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Celsi Giorgio

VIDEO: Se comprendere è impossibile conoscere è necessario.
Ogni 27 gennaio ricorre la Giornata Mondiale della Memoria, per non dimenticare le vittime dell'Olocausto. Cosa si vuole ricordare? Le efferatezze delle truppe nazi-fasciste, o l'aberrazione umana? Se si vuole far memoria delle efferatezze delle truppe nazi-fasciste (così come delle vittime trucidate dal comunismo, circa 10 volte più numerose) con l'intento di NON DIMENTICARE, è certamente una cosa ottima. Ma lo scopo della giornata della memoria, non è il memoriale. Se si trattasse solo di un memoriale, sarebbe ben poca cosa. Lo scopo della giornata della memoria è quello di mostrare alle generazioni presenti e future quale è il vero baratro dell'umanità. Quale è il vero baratro dell'umanità? L'efferatezza del genocidio? No. Il genocidio viene per secondo. Il vero baratro dell'Umanità ce lo spiega bene una donna scampata allo sterminio di Auschwitz: è l'INDIFFERENZA UMANA. La parola "baratro" deriva dal latino "barathrum", e significa "abisso", "voragine", "luogo profondo e buio". Cioè, inferno. Leggendo i resoconti delle vittime, sapete quale fu il vero inferno che vissero gli ebrei e le altre minoranze all'epoca di quei genocidi? Fu l'indifferenza delle "popolazioni civili" alla loro mattanza. Da decenni, nel mondo, si compie una mattanza molto più dolorosa e numerosa di quella dell'olocausto: la mattanza dell'aborto, che conta 60 milioni di omicidi per vivisezione all'anno. La parola aborto è composta da “ab”, cioè “via da” ed “oriri”, cioè “nascere”, e significa letteralmente "impedire di nascere, uccidere". Siamo talmente abituati ad utilizzare termini senza capire cosa diciamo, che se anziché utilizzare termini derivati dal latino, li utilizzassimo derivanti dall'inglese, capiremmo subito che "aborto" si traduce con "uccisione". Quando una donna dice "non ho figli, perché ho fatto due aborti", dovrebbe tradursi "sono madre di due figli che ho fatto uccidere". Allora io non posso, in coscienza, confidare in persone impettite che fanno memoria dell'olocausto, quando poi si professano favorevoli all'aborto. Proprio non posso. Se infatti rimaniamo così impassibili e gelidi difronte alla vivisezione cruentissima e dolorosissima di bambini vivi e vegeti, cosa avremmo fatto se fossimo vissuti all'epoca del nazifascismo? Non avremmo forse commesso lo stesso abominio di INDIFFERENZA? Non avremmo detto "io mi faccio gli affari miei"? Se vuoi capire quindi cos’è un olocausto puoi andare ad Auschwitz, Buchenau, Dachau, Buchenwald, Sachsenhausen, o in tanti altri campi di sterminio. Oppure può andare a cercare tra i rifiuti speciali degli ospedali della tua città, dove si praticano aborti volontari in serie, veri e propri omicidi di stato, finanziati con i soldi di noi cittadini. E' proprio vero che: "Auschwitz inizia quando si guarda a un ospedale dove si fanno gli aborti e si pensa: Tanto non sono ancora bambini".
Celsi Giorgio

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Elisa Misseri condivide questo
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Dovremo ringraziare ogni giorno di essere nati e di essere nati in una famiglia cristiana.
Questo è il peggior genocidio perpetrato nella Storia.
Quando cesserà lo dovremo ricordare al pari se non di più dei campi di sterminio, perché si sono squartati vivi bambini per realizzare anche vaccini e altri surrogati.
Andare a fondo di questo crimine forse illuminerà uomini di Chiesa e uomini politici delle terribili atrocità commesse e permesse dalle leggi dello Stato.
Ritorniamo a pregare perché la Madonna intervenga, mostrando la sua Potenza.

Roberta Tesi condivide questo
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Concordo assolutamente

Suari

una strage degli innocenti senza fine, un grido, un pianto che sale a Dio da questa terra, e cresce finché sarà ascoltato.