Romano Amerio: Pensieri sull'ecumenismo
Nella Chiesa del Concilio Vaticano II, l'ecumenismo ci è stato inculcato a tal punto che quasi nemmeno ci fermiamo a riflettere sulla questione; ipnotizzati dalla parola "talismano" «ecumenismo», non lo mettiamo nemmeno in discussione.
Parole, su parole, su parole, tanto che siamo frastornati da questa continua vuota cocofonica chiacchiera ecclesiastica, profusa da uomini vestiti di porpora o in giacca e cravatta. Documenti, su documenti, su documenti, tanto che ne siamo sommersi; documenti inutili che nessun fedele ha letto, e forse nemmeno i sacerdoti leggono, e forse nemmeno chi li ha redatti ha riletto per vedere se ciò che ha scritto ha un senso logico e coerente al Vangelo.
Diamo per scontato che è buono essere ecumenici, che è bello esserlo, che è giusto e coerente con il messaggio cristiano.
Ma la Chiesa pre conciliare non predicava l'ecumenismo, se non per invitare alla conversione e il ritorno nel santo ovile della cattolicità. Nemmeno …Altro