Arcivescovo Viganò su X

"La setta bergogliana procede a tappe forzate verso la definitiva decostruzione del Sacerdozio Cattolico, rendendolo superfluo nella pratica anche senza negarlo nella teoria, e affiancandogli ministeri non ordinati conferibili anche alle donne e permettendo ai laici di predicare (prerogativa strettamente riservata ai Ministri ordinati anche secondo le norme montiniane postconciliari). Bergoglio vuole che le chiese si svuotino del tutto e che non vi si celebri più il Santo Sacrificio: quelle Novus Ordo sono già deserte a causa delle orride liturgie, mentre quelle piene di fedeli – dove si celebra la Messa Apostolica come sempre si è fatto – verranno chiuse d’autorità. È la protestantizzazione della Chiesa portata alle sue estreme conseguenze. Bergoglio vuole mettere a tacere ogni voce di dissenso, spingendo i veri Cattolici ad abbandonare la Chiesa di cui egli usurpa l’autorità e il nome. Promuove l’eresia e lo scisma con provocazioni sempre più inaudite perché non tollera confronti dai quali uscirebbe irrimediabilmente sconfitto. È un tiranno fuori controllo, circondato di complici e di pavidi."

Fonte: Arcivescovo Viganò su X - Aldo Maria Valli
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P.E. C.
Questo, anche grazie all’arcivescovo, è per molti ormai chiaro. La domanda è: non sarebbe il caso di declinare i “principi” in suggerimenti pratici che possano aiutare i fedeli cattolici a districarsi nella situazione concreta in cui essi si trovano?
Faccio una sola domanda esemplificativa: andare a Messa laddove si celebra in comunione con Francesco significa sempre e comunque far parte della …Altro
Questo, anche grazie all’arcivescovo, è per molti ormai chiaro. La domanda è: non sarebbe il caso di declinare i “principi” in suggerimenti pratici che possano aiutare i fedeli cattolici a districarsi nella situazione concreta in cui essi si trovano?
Faccio una sola domanda esemplificativa: andare a Messa laddove si celebra in comunione con Francesco significa sempre e comunque far parte della “setta bergogliana”?
In altre parole, non basta che il Pastore conosca il territorio e i suoi pericoli, ma occorre anche che conduca il gregge per buoni pascoli.
Diodoro
Ho conosciuto e conosco ottimi Sacerdoti, colti e ben intenzionati nei princìpi e nelle azioni, che "celebrano in comunione con Francesco".
Questo punto è stato ed è, purtroppo, l'autogol di don Minutella: "Chi prega con gli eretici è eretico".
Certamente andare a una celebrazione del Biancovestito (che peraltro non celebra più o quasi più) è da sconsigliare a chiunque.
Però assumere per ovvio …Altro
Ho conosciuto e conosco ottimi Sacerdoti, colti e ben intenzionati nei princìpi e nelle azioni, che "celebrano in comunione con Francesco".
Questo punto è stato ed è, purtroppo, l'autogol di don Minutella: "Chi prega con gli eretici è eretico".
Certamente andare a una celebrazione del Biancovestito (che peraltro non celebra più o quasi più) è da sconsigliare a chiunque.
Però assumere per ovvio che chiunque cita il suo nome nel Canone è eretico come lui è uno sbaglio, non corrisponde a Verità.
La Chiesa prevede che il nome del Pontefice e del Vescovo siano citati, per significare che si offre il Divino Sacrificio non da soli, ma nella Chiesa e con la Chiesa. I posti-chiave vengono occupati (okkupati) abusivamente? Quel formalismo resta, fino a definizione della situazione di eresia.
Per chiarire ulteriormente: se io fossi Sacerdote, essendomi evidente la situazione di occupazione mi sentirei in dovere di non citare quel nome. Dopo poco verrei cacciato a divinis, e riterrei di aver fatto il possibile.
Ma non direi ai Confratelli "Dovete fare così", non essendo né Vescovo né Papa. Direi "Ritengo che questo sia il nostro dovere"
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A chiunque -non essendo Sacerdote- rivolgo una preghiera, una proposta: "Non ascoltate e non fatevi angosciare da questa persona. Amate Cristo e Sua Madre, semplicemente, liberamente, con serenità"