…SULLA CRISI DELLA CHIESA…SUL CONCILIO VATICANO II…

…Per questo possiamo dire che se Paolo VI ha protestantizzato la Messa per piacere al mondo religioso a-cattolico, l’esigenza del clero odierno, sessant’anni dopo, è ormai quella di globalizzare la Messa protestantizzata per piacere al mondo finanziario e politico odierno.

E che vuol dire globalizzare la Messa, in concreto? Vuol dire creare un rito che sia adatto al prossimo culto unico mondiale, nel quale devono dissolversi tutte le religioni storiche, a partire dal Cristianesimo, con il cattolicesimo in primis.

E, questo, in fondo, è sempre stato lo scopo profondo dell’ecumenismo gnostico.

Poniamoci una domanda chiave: è veramente riuscita fino in fondo la protestantizzazione della Messa in questi sessant’anni?In realtà, no. Il Rito montiniano, quando celebrato seriamente e secondo tutte le necessarie condizioni, pur nella sua essenza intrinsecamente rivoluzionaria ed ecumenista, antropocentrica e relativista, mantiene la Transustanziazione, ovvero il Sacrificio incruento della Croce, fonte di salvezza eterna delle anime e cuore portante assoluto della Chiesa stessa. Il che, sia detto per inciso, non giustifica affatto però la persistenza alla frequentazione di un rito relativista e protestantizzato, antropocentrizzato e intrinsecamente rivoluzionario. Infetto da gnosi.

E questo è proprio il problema chiave dell’intera questione.

Infatti, se l’ecumenismo è finora, dopo sessant’anni, completamente fallito fino a divenire una tristissima macchietta dialogica pateticamente ripetuta, è proprio perché, al dunque, il clero cattolico post-conciliare, sbracatosi fino all’inverosimile, anzi fino al tradimento pieno del mandato ricevuto dal Salvatore (Mc 16,15-16), non ha però avuto la forza di rendere nullo – quindi di “uccidere” – il Santo Sacrificio della Messa, se non in maniera indiretta, ovvero con le innovazioni posteriori “a capoccia” (come si dice a Roma) che ogni sacerdote (o presunto tale) immette nella sua personale liturgia, facendo scempio ignobile di ogni sacralità e serietà…ovvero, che prima di Ratzinger la Messa in RRaa era di fatto “agli arresti”, celebrata da pochissimi al mondo solo perché avevano ricevuto un “indulto”, come operato di prassi da Paolo VI e poi formalizzato ufficialmente da Giovanni Paolo II.

Perché Ratzinger lo ha fatto? Forse per dare un suo specifico spazio al mondo della Tradizione, ma soprattutto per frenare la deriva irrefrenabile del rito montiniano, nella speranza dialettica (“ermeneutica della continuità”) che la tesi del Rito antico e l’antitesi di quello montianiano avrebbero alla lunga prodotto la sintesi di un nuovo rito – migliore della “Messa nuova” ma peggiore del RRaa – adatto ai tempi odierni. Ma, al di là delle sue intenzioni, ciò che conta è che la “liberalizzazione” ha infranto i sogni di tutto il clero modernista, che era convinto che nessuno – eccetto pochi vecchietti nostalgici – avrebbe seguito la Messa di sempre, la quale sarebbe scomparsa per morte naturale in pochi anni. Invece è avvenuto esattamente il contrario, con il successo incontenibile anzitutto fra le nuove generazioni, più libere spiritualmente e mentalmente degli “anziani”, troppo infetti di modernismo conciliare e di papolatria sentimentalistica…Eccoci quindi al cuore della questione.

Benedetto XVI l’ha fatto grossa nel 2007! Anziché facilitare la scomparsa del santo Sacrificio della Messa, dell’Eucarestia, ai fini ecumenisti e oggi anche globalisti, ha provocato, consapevole o meno che fosse, l’effetto contrario. E ciò spiega anche l’odio da cui era sempre più circondato, fino all’atto della Rinuncia…

…Ottenuti, nel più breve tempo possibile, questi due scopi, il “Cristianesimo” sarà pronto a essere prono e adattabile ai due grandi fini della Rivoluzione:


l’unione di tutte le confessioni cristiane in un “supercristianesimo” con un’idea astratta e gnostica di Dio, senza sacramenti e quindi senza Eucarestia: l’Ente Supremo di massonica e illuministica memoria…

Che fare?

se dovesse veramente arrivare questo documento che proibisce definitivamente (o quasi definitivamente, come io tendo a ritenere) la Messa in RRaa, questo evento sarà lo spartiacque per il clero cattolico odierno aperto alla Tradizione liturgica di sempre: ogni sacerdote che non appartiene alla Fraternità Sacerdotale San Pio X o a ordini religiosi di tendenza sedevacantista, dovrà necessariamente prendere la decisione più importante della propria vita: obbedire alla Rivoluzione nella Chiesa, oppure resistere alla Rivoluzione nella Chiesa, divenendo un sacerdote contro-rivoluzionario. Che, tradotto, vuol dire fedele a Gesù Cristo, alla Chiesa di sempre, alla liturgia di sempre, alla dottrina di sempre…

…Ma una cosa deve essere chiara: quei sacerdoti che riterranno essere giusto rinunciare a celebrare la Santa Messa in RRaa per obbedienza alle attuali gerarchie, per paura di una sospensione a divinis o di scomunica, inevitabilmente, fra non molto,
dovranno accettare la riforma della riforma del Messa montiniana, che li obbligherà a celebrare un rito completamente non cattolico, nel quale non avviene più alcun Sacrificio della Croce, alcuna Transustanziazione. Perché questo, e solo questo, è il vero scopo ultimo di quanto sta accadendo oggi. Anzi, da decenni, ormai. E, per alcuni casi, dal 1969.


Ecco una prova concreta della necessità di avere una formazione controrivoluzionaria per la comprensione piena e corretta della Rivoluzione. Solo chi la possiede capisce veramente quanto stiamo affermando.

I sacerdoti che, insomma, obbediranno alle attuali gerarchie e smetteranno di celebrare il RRaa (o lo celebreranno saltuariamente di nascosto), devono essere consapevoli che di qui a breve si troveranno, volenti o nolenti, nel vicolo cieco di un rito a-cattolico…


Perché combattere la Rivoluzione nella Chiesa significa combattere la Rivoluzione nella società. E viceversa. Ovvero, il globalismo del Nuovo Ordine Mondiale, con la sua futura religione unica idolatrica, trans-ecologica, post-umana, anticristica…(da “Dal rito protestantizzato a quello globalizzato. La posta in gioco? La fine dell’Eucaristia” di Massimo Viglione)


Fatti e misfatti del Concilio Vaticano II
In questo episodio commentiamo i fatti che seguirono il Concilio Vaticano II elencati nel libro di Mons. Lefevbre "Il colpo da maestro di Satana".Oggi più che mai possiamo osservare i nefasti effetti del Concilio Vaticano II. Il terribile spettacolo che ci sta presentando l'attuale gerarchia cattolica è iniziato 60 anni fa e, ripercorrendo gli eventi che hanno seguito il Concilio, vediamo che ciò che accade oggi non è molto diverso da ciò che i papi post-conciliari hanno iniziato a fare nel secolo scorso.

Ne parliamo con Don Curzio Nitoglia in quest'episodio di Cronache di Cielo e Terra.


…eventi citati nel libro di Mons. Lefevbre La visita all’ONU e l’appoggio dato a questa organizzazione massonica e nemica di tutto ciò che è cattolico e visita al salone delle religioni dell’ ONU vero tempio massonico…

cosa è L’ONU? E’ un associazione internazionale e mondiale fondata nel 1945 che ha come scopo quello di unificare gli uomini le religioni, gli stati sotto l’apparenza di volere la pace…la pace che vuole è un irenismo, un ecumenismo in cui viene tolto ciò che differenzia una religione dall’altra, una concezione filosofica dall’altra, quindi è un associazione di stampo massonico o paramassonico che fu visitata purtroppo da Paolo VI nel 1965…


Altri fatti citati nel libro di Mons. Lefevbre:

…altro fatto che segna la volontà di cedere il passo al mondo è l’abbandono della Tiara, segno del potere pontificio…deporre la tiara va nella linea della collegialità…

…il rifiuto di condannare al concilio il comunismo…

…importuna presenza degli osservatori di ogni religione alle sedute del concilio…gli osservatori del concilio vaticano II avevano il diritto di dire la loro “a differenza del concilio vaticano I” non pubblicamente nell’ assise dentro san Pietro ma nelle riunioni che si facevano tra teologi come intervennero i sei pastori calvinisti nella stipulazione del Novus Ordo Missae e c’è anche la foto con Paolo VI circondato da questi sei calvinisti che nell’ eucarestia sono i protestanti più radicali. Quindi se si chiama qualcuno per poterlo convertire “come nel concilio vaticano I” è una cosa, ma se si chiama qualcuno che può influire… è altra cosa…

…nomina di quattro moderatori di cui solo uno conservatore e gli altri tre ultraprogressisti…Lefebvre lo spiega bene in questo libretto…

…intervento di una donna al concilio…

…viaggio in Israele e contatti con il gran rabbino…

…abbracci di Atenagora “il capo della chiesa ortodossa greca, massone” con revoca della scomunica “Atenagora è stato sepolto con il rito massonico”…

…consegna dell’anello papale a Ramsey…Ramsey laico massone ed eretico…benedizione data con il papa a tutto il clero presente, cardinali, vescovi, sacerdoti…

…decreto per i matrimoni misti senza clausola per il battesimo cattolico dei figli…

…nomina di una commissione per la pillola anticoncezionale, con due anni di tempo per decidere…

…decreto sull’ ospitalità eucaristica per permettere a dei protestanti di ricevere l’eucarestia…

…segretariato per l’unità con dichiarazioni filoluterane…

…segretariato per i non cristiani…

…soppressione delle feste di precetto, soppressione del digiuno eucaristico, soppressione dell’astinenza…

…autorizzazione delle feste del sabato valevoli la domenica…

…autorizzazione alla cremazione…i massoni hanno spinto per la cremazione…è la negazione del dogma della resurrezione dei corpi che viene dalla massoneria…ora è divenuta una moda…

…concelebrazione di pastori anglicani in vaticano, benedizione dei pentecostali danzanti e urlanti in San Pietro, bacio ai piedi dell’ ortodossia…è il sentimentalismo che è uno degli elementi fondamentali del modernismo…si sono aperte le porte a tutti quei movimenti come comunione e liberazione, i neocatecumenali, rinnovamento dello spirito…

…consegna ai mussulmani della bandiera di Lepanto…

…consegna della testa di san Giacomo agli ortodossi…