Don Minutella non è più solo. Mons. Gracida all’attacco

Mons. Gracida all’attacco: “Benedetto XVI è stato costretto a dimettersi e l’elezione di Bergoglio è illecita o invalida” - Rivelazione

Di Samuel Colombo -
Chi pensava che fosse solo don Alessandro Minutella a denunciare, in qualità di sacerdote, l’elezione illecita di Bergoglio e il suo operato non conforme alla dottrina cattolica della Chiesa Romana si sbagliava.

Da Miami (Florida), Mons. Renè Henry Gracida lancia una pesante accusa contro Bergoglio.

Anche secondo questo Vescovo emerito del Corpus Domini, papa Benedetto XVIè stato forzosamente costretto a dimettersi dall’ufficio di papa“.

E “l’elezione di Jorge Mario Bergoglio nel Conclave del 2013 è illecita o invalida o entrambe a causa delle disposizioni della Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregispromulgata da San Giovanni Paolo II. Questa Costituzione Apostolica proibiva il tipo di cospirazione confessata dai Cardinali della Mafia di San Gallo, la cui cospirazione era soggetta ad una scomunica automatica. E’ impossibile che un cardinale scomunicato sia eletto papa !!!“.

Pertanto, Benedetto XVI rimane il nostro unico Papa proprio perché Bergoglio non può essere considerato Papa se è stato eletto in un conclave invalido!

Mons. Gracida
difende anche coloro che si oppongono all’Amorls Laetitia considerando “le norme pastorali emanate da alcuni vescovi che applicano l’insegnamento contenuto in Amorls Laetitia eterodosse se non eretiche e stanno facendo molto danno ai fedeli”.

Ma come? Non è don Alessandro Minutella ad essere stato scomunicato perchè considerato eretico e scismatico? Don Alessandro Minutella non è stato forse accusato e scomunicato dalla falsa chiesa di Bergoglio perchè difende la dottrina cattolica della Chiesa Romana?

Secondo il Vescovo emerito del Corpus Domini vige un “obbligo morale, seguendo l’esempio dei cattolici del IV secolo riguardo all’eresia di Ario, per dare espressione vocale o scritta di opposizione a tutti i chierici che insegnano o predicano qualsiasi dottrina o prassi che contraddica rivelazione divina, cioè tutto ciò che è contenuto nella parola di Dio, sia scritta o tramandata nella Tradizione“.

E’, quindi, un obbligo morale non soltanto per don Alessandro Minutella ma anche per tutti i fedeli cattolici difendere le nostre radici cattoliche, il nostro Credo, la Parola contenuta nella Sacra Scrittura che è viva ancora oggi.

E’ un dovere morale per tutti noi che ci professiamo cattolici difendere la Chiesa Cattolica Apostolica Romana senza se e senza ma, incondizionatamente.

E dove troviamo la forza
per lottare contro coloro che vogliono calpestare i valori cattolici trasmessi da più di 2000 anni?

E’ proprio Mons. Gracida a rispondere: “Credo che l’unico modo in cui i cattolici possono prepararsi è attraverso la preghiera, specialmente la preghiera liturgica e adorazione del nostro Signore Eucaristico“.

Importante è, infine, anche la condanna che rivolge verso la devianza dell’amore per uno stesso sesso.

Credo che, come insegna la Chiesa, le persone che soffrono di un’eccessiva attrazione per altri dello stesso sesso debbano essere amate e consigliate per aiutare loro a rimanere caste ed evitare quegli atti sessuali che sono stati condannati nella Sacra Scrittura“.

Posizione netta rispetto a Bergoglio che è sempre concentrato a non offendere e ferire la sensibilità umana anche qualora questa sia deviata.

Occorre, quindi vigilare e sostenere sempre, comunque e dovunque la verità che è Gesù Cristo.

Occorre non aver paura e, abbracciando la Santa Croce, rimanere saldi nella nostra fede cattolica.
Acchiappaladri
Vedo solo ora. Mi perdoni Samuel Colombo ma l'impostazione "strillata" di titolo e articolo avrà buone intenzioni ma può indurre a qualche ulteriore confusione che penso non sia utile ad alcuno (di confusione ne è già stata fatta, spesso in malafede, tanta) che in buona fede si occupi di questo grave problema.
Approfitto per un commentino banale che forse è utile ai lettori che solo recentemente …Altro
Vedo solo ora. Mi perdoni Samuel Colombo ma l'impostazione "strillata" di titolo e articolo avrà buone intenzioni ma può indurre a qualche ulteriore confusione che penso non sia utile ad alcuno (di confusione ne è già stata fatta, spesso in malafede, tanta) che in buona fede si occupi di questo grave problema.
Approfitto per un commentino banale che forse è utile ai lettori che solo recentemente hanno iniziato studiare il problema della validità della rinuncia di Benedetto XVI.

Nella pubblica dichiarazione della sua convinzione (diciamo tecnicamente: "certezza morale") che Benedetto XVI sia ancora IL papa, il rev. don Minutella NON è mai stato solo. In compagnia di una piccola minoranza sì, ma solo no.
Infatti l'amico don Minutella è arrivato recentemente (a memoria direi circa 8 mesi fa) a questa dopo che altri, più all'estero che in Italia mi sembra, l'avevano già fatta, qualcuno almeno due anni prima. Vero che, per quel che so io, erano sopratutto laici: ma qualche chierico c'era (ad esempio lo stesso vescovo Gracida nel dichiarare di credere che la rinuncia di Benedetto XVI non sia stata fatta secondo i canoni e che quindi sia invalida, si mosse prima di don Minutella).
Riconosco senz'altro a don Minutella, rispetto agli altri pochi chierici che si erano già dichiarati in tal senso sulla condizione attuale del papato, una differenza nella forma e nei toni della dichiarazione e nelle conseguenze, più radicali, che ne ha tratto nel suo apostolato (ipotizzo che ciò dipenda dalla certezza del convincimento che porta a una coerenza nelle conseguenze che altri, meno sicuri di aver ben compreso i vari aspetti della grave e complicata situazione, fin'ora non hanno avuto).

Provo a dir meglio.
Ci sono senz'altro delle originalità, anche di storica rilevanza a livello globale e non solo italiano IMHO, nelle recenti travagliate vicende pubbliche del rev. don Minutella. Le prime che mi vengono in mente:
- la coraggiosa franchezza (il "metterci la faccia" e fare nome e cognomi degli erranti) della denuncia, attraverso sopratutto i social media, delle palesi eresie promosse o tollerate dall'attuale governo della chiesa cattolica;
- la teoria teologica della invalidità, condizionata al riconoscimento dell'antipapato bergogliato e ad altre circostanze storiche e soggettive, della messa celebrata Una cum Francisco;
- l'intensità della (IMHO ingiusta) persecuzione subìta, informalmente e formalmente fino alla doppia scomunica, scomuniche così urgenti da essere firmate a Roma il giorno di Ferragosto e poi tenute nel cassetto per oltre tre mesi, recapitate guarda caso un paio di mesi dopo che don Minutella si era ritirato in un silenzioso riserbo per lasciare spazio, nella denuncia, alle superiori gerarchie ;-)

ma di per sé nel dichiarasi pubblicamente convinto che il papa sia ad oggi ancora Benedetto XVI don Minutella non è stato il primo.
Carlo Maria
In ogni caso il vero Papa è ancora Benedetto XVI in quanto non si è dimesso l'11 febbraio 2013 (infatti dopo tale data è rimasto Papa a tutti gli effetti) e poi il 28 febbraio 2013 non ha fatto alcunché che lo potesse far passare da essere Papa a essere ex-Papa. Di conseguenza Jorge Mario Bergoglio è ancora soltanto un Cardinale. Inoltre già da tempo si può facilmente inferire che il Cardinale …Altro
In ogni caso il vero Papa è ancora Benedetto XVI in quanto non si è dimesso l'11 febbraio 2013 (infatti dopo tale data è rimasto Papa a tutti gli effetti) e poi il 28 febbraio 2013 non ha fatto alcunché che lo potesse far passare da essere Papa a essere ex-Papa. Di conseguenza Jorge Mario Bergoglio è ancora soltanto un Cardinale. Inoltre già da tempo si può facilmente inferire che il Cardinale Jorge Mario Bergoglio è caduto in eresia manifesta e molteplice.
Potete trovare maggiori dettagli in quest'opera:
Pace C. M., "Il vero Papa è ancora Benedetto XVI", Youcanprint 2017:
books.google.co.uk/…/Il_vero_Papa_è_…
oppure:
www.youcanprint.it
Massimo M.I.
Collegato a: Scumunicatecitutti