Amazzonia: La liturgia proibita di nuovo sul tavolo
Una "Messa per la Terra senza mali" inventata nel 1979 da Pedro Casaldáliga, 91 anni, un vescovo brasiliano di origine spagnola, è di nuovo sul tavolo, scrive José Antonio Ureta su AldoMariaValli.it (12 ottobre).
Casaldáliga si autodefinisce “vescovo falce e martello”. La sua liturgia fu proibita da Roma con l'argomento che la Messa è un memoriale di Cristo e non di qualcos'altro.
La frase “terra senza mali" è usata anche nell'Instrumentum Laboris del Sinodo.
Ureta dimostra che è stata inventata da Curt Unckel (+1945), un meccanico tedesco che, emigrato in Brasile, ha iniziato a vivere tra gli indigeni e si è chiamato Nimuendajú.
Ora che la "Teologia della liberazione" si sta reinventando come "Teologia nativa", il “paradiso dei lavoratori” è trasformato in una "terra senza mali".
L'obiettivo è sostituire la Chiesa con un messianismo secolarizzato per aiutare "i poveri".
Di conseguenza, i poveri dell'America Latina stanno abbandonando la "Chiesa cattolica" secolarizzata per unirsi in massa alle sette evangeliche protestanti, spiega Ureta.
Casaldáliga si autodefinisce “vescovo falce e martello”. La sua liturgia fu proibita da Roma con l'argomento che la Messa è un memoriale di Cristo e non di qualcos'altro.
La frase “terra senza mali" è usata anche nell'Instrumentum Laboris del Sinodo.
Ureta dimostra che è stata inventata da Curt Unckel (+1945), un meccanico tedesco che, emigrato in Brasile, ha iniziato a vivere tra gli indigeni e si è chiamato Nimuendajú.
Ora che la "Teologia della liberazione" si sta reinventando come "Teologia nativa", il “paradiso dei lavoratori” è trasformato in una "terra senza mali".
L'obiettivo è sostituire la Chiesa con un messianismo secolarizzato per aiutare "i poveri".
Di conseguenza, i poveri dell'America Latina stanno abbandonando la "Chiesa cattolica" secolarizzata per unirsi in massa alle sette evangeliche protestanti, spiega Ureta.