@TommasoG quel caso doloroso e inopportuno di scomunica fu purtroppo un "atto dovuto", una conseguenza automatica delle leggi canoniche allora vigenti per le ordinazioni illegittime.
Col senno di poi ci è facile dire che l'arcivescovo Lefebvre e papa G.P. II non avrebbero dovuto cadere nel tranello favorito dai nemici di entrambi (oltre che nemici di N.S.G.C.) e con maggiore lungimiranza politica e paziente fiducia nella Provvidenza NON AVREBBERO DOVUTO CREARE L'OCCASIONE per far scattare quella sanzione automatica.
Fra l'altro almeno uno (forse due) di coloro che furono ordinati vescovi in quella occasione mi sembra che poi abbiano dimostrato personalità poco equilibrate e coerenti e ciò ai nemici di Lefebvre fornì ulteriori argomenti per condannare la sua scelta di procedere con le ordinazioni illegittime.
Per quanto riguarda l'arcivescovo e il papa, ormai il giudizio che conta l'hanno ricevuto da N.S. Gesù e per quanto riguarda la situazione canonica degli altri chierici che furono sanzionati ci ha pensato la grazia di Benedetto XVI a sanarla.
Come ormai molte volte il rev. prof. Antonio Livi ha pubblicamente spiegato, purtroppo la scelta dei papi da Giovanni XXIII in poi di sanzionare poco e blandamente i manifesti eretici infiltrati nella Chiesa dalla storia di mezzo secolo è stata dimostrata fallimentare.
E adesso chissà quanto ci sarà da attendere prima di aver di nuovo un Autorità sicuramente cattolica che voglia separare formalmente gli eretici dalla Chiesa.