Francesco I
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Milano, altro che guerra e bollette: la priorità del Pd è la cannabis.

martedì 15 Marzo 11:22 - di Lara Rastellino

Mentre la guerra infiamma l’Ucraina. Scuote l’Europa e infiamma il mondo. Con l’Italia, funestata dal rincari su bollette e generi alimentari, è alle prese con una lotta per la sopravvivenza economica. E con il Covid che rialza la testa a causa della Omicron e delle sue sotto-varianti, la grande battaglia del centrosinistra a Palazzo Marino è quella della cannabis libera. E così arriva il si del consiglio comunale di Milano. Con ventisei voti a favore, dieci contrari e due astenuti, il Consiglio comunale dice “sì” alla legalizzazione dello spinello.

Cannabis legale: l’odg di ieri in consiglio comunale a Milano

O meglio, come riporta il sito de Il Giorno tra gli altri, «l’assemblea di Palazzo Marino, con un ordine del giorno approvato ieri pomeriggio. E che vede come primo firmatario il capogruppo del Pd Filippo Barberis, chiede «al sindaco Giuseppe Sala e alla Giunta di attivarsi con il Parlamento e in tutte le sedi opportune per sostenere la necessità di approvare un disegno di legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo di cannabis e suoi derivati».

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La decisione è arrivata al termine di una seduta particolarmente infuocata, dove opposizione da una parte della barricata, e la maggioranza dall’altra, si sono scontrati in un duello senza esclusione di colpi. Un confronto acceso, culminato nella risoluzione in base alla quale il sindaco Beppe Sala e la sua Giunta dovranno attivarsi con il Parlamento per farsi promotori dell’approvazione di una legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo della marijuana e dei suoi derivati. Con buona pace delle raccomandazioni dell’Oms. Incuranti del fatto che l’Italia ha legalizzato l’uso di cannabinoidi per finalità mediche nel 2007. E che dal 2014 c’è in atto la produzione di cannabis in territorio nazionale con diversi progetti pilota. E contro i pareri argomentati e verbalizzati di Fdi e Lega, schierati sul fronte del no, contro l’ordine del giorno.

Legalizzazione della cannabis, Fdi e Lega schierati sul fronte del no: le argomentazioni

Specie il capogruppo di Fdi, Riccardo Truppo, che ancora ieri ha sottolineato come «la differenziazione tra droghe leggere e pesanti non sussiste. Ormai sappiamo che gli effetti del Thc sono imponderabili, può averne di diversi tra fisico e fisico. Legalizzare qualcosa di cui non abbiamo esatta contezza è impensabile. La lotta alla criminalità organizzata? Non la si può fare a detrimento della salute delle persone. Diverso, invece, è l’uso a fini curativi o lenitivi di queste sostanze». Ma, soprattutto, la decisione passata a maggioranza ribadisce come, a fronte di ben altre emergenze epocali, la giunta comunale guidata dal sindaco Beppe Sala abbia tutt’altre priorità.

La “minaccia” per protesta dell’esponente dem: «Mi accenderò una canna davanti a Palazzo Marino»

Ma quali periferie in mano a bande criminali, più o meno organizzate, o giovanili che siano. Quali « case popolari sempre più impopolari», come scrive Libero…L’importante per Pd e Sala è potersi fumare uno spinello in santa pace. Come peraltro “minacciato” dal consigliere dem, Daniele Nahum, che a riguardo, in risposta alla consigliera della Lega Deborah Giovanati – che ha detto che «non deve passare il messaggio della banalizzazione del consumo della cannabis», e ha chiesto ai suoi colleghi di fare il test del capello – ha replicato: «Se passerà questo emendamento illiberale mi accenderò una canna davanti a Palazzo Marino e ti regalerò una ciocca di capelli». Che suona come: altro che storie. Vuoi mettere, un bello spinello?
Milano, altro che guerra e bollette: la priorità del Pd è la cannabis. Sì del Comune allo spinello libero - Secolo d'Italia

D'altra parte cosa c'è da stupirsi :

02:40
N.S.dellaGuardia
Il sindaco e i suoi accoliti non vedono l'ora di farsi una canna in consiglio comunale. Anzi più di una canna.
Ad ognuno le sue priorità.
Degni uomini delle istituzioni, per fortuna c'è ggggente come loro al potere in Italia in tempi così difficili...