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Un record invidiabile sullo zucchetto di Bergoglio - di Gianni Toffali

Quarta tegola sulla zucchetto di papa Francesco. Ma andiamo con ordine.

La prima era stata scagliata nel 2016 dai cardinali Raymond L. Burke, Walter Brandmüller, Carlo Caffarra, Joachim Meisner a seguito della grave confusione creatasi nella Chiosa a causa di alcune parti dell'esortazione apostolica "Amoris Laetitia".

La seconda, una Correctio filialis de haeresibus propagatis (letteralmente, Correzione filiale in ragione della propagazione di eresie) uscita nel luglio 2017 e firmata 62 sacerdoti e studiosi cattolici in cui si dichiarava che il papa, mediante la sua Esortazione Apostolica Amoris Laetitia e mediante altri parole, atti e omissioni ad essa collegate, ha sostenuto 7 posizioni eretiche riguardanti il matrimonio, la vita morale e la ricezione dei sacramenti.

La terza è arrivata a fine aprile 2019 dal sito LifeSiteNews dove venti persone, tra sacerdoti e studiosi hanno precisato che "Prendiamo questa misura come ultima risorsa per rispondere al danno accumulato causato dalle parole e dalle azioni di Papa Francesco per diversi anni, che hanno dato origine a una delle peggiori crisi nella storia della Chiesa cattolica".

La quarta in ordine di tempo è arrivata nei giorni scorsi dove un centinaio di intellettuali hanno condannano "gli atti sacrileghi e superstiziosi" che Jorge Mario Bergoglio avrebbe commesso durante il recente Sinodo sull'Amazzonia.

In questo nuovo monito, i crociati "antipapisti" hanno allargato il tiro.

Non si sono limitati ad ammonire l'uomo che vorrebbe unificare le religioni in nome dell'unico Dio e di sua Madre Pachamana, ma hanno messo in guardia coloro che seguono il Papa dal rischio della "dannazione eterna".

Un record invidiabile, che in duemila anni di storia della Chiesa, nessun pontefice era riuscito (e riuscirà) a collezionare.