Queste conversazioni (ufficializzate dal Vaticano: vedi qui w2.vatican.va/…/papa-francesco_… ) di papa Francesco con dei bambini il 15 Aprile 2018 purtroppo NON sono risolutive: mi azzardo a dire che sarebbe IMHO "un sollievo" che finisse, in un senso o nell'altro, questa tortura del dubbio sulla eresia formale di papa Francesco con una chiara, inoppugnabile dichiarazione "su carta bollata" della fede di papa Francesco.
La mia congettura è che papa Francesco mai proclamerà una formale eresia, che oggettivamente sia riconoscibile come tale anche dai più prudenti osservatori (mi riferisco a osservatori in buona fede ovviamente!): a chi sarà vivo nei prossimi anni la storia rivelerà se la mia congettura era azzeccata.

In realtà leggendo il buon articolo cronicasdepapafrancisco.com/…/si-no-ma-pero-l… capiamo che l'autore ha ben compreso che ancora una volta abbiamo a che fare con conversazioni papali in stile furbo-rahneriano-neogesuitico che dicono e non dicono, che non danno un sano insegnamento cattolico ma nemmeno esplicitamente insegnano una inequivocabile eresia.
Insomma ... siamo alla solita "confusione" (volontaria confusione: questo è dimostrato da ormai anni di pubblici atti papali, al di là di quelle che possano essere le sue intime intenzioni che solo l'Onnipotente conosce e può giudicare) che lascia spazio a una certa arbitrarietà nel valutare gli atti papali.

I danneggiati da quell'episodio sono stati i bambini che avrebbero potuto ricevere una lezione di sano catechismo cattolico dal papa in occasione di quell'incontro:
invece hanno ricevuto un'iniezione di dubbio e confusione.