Nuove rivelazioni Viganò: Francesco protegge personalmente una "rete omosessuale"
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In queste parti, Viganò accusa papa Francesco di aver messo a tacere personalmente due casi di molestie.
Il primo caso riguarda alcuni chierichetti nella Basilica di San Pietro, studenti presso il pre-seminario Vaticano Pio X, una scuola superiore gestita dalla diocesi di Como. Tre seminaristi, tra cui Kamil Jarzembowski, compagno di stanza di una delle presunte vittime, avrebbero assistito a molti incidenti di aggressioni sessuali.
Viganò sa che le indagini sono state bloccate dall'allora vescovo di Como, Diego Coletti, e dai cardinali Comastri e Coccopalmerio. Jarzembowski è stato espulso dal seminario, gli altri due testimoni se ne sono andati.
Il presunto molestatore, Gabriele Martinelli, è stato poi ordinato sacerdote nel luglio 2017, nonostante le accuse, su cui nessuno ha mai indagato.
Il secondo caso citato da Viganò è la promozione da parte di Francesco dell'arcivescovo Edgar Peña Parra come Sostituto alla Segreteria di Stato, nonostante un dossier dettagliato che lo accusava di aver sedotto due seminaristi minorenni nel settembre 1990.
Viganò ha visto il documento in cui l'allora rettore del seminario principale di Maracaibo (Venezuela), don Enrique Pérez, che aveva trattato il caso, confermava l'incidente su richiesta della Segreteria di Stato del Vaticano.
Peña Parra è stato coinvolto anche, nell'agosto del 1992, nella misteriosa morte di due giovani, uccisi da una scarica elettrica presso il lago Maracaibo. Entrambe le accuse sono state riferite alla Segreteria di Stato nel 2002, quando era in carica Giovanni Paolo II.
Nondimeno, il Segretario di Stato, Parolin, non si è opposto alla nomina di Peña Parra come suo sostituto.
Già nel gennaio 2011, quando il pontefice era Benedetto XVI, Parolin, allora Nunzio apostolico a Caracas, non si era opposto alla nomina di Peña Parra ad arcivescovo e Nunzio apostolico in Pakistan.
Viganò testimonia anche che Parolin conoscere i nomi di un certo numero di sacerdoti della curia coinvolti in fornicazione sessuale.
Secondo Viganò, Peña Parra è legato strettamente al braccio destro di Francesco, il cardinale pro-gay Maradiaga, e al suo ausiliario omosessuale in disgrazia, il vescovo Juan José Pineda.
Viganò interpreta la politica di papa Francesco come "protezione di una rete omosessuale".
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