sempre di dover imparare dagli altri. Non si ostina nella propria opinione, non vuole imporre agli altri il suo modo di pensare. Se interrogato, risponde con dolcezza, con sincerità, ma anche con carità.
Non vuol offendere nessuno, non vuole urtare la suscettibilità altrui; però non mente e, interrogato, espone le proprie idee senza alterigia.
L'umile è amato da Dio. Io lo metto nel mio Cuore, che è la sua dimora; è desiderato dagli uomini che amano la sua compagnia.
Ricorda però, figlia cara, che allorché tu avrai praticato tutto quanto ti ho detto in questa lezione, sarai ancora molto indietro nell'esercizio dell'umiltà come la esercitai Io e i Santi che ora godono con Me.
Ricorda che essere umili vuol dire non solo non disprezzare nessuno ma anche amare di essere disprezzati. La convinzione di essere tanto misera ti fa ritenere cosa giusta che altri ti disprezzino; per cui il porgere la guancia destra a chi ti percuote la sinistra è cosa semplice. Con questo non intendo dire che l'umile debba essere insensibile alla sofferenza che gli viene causata, ma la riceve con serenità quasi come cosa dovutagli.
Ti voglio anche ricordare che se desideri essere umile devi amare le umiliazioni che furono il mio pane quotidiano e chiedermi l'amore per esse, perché sono il mezzo più semplice per ottenere questa virtù. Ricorda bene, figlia mia, che se vuoi salire molto in alto nella perfezione non ti posson mancare le umiliazioni.
Se tu ti rimetti alla Volontà di Dio, vedrai che Egli non te le lascerà mancare nella misura in cui ti sono necessarie; se vorrai raggiungere l'eroismo, potrai chiederle al Signore come dono prezioso.
Ti prego, in ogni cosa prenditi per modello mia Mamma e invocala spesso, dicendole: «Madre umilissima, concedimi di imitarti, donami l'umiltà»; ed Ella ti insegnerà a praticarla fino al sommo grado.
Figlia mia, non dimenticare che, se tutte le virtù sono belle e necessarie, quella dell'umiltà è indispensabile per entrare in Cielo. La porta del Paradiso è così piccola che solo chi si fa piccolo può entrare.
Non imitare mai il Fariseo e non dimenticare che, se foste anche angeli di purezza e di bontà, ma foste superbi, sareste presto cambiati in angeli di tenebre; perché la superbia allontanando Dio dagli uomini, li pone a disposizione del demonio, che ne fa sua conquista.

PENSIERI E RIFLESSIONI 4. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia