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Il Covid ci impediva di mettere l’acqua nelle acquasantiere ma il clericalmente corretto ci “permette” di benedire le coppie di gay dopo la loro unione civile in municipio Il presbitero che ha inscenato …Altro
Il Covid ci impediva di mettere l’acqua nelle acquasantiere ma il clericalmente corretto ci “permette” di benedire le coppie di gay dopo la loro unione civile in municipio
Il presbitero che ha inscenato e presieduto il tutto si è affrettato a giustificare che sono state solo benedette due persone. E, se dopo la Comunione Eucaristica i due “sposini amorosi” sono saliti all’altare per ricevere un grembiule, simbolo del servizio da loro prestato a questo gruppo di cattolici LGBT in cammino, ciò «non è stato un gesto liturgico», ha precisato, pure se il tutto è avvenuto nell’ambito della sacra liturgia e non nella sala da fumo del bar poco distante dalla chiesa parrocchiale, perché quando certi tipi di preti pensano di poter prendere in giro gli altri credendosi di prassi più scaltri, finiscono col perdere sia il senso del ridicolo che quello della umana decenza.
Canale Isola di Patmos