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Leone XIV nomina al potere uomini che rifiutano la Legge Morale - Vescovo Strickland

Il 15 ottobre, Papa Leone XIV ha nominato il Cardinale Blase Cupich, 76 anni, di Chicago, membro del Consiglio direttivo della Città del Vaticano.

"Questo non è un piccolo atto amministrativo; è una dichiarazione di direzione", ha commentato il Vescovo emerito Joseph Strickland di Tyler, Texas, su PillarsOfFaith.net (16 ottobre).

Ha notato che il Cardinale Cupich si è opposto pubblicamente alla Messa in rito romano, ha celebrato politici che promuovono l'aborto e ha costantemente minato coloro che difendono la santità della vita e la pienezza della dottrina cattolica.

Secondo Monsignor Strickland, la nomina invia il messaggio "che la fedeltà alla tradizione e alla legge morale è ora trattata come un ostacolo piuttosto che come una luce".

Ha aggiunto: "Quando vengono nominati al potere uomini che rifiutano la legge morale, che deridono la Sacra Liturgia, che disprezzano i fedeli che si inginocchiano davanti al Signore Eucaristico - questo non è un rinnovamento, è una rivolta contro Cristo stesso".

Il Vescovo Strickland avverte che il gregge viene disperso mentre "i lupi indossano le mitrie".

Traduzione AI

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Tutto è permesso a chi è contro il Vangelo, basta che non insinuano il dubbio che qualcuno non ha il "munus".

lamprotes

Fortunatamente qualche voce grida nel deserto della chiesa conciliare....

Come da programma massonico vaticanosecondista promulgato dal concilio vaticano II :
Dopo aver aggiornato la chiesa e la sua divina liturgia, si doveva aggiornare la morale.
Ecco gli artefici della sovversione morale.
Passo successivo già in attuazione l'aggiornamento delle sacre Scritture, con l'occultamento dei passi biblici sgraditi, non più letti durante la liturgia e la stesura di nuove traduzioni in linea con la morale aggiornata vedi bibbia lgbt+xyzecc.
Ora si capisce l'ostracismo dei novatori verso sia GPII che BXVI, i quali sebbene fossero in linea con l'aggiornamento conciliare non volevano quello della morale.
La rivoluzione conciliare non si ferma.
Chi sostiene il concilio sostiene la rivoluzione.