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Vivere senza la Messa – del Cardinale George Pell

Il carcere non è certo il posto migliore per celebrare la festa della Pasqua. Non riuscire a partecipare alla Messa del Crisma, il Giovedì Santo, con i preti è difficile, proprio come è difficile perdersi la Messa della sera, In Coena Dominis.

Se anche le cerimonie a Sydney sono sempre celebrate con dignità e reverenza genuina nella splendida cattedrale neogotica in arenaria e la musica è guidata dal coro che al momento è il migliore in Australia, non è la mancanza di questo splendore che mi ha dato più difficoltà.

È stata l'incapacità di celebrare i misteri centrali nella mia comunità secondo i riti antichi prescritti dalla Chiesa Cattolica. Queste celebrazioni sacramentali in ogni ambiente, basta che siano fatte con reverenza, rivivono gli eventi commemorati e di guidano ai loro misteri.

Cardinale George Pell, Diario della prigione, Volume 1 (San Francisco: Ignatius Press, 2020): scritto il Giovedì Santo, 18 aprile 2019, a pag. 135.

Foto: George Pell, © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsYnotaalahy

N.S.dellaGuardia
Anche noi in lockdown abbiamo fatto a meno della Santa Messa.
Contiamo sui dissidenti della traditionis cust-odium per non restare senza ulteriormente.