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Telebene, la televisione spirituale cristiana, presenta: La Mistica del Cuore di Gesù: san Giovanni Eudes

Nell’appuntamento di venerdi 14 giugno 2024, dedicato alla Mistica del Cuore di Gesù, giungimo, con la nostra riflessione, all’età aurea dell’esplosione definitiva della devozione del Sacro Cuore di Gesù: il XVII secolo, quando, proprio nella Francia della fredda e dura eresia giansenista, Gesù si rivela, con tutto il suo amore. Ciò avviene anche grazie a figure di Santi e anime straordinarie come san Giovanni Eudes, il gesuita San Claudio della Colombière, e, dulcis in fundo, santa Margherita Maria Alacoque . Il contesto storico e religioso della storia cristiana, in Francia, è segnato “da fenomeni contrapposti: da una parte, il disprezzo per la fede cristiana da parte di alcune correnti di pensiero, e dall’altra, un fervoroso rinnovamento religioso portato avanti da personalità di rilievo come il de Bérulle, il de Condren, l’Olier, Vincenzo de Paoli, Grignion de Montfort e Giovanni Eudes” . Ed è appunto a Giovanni Eudes, zelante divulgatore della Devozione verso i sacri Cuori di Gesù e di Maria, che volgiamo la nostra attenzione e riflessione.
Nato nel 1601 a Ri, in Francia, Giovanni Eudes è consacrato fin dalla nascita, dai suoi genitori, a Maria SS.ma, e, successivamente, da adolescente, è lui stesso a confermare tale consacrazione.
A 27 anni fa un “contratto di alleanza” con Nostra Signora, scritto di suo pugno, con il quale vuole essere sepolto. E Maria Santissima accompagnerà tutta la sua vita.
Educato dai Gesuiti, a vent’anni decide di diventare prete entrando in una comunità appena aperta a Caen, l’Oratorio di Gesù, fondato l’anno prima da Pierre de Berulle (futuro cardinale, amico di san Francesco di Sales e maestro di san Vincenzo de’ Paoli): non sono religiosi, ma una comunità di preti che si consacrano interamente al servizio del Vangelo, con una solida formazione, entusiasti di partecipare al rinnovamento della Chiesa. È lo stesso Bérulle a ordinarlo sacerdote il 20 dicembre 1625.
La scuola francese di Bérulle ha scelto il cammino dell’interiorità e della comunione di vita con Gesù, e Giovanni è convinto che la strada è l’intrecciarsi del Vangelo nella trama quotidiana della vita: ogni istante, ogni pensiero deve essere riferito a Cristo. L’opera delle opere è formare Gesù in noi, e tutti siamo chiamati a collaborare, lasciandoci plasmare da Lui[1].
“Gesù deve vivere in voi in modo tale che possiate dirvi con l’Apostolo: “È il Cristo che vive in me (Gal2, 20). Egli vuole che tutto ciò che è in lui viva in voi, che la sua anima viva nella vostra anima, il suo Cuore nel vostro cuore, il suo Spirito nel vostro spirito, che infine tutte le sue facoltà vivano e regnino nelle facoltà della vostra anima e del vostro corpo[2].

[1] Cfr. SAN GIOVANNI EUDES.
[2] San Giovanni Eudes, Oeuvres Complètes, VI, 107, in . SAN GIOVANNI EUDES.